The Mandalorian Stagione 3: tra il passato e il futuro di Star Wars

Un'analisi, tra passato e futuro, sulla terza stagione - appena conclusasi - di The Mandalorian, la serie con protagonista Pedro Pascal disponibile su Disney+.

Si è da poco conclusa la terza stagione di The Mandalorian, prima serie tv ambientata nel mondo di Star Wars ad essere approdata su Disney+ nel “lontano” 2019 (la parentesi pandemica fa sembrare quel periodo ancora più remoto). Dopo il grande successo di The Last of Us, Pedro Pascal torna nei panni di Din Djarin, l’originale burbero dal cuore d’oro con un debole per i trovatelli, soprattutto per quelli con caratteristiche o abilità speciali.

Continuano le avventure intergalattiche di Mando e Grogu (conosciuto dai più con il nomignolo di “Baby Yoda”), dopo una significativa apparizione negli ultimi episodi di The Book of Boba Fett (per chi scrive, l’unica parte davvero interessante della poco riuscita serie sull’ex cacciatore di taglie), pronti ad affrontare, per l’ennesima volta, l’ombra dell’Impero, ancora in piena attività nonostante siano passati cinque anni da Il ritorno dello Jedi.

Vicende che potrebbero giocare un ruolo cruciale nella serie dedicata ad Ahsoka, in arrivo ad agosto, e nella prossima pellicola del franchise diretta da Dave Filoni, recentemente annunciata in occasione della Star Wars Celebration.

3Vecchi e nuovi mondi

L’esplorazione di affascinanti mondi alieni, dove il nostro eroe si trova spesso ad affrontare nuove ed insidiose sfide, è sempre stata una delle principali caratteristiche alla base del successo di The Mandalorian. La serie creata da Jon Favreau è quasi sempre riuscita a regalare allo spettatore quel senso di meraviglia e di avventura che ogni produzione legata al mondo di Star Wars dovrebbe avere. Questa terza stagione non fa eccezione, non solo portandoci su pianeti nuovi di zecca, ma anche facendoci rivisitare, da una prospettiva inedita, location ben note ai fan.

Torneremo sul pianeta Nevarro, il vecchio campo base di Mando, ora quasi irriconoscibile dopo la liberazione dal giogo imperiale. Il mondo dell’Orlo Esterno è ora un florido porto franco intergalattico, indipendente sia dai signori della guerra imperiali che dalla Nuova Repubblica, guidato da una vecchia conoscenza di Din Djarin: Greef Karga (Carl Weathers), ora Alto Magistrato di Nevarro. La ritrovata pacifica esistenza dei suoi abitanti, purtroppo, verrà sconvolta dall’attacco dei pirati spaziali di Gorian Shard (doppiato, in originale, da Nonso Anozie), uno dei nuovi antagonisti di questa stagione.

Altra tappa già visitata in precedenza, ma non nella serie The Mandalorian, è il pianeta-metropoli di Coruscant. La capitale dell’universo di Star Wars è qui mostrata durante il precedentemente inedito periodo post-imperiale, sotto l’amministrazione della giovane e fragile Nuova Repubblica. Un’occasione per tornare tra le sue affollate strade ed offrire scorci di luoghi mai visti prima, con un’adrenalinica sequenza in treno e scene notturne dalla smaccata atmosfera cyberpunk alla Blade Runner (George Lucas aveva tratto ispirazione dal cult di Ridley Scott già per alcuni momenti di Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni).

In una disperata ricerca di redenzione, per essersi tolto in pubblico il suo elmetto, Mando visiterà anche il devastato pianeta d’origine della sua gente, Mandalore. Un mondo reso inospitale dalla Grande Purga imperiale, ormai popolato solo da mostruose creature, sia in superficie che nel sottosuolo. Proprio nel complesso di grotte sotterranee di Mandalore, il protagonista se la dovrà vedere con gli alamiti, bestie che ricordano da vicino i Morlock de L’uomo che visse nel futuro, pellicola tratta dal classico di H. G. Wells “La macchina del tempo”. Ma cose ben più terribili e sorprendenti si nascondono nel cuore del pianeta: un’abominevole creatura tecno-organica e un mastodontico Mitosauro (un animale leggendario della tradizione mandaloriana, creduto estinto da secoli).

Nel sesto episodio, pieno di comprimari di lusso (Jack Black, Christopher Lloyd e, addirittura, la popstar Lizzo), Mando e Bo-Katan (Katee Sackhoff) giungono sul pianeta Plazir-15 con l’intento di reclutare gli ex commilitoni dell’aspirante reggente mandaloriana. La società all’apparenza utopica di Plazir nasconde in realtà un lato oscuro: i suoi abitanti sono ormai totalmente dipendenti dal lavoro dei droidi, tanto da essere pronti ad accettare alcune morti, causate da sospetti malfunzionamenti della manodopera robotica, pur di non disattivarli. Una tematica e un’ambientazione vintage, da fantascienza distopica d’altri tempi, più affine al rivale franchise di Star Trek. Dirige Bryce Dallas Howard (Jurassic World – Il Dominio).

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