lunedì, Ottobre 14, 2024
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Avatar: La Via dell’Acqua, il ritorno su Pandora nelle parole di James Cameron e del cast

Il resoconto della global press conference di Avatar: La Via dell'Acqua, l'attesissimo film di James Cameron in arrivo nelle sale il 14 dicembre.

Pochi giorni ancora e il pubblico italiano potrà finalmente tornare su Pandora, il mondo primordiale ricoperto da foreste pluviali che fa da sfondo alle vicende dell’universo narrativo di Avatar, il colossal fantascientifico diretto nel lontano 2009 da James Cameron, divenuto il film con il maggiore incasso nella storia del cinema (record detenuto ancora oggi, nonostante nel 2019 sia stato superato da Avengers: Endgame, per tornare poi nuovamente al primo posto – grazie al mercato cinese – nel 2021).

Dopo ben 13 anni di attesa, infatti, è dal prossimo 14 dicembre che arriverà nelle sale italiane (dal 16 in quelle americane) Avatar: La Via dell’Acqua, il primo attesissimo sequel, che vede il ritorno di Cameron dietro la macchina da presa, quello di Jon Landau alla produzione e quello degli attori Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang e Sigourney Weaver davanti la macchina da presa, accompagnati questa volta da una nuova compagna di viaggio, una new entry d’eccezione, Kate Winslet, che torna a lavorare con Cameron a 25 anni esatti di distanza da Titanic.

Tutti gli illustri nomi appena citati hanno preso parte alla global press conference organizzata proprio in vista dell’imminente arrivo del film sul grande schermo, e a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare. “La gente dà per scontato che realizzare un sequel dopo un film che ha incassato così tanto sia facile, ma non è così”, ha spiegato in apertura di conferenza James Cameron. “Non è un gioco da ragazzi. Bisogna esserne all’altezza. Dalla mia avevo la consapevolezza che sarei tornato a lavorare con un gruppo di persone incredibili, ma la cosa veramente importante era restituire al pubblico quell’esperienza che avevano già avuto con il primo film, onorare ciò che avevano amato la prima volta”. 

“Parallelamente, c’era anche bisogno di battere nuove strade e provare a fare cose che non si sarebbero mai aspettati”, continua il regista. “Ci saranno tantissime sorprese a livello narrativo e che il pubblico ovviamente non sa perché non sono state inserite nei vari trailer, ecc. È un sequel che scava ancora più in profondità. Nel primo film era tutto più semplice, diciamo così: questa volta, invece, si entrerà nel cuore delle dinamiche familiari, nelle responsabilità di avere dei figli… Si scaverà in emozioni ancora più complesse”. 

James Cameron in uno scatto dal backstage di Avatar: La Via dell’Acqua. Foto di Mark Fellman.

Rivisitare l’universo di Avatar e i suoi personaggi

“L’aspetto più eccitante aveva a che fare con i temi che James affronta nelle sue storie”, ha dichiarato subito dopo il produttore Jon Landau, quando gli è stato chiesto cosa avesse rappresentato per lui rivisitare questo universo e questi personaggi. “Alla fine, quando esci dalla sala, le tematiche della storia sono sempre ciò che ti porti dietro: in questo nuovo film c’è tanto cuore, c’è tanta emozione, ma anche un importante messaggio non solo sull’ambiente, ma sul nostro mondo in generale, sull’accettare le persone nonostante le differenze. C’era questa frase nel primo film… ‘I See You’, ‘Ti vedo’… È proprio questo che vogliamo dire al pubblico: che le vediamo e che altri, allo stesso identico modo, li vedono”. 

Gli attori Sam Worthington e Zoe Saldana tornano rispettivamente nei panni di Jake Sully e Neytiri, che a più di dieci anni dagli eventi del primo film, hanno ora dato vita alla loro famiglia: tra pericoli, battaglie e tragedie, ogni membro della famiglia Sully, questa volta, verrà messo a dura prova per capire fino a dove è disposto ad arrivare per tenere al sicuro gli altri. “James mi ha fornito una vera e propria sceneggiatura che raccontava cosa era successo a Jake negli anni trascorsi tra il primo e il secondo film”, ha spiegato Worthington. “Già questo penso che sia la dimostrazione del tipo di professionista che James è. Questa dinamica familiare che esploriamo nel sequel è la naturale estensione della storia d’amore tra Jake e Neytiri. Era quindi necessario capire quello che era successo al mio personaggio in tutti questi anni. Un altro regista ti avrebbe fatto ritrovare nel bel mezzo della storia, ma non James… Ecco perché è meraviglioso”. 

“Tornare nei panni di di Neytiry è stato terrificante, perché si tratta di un personaggio in realtà molto simile a me, e quando è così puoi davvero non accorgerti delle somiglianze”, ha raccontato Saldana. “In un certo senso, è come se io e lei avessimo vissuto due vite parallele, dal momento che in entrambe è sempre stato molto forte questo spirito di ribellione. E poi c’è tutta la questione di innamorarsi di qualcuno che è esterno al tuo ‘cerchio’, di arrendersi a quell’amore e portarne avanti i frutti. Per Neytiri è sempre stato tutto una sfida, dal momento che si è ritrovata ad amare qualcosa che fin dall’inizio le era stato insegnato ad odiare. È una situazione molto complicata e anche spaventosa da vivere. Quando sono diventata madre ho capito davvero cosa significa la paura… La paura di perdere qualcuno che ami più della tua stessa vita e che ti porta ad immaginare costantemente scenari ipotetici in cui tutta la tua famiglia è al sicuro. Quando ho letto la sceneggiatura mi sono rivista ancora di più in Neytiry, perché ho scoperto che anche lei stava vivendo le stesse cose”. 

Sigourney Weaver e James Cameron in uno scatto dal backstage di Avatar: La Via dell’Acqua. Foto di Mark Fellman.

Contribuire alla creazione di un mondo

Tra i personaggi che torneranno in Avatar: La Via dell’Acqua – a sorpresa – ci sarà anche il colonnello Miles Quaritch, interpretato ancora una volta da Stephen Lang, in una versione leggermente diversa rispetto a quella del primo film. “È stato davvero elettrizzante tornare e interpretare una nuova versione del mio personaggio e avere l’opportunità di approfondirlo ancora di più”, ha dichiarato l’attore. “Ero molto curioso all’idea di esplorare la visione che James aveva di questo personaggio. Nel primo film ha una grande personalità e tutto il resto, ma in un certo senso si muove come uno squalo senza cervello all’interno della storia. In questo sequel, invece, c’è un’ironia magnifica proprio in riferimento al fatto che lui sia tornato in una forma che è sempre stata ciò che fino a quel momento aveva cercato di distruggere. Ora deve adattarsi a quello piuttosto che a quell’altro, e da attore è stato un vero piacere dare vita a questa nuova condizione e provare a scovare la profondità e anche forse l’umanità che ci sono dentro di lui”.

Kate Winslet è invece la new entry d’eccezione di questo primo sequel di Avatar, nei panni di un Na’vi di nome Ronal, facente parte di una tribù della barriera corallina Metkayina. “Quando lavori con James ti aspetti solo il meglio, sotto ogni punto di vista. Ti aspetti un’idea, una visione, unite a precisione e meticolosità”, ha ammesso l’attrice premio Oscar. “La cosa che però mi ha spinto ad accettare questa parte è stato proprio il personaggio di Ronal. James ha sempre descritto le donne in maniera forte: le ha sempre concepite come delle leader, con una loro testa, con una loro integrità, una loro forza e un loro potere. Tutto questo è semplicemente ammirevole. Mi ha lusingata molto il fatto che James mi abbia chiesto di prendere parte a tutto questo, perché sa che sono una che ama raccogliere le sfide che derivano dall’interpretare un certo tipo di personaggio. E poi entrare a far parte di questo mondo… Una cosa è ammirarlo dall’esterno, un’altra è esserci veramente dentro e avere la possibilità di fare la tua parte, di dare anche tu vita ad una piccola porzione di questo immenso universo. È stato davvero speciale”. 

Naturalmente, nel sequel ritroveremo anche Sigourney Weaver, che non interpreterà più la dott.sa Grace Augustine – morta nel primo film – ma bensì un personaggio nuovo di zecca, Kiri, la figlia adolescente adottiva di Jake e Neytiri. “C’è una connessione tra il personaggio della Dottoressa Grace e quello di Kiri”, ha spiegato l’attrice (veterana del cinema di Cameron, essendo stata diretta dal regista anche nell’iconico Aliens – Scontro finale del 1986). “La prima volta che ne abbiamo parlato io e James è stato nel 2010. Voleva dare vita ad un personaggio selvaggio e molto complesso, dotato di punti di forza ma anche di criticità. Per me sarebbe stato un onore interpretarlo e per fortuna ho avuto un sacco di tempo per prepararmi. Ho studiato, mi sono esercitata con la voce… Dovevo incanalare un range di emozioni vastissimo, perché è quello che succede quando si è un adolescente tra i 12 e i 16 anni. Per me è stato un lavoro incredibile, anche perché ci ho messo tanto della me stessa di quell’età”. 

Guarda il trailer ufficiale di Avatar: La Via dell’Acqua 

Stefano Terracina
Stefano Terracina
Cresciuto a pane, latte e Il Mago di Oz | Film del cuore: Titanic | Il più grande regista: Stanley Kubrick | Attore preferito: Michael Fassbender | La citazione più bella: "Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile." (A Beautiful Mind)

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