La serie antologica a fumetti What If…? è diventata un’istituzione nel mondo dei comics Marvel; un modo per gli autori di giocare con gli iconici personaggi di quell’universo narrativo, esplorandone le possibilità più assurde, senza dover sottostare ai ferrei dettami della continuity.
Dopo un primo ciclo di storie, pubblicate tra il ’77 e l’84, la serie è stata ripresa più volte negli anni, offrendo sempre nuove avventure, ambientate in diversi universi alternativi, dove le vicende legate ai supereroi hanno preso una piega differente (esemplare il primo numero What If Spider-Man Had Joined the Fantastic Four?, in cui il nostro amato tessiragnatele, al posto di intraprendere una carriera solitaria, è diventato un membro del team guidato da Mister Fantastic).
Un espediente mutuato dal racconto di Isaac Asimov E se… – dove un misterioso personaggio mostra versioni alternative di eventi passati ad una coppia di sposini – , ripreso anche in tante altre opere di fiction (i due episodi di Futurama de Il gioco del Se Fossi…). Questa intrigante trovata narrativa non poteva rimanere per troppo tempo ignorata dal MCU, con una produzione di contenuti sempre in crescita, ora concentrata anche sul piccolo schermo. La prima puntata della serie animata basata su What If…? sarà, infatti, disponibile su Disney+ a partire dall’11 agosto; in seguito gli episodi usciranno a scadenza settimanale.
What If…? può contare su un team d’esperienza nel campo dell’animazione episodica: l’head writer A.C. Bradley (con all’attivo diversi episodi delle due meravigliose serie fantasy Trollhunters e 3 in mezzo a noi, parte dell’universo de I racconti di Arcadia, creato dal premio Oscar Guillermo del Toro) e il regista Bryan Andrews (oltre ad essere di casa alla Marvel, come storyboard artist per diversi film, ha collaborato con il geniale Genndy Tartakovsky a Samurai Jack e Star Wars: Clone Wars).
I nove episodi, dalla durata che si aggira attorno ai 30 minuti, presentano storie autoconclusive, dove vedremo rinarrate, con significative differenze, alcune vicende chiave del MCU. Ognuna di queste costituisce una timeline alternativa, che va ad arricchire il mosaico del multiverso Marvel Studios, conseguenza di quanto visto nella serie Loki. Nostro cicerone – che introdurrà e ci accompagnerà durante tutti gli episodi – è Uatu l’Osservatore; un essere superiore che – appunto – osserva tutto ciò che accade nei vari universi, senza però la possibilità di poter intervenire. Nella serie, questa entità riveste un ruolo non dissimile da quello di Rod Serling o di Alfred Hitchcock nelle celeberrime Ai confini della realtà e Alfred Hitchcock presenta.
Nei tre episodi in anteprima che abbiamo visionato, What If…? presenta tutto ciò che ha decretato il successo delle pellicole Marvel: un mix ben bilanciato di azione ed ironia, racchiuso in una narrazione incalzante ed avvincente. Le tre puntate mostrano anche una certa varietà: una prima che privilegia l’aspetto action e sentimentale (inevitabile, essendo una rinarrazione, a ruoli invertiti, della storia di Steve Rogers e Peggy Carter), una seconda vicina all’heist movie e una terza – la più riuscita e sorprendente del trittico – che punta su atmosfere da mystery thriller.
Lo stile d’animazione scelto da What If…? è il toon shading – termine che di sicuro sarà familiare a chi frequenta il mondo dei videogiochi – , una CGI 3D che richiama il tratto morbido e i colori accesi dell’animazione tradizionale. Niente che faccia gridare al miracolo, ma di sicuro funzionale e abbastanza piacevole agli occhi, soprattutto durante le concitate scene d’azione.
Una serie che passa sicuramente la prova con questi primi tre episodi; i fan non potranno che esserne soddisfatti. I tanti riferimenti a momenti chiave dell’universo cinematografico Marvel, ormai già diventati dei classici, strapperanno più di un sorriso.