Ritorno al Futuro di Robert Zemeckis è stato da sempre considerato un cult. Gli attori sono perfetti nei loro ruoli (in particolare il binomio centrale Michael J. Fox, nei panni di Marty McFly e Christopher Lloyd nei panni di Doc), la sceneggiatura è un chiaro esempio della tecnica «plant-and-payoff», capoace di rendere leggera una trama molto corposa.
Tuttavia, non è stato così semplice per Ritorno al Futuro diventare il successo che tutti noi conosciamo; difatti, il film ha avuto una produzione piuttosto travagliata. Per approfondire di più questo “lato oscuro” di Ritorno al Futuro vi proponiamo 10 succose curiosità!
10) La sceneggiatura respinta
È difficile immaginare un qualsiasi produttore cinematografico che riceva la sceneggiatura quasi perfetta di Ritorno al Futuro e non voglia farlo. Ma quando Robert Zemeckis e Bob Gale hanno inviato per la prima volta la sceneggiatura, questa è stata respinta per ben 44 volte. Quasi tutti i più grandi nomi non volevano avere nulla a che fare con questo tipo di progetto, perché la trama sembrava essere troppo arrischiata. Comunque, non tutto il male viene per nuocere: ad oggi, la scuola di cinema dell’Università della California del Sud utilizza la sceneggiatura di Ritorno al Futuro come modello definitivo di “sceneggiatura perfetta”.
9) Jeff Goldbum è stato considerato per il ruolo di Doc
È impossibile immaginare chiunque non sia Christopher Lloyd nel ruolo di Doc Brown. Lloyd ha incarnato splendidamente tutti i manierismi di Doc, la sua energia maniacale e il suo bislacco ma irresistibile modo di fare. Tuttavia, Lloyd non è stato l’unico attore che i produttori hanno preso in considerazione per la parte di Doc. Sono stati fatti nomi del calibro di John Lithgow, Dudley Moore e, non ultimo, Jeff Goldblum.
8) L’idea per Ritorno al Futuro
Durante l’elaborazione della sceneggiatura, Bob Gale si ritrovò a sfogliare l’annuario scolastico di suo padre. Questo ha dato il via ad un turbinio di idee che ha portato Gale ad immaginare una situazione in cui lui e suo padre fossero stati amici o, perlomeno, se fossero stati adolescenti e nella stessa scuola contemporaneamente. Gale pensò che sarebbe stato in grado di saperlo con certezza solo se fosse riuscito a tornare indietro nel tempo. Questo sarebbe stato il via per l’elaborazione della trama di Ritorno al Futuro. Da allora Gale ha sempre sostenuto che, se avesse avuto una macchina del tempo, avrebbe desiderato conoscere suo padre e stringerci amicizia.
7) La voce per le parti cantate di Marty
Se le performance canore di Michael J. Fox sembrano un po’ offuscate all’interno del film è perché in realtà non ascoltiamo la sua vera voce. In realtà, il musicista e paroliere Mark Campbell è stato ingaggiato per interpretare tutte le parti cantate di Marty ed è persino accreditato come “Marty McFly” nei titoli di coda del film.
6) Il titolo originale del film
Sid Sheinberg, capo della Universal Pictures, redarguiva il team di lavoro di Ritorno al Futuro inviando montagne di appunti. L’esempio più eclatante è quando ha inviato loro un promemoria in cui chiedeva di cambiare il titolo in Spaceman from Pluto (pensava che qualcuno non avrebbe mai guardato un film con la parola “futuro” nel titolo, perché lo considerava ridicolo). Tutta la troupe si ritrovò unita nel sostenere che un titolo del genere avrebbe inabissato il successo del film, quindi inviò a Sheinberg un altro promemoria in cui lo ringraziava per quella sua “battuta”. Sheinberg ne rimase così imbarazzato da gettare la spugna.
5) L’atteggiamento “incurvato” di Doc
Una delle caratteristiche distintive di Doc Brown è il suo atteggiamento “incurvato”. Tutto questo contribuisce alla sua estetica da “scienziato pazzo” ma, a conti fatti, non è solo per questo motivo che Doc/Christopher Lloyd usa questo tipo di atteggiamento fisico. La verità è che balzò subito agli occhi la grande differenza di altezza tra Lloyd e Fox e questo ha reso il lavoro molto difficile a tutta la troupe. Quindi, l’atteggiamento incurvato di Doc è stato usato anche per fare in modo che potesse apparire in primo piano con Marty.
4) Il trucco di Lea Thompson
Lea Thompson aveva 23 anni quando si è ritrovata ad interpretare il ruolo di Lorraine McFly in Ritorno al Futuro, ma le scene d’apertura ambientate ai “giorni nostri” richiedevano che lei dimostrasse 47 anni. La Thompson ha dovuto quindi sottostare a sedute di trucco prostetico della durata di circa tre ore per ogni posa, anche se questo estenuante lavoro ha dato i suoi frutti: la Thompson ha detto di aver terrorizzato sua madre indossando quel make-up!
3) Il riferimento alla serie The Twilight Zone
Nel primissimo episodio della rivoluzionaria serie televisiva The Twilight Zone (Ai Confini della Realtà) firmata da Rod Serling (1959/1964), “Where is Everybody?“, un uomo si sveglia in una piccola città che non riconosce ed è scioccato nello scoprire di essere totalmente solo. Chiunque abbia visto questo episodio noterà che la città è molto simile alla Hill Valley della trilogia di Ritorno al Futuro. Robert Zemeckis ha persino girato la scena in cui Marty vaga per la piazza della città nel 1955 in modo simile a quella contenuta nell’episodio della nota serie sci-fi.
2) Il pubblico del test audience
Quando “il pubblico di prova” è stato invitato a guardare per la prima volta Ritorno al Futuro, non si era a conoscenza che il film cui stavano per assistere fosse una commedia. Robert Zemeckis e Bob Gale si sentivano confusi mentre osservavano la reazione del pubblico durante il film – le battute non sembravano attecchire, perché il pubblico non si rendeva conto che fossero “battute”. Quando il cane Einstein viene messo nella DeLorean per testare la macchina del tempo di Doc, il pubblico si bloccò, aspettandosi che qualcosa andasse storto con l’esperimento e che qualcosa di terribile accadesse al cucciolo.
1) Michael J. Fox ha rischiato di non interpretare Marty
Michael J. Fox è sempre stato il primo nome dei produttori per il ruolo di Marty McFly ed è facile capire perché. Tuttavia, i suoi impegni con la sitcom Casa Keaton gli impedirono di partecipare alle riprese in un primo momento, anche perché la co-star dello show Meredith Baxter era in maternità. I primi ciak di Ritorno al Futuro sono stati battuti con l’attore di “riserva” scelto dai produttori, Eric Stoltz (meglio conosciuto per aver interpretato il ruolo del rivenditore di eroina di Vincent Vega in Pulp Fiction). A sei settimane dall’inizio delle riprese, i produttori decisero che Stoltz non era adatto per il ruolo e lo sollevarono dal film. A quel punto la Baxter era tornata nello show e Fox si dedicò finalmente a Ritorno al Futuro.
Fonte: ScreenRant