Articolo a cura di Joseph Crisafulli
Nel lontano 2008, il Marvel Cinematic Universe (MCU) iniziava con il primo film di Iron Man, il cui volto è affidato a Robert Downey Jr.; da quel momento in poi, Iron Man, e l’attore che lo impersona pienamente, è diventato l’eroe più amato di sempre, anche più amato del suo collega Spider-Man.
Da quel lontano 2008 sono ormai passati otto anni, il MCU è arrivato alla terza fase e al suo quattordicesimo film. Sappiamo che i prossimi due titoli degli Avengers porteranno alla conclusione di alcuni archi narrativi e alla fine di alcuni brand, molto probabilmente quelli più vecchi che sono stati i capostipiti della serie. Per capire la pellicola e il ruolo di Doctor Strange, dobbiamo tenere conto di una questione fondamentale che riguarda il Vendicatore in armatura rosso e oro: se Robert Downey Jr. andasse in pensione, chi potrebbe sostituirlo?
L’arrogante, miliardario, playboy e talentuoso chirurgo Stephen Strange – Dottor Stephen Strange per l’esattezza -, viene coinvolto in un incidente che lo priva dell’uso delle sue straordinarie mani. Ridotto al lastrico per cercare un rimedio, il Dottore finisce nelle mani dell’Antico, una donna molto potente in grado di poterlo curare; il destino però ha in serbo per lui qualcosa di magico, in tutti i sensi…
Inserito nell’universo già esistente, Doctor Strange può essere considerato un possibile entry level, che tenta di catturare nuovi spettatori e che strizza l’occhio a quelli fidelizzati, rassicurandoli che dopo Avengers: Infinity War nel 2018 e il successivo Avengers del 2019, ci sarà ancora molta carne al fuoco. La pellicola, come Ant-Man, il primo Thor, Captain America: Il Primo Vendicatore, e soprattutto il primo Iron Man, è una storia di formazione; è a tutti gli effetti la metamorfosi di Stephen Strange in Doctor Strange. Si lasciano decisamente ampissimi spazi per la crescita del personaggio, che a fine pellicola è ancora distante dalla maturità, ma il gioco è proprio quello.
Alla domanda “Chi sostituirà Robert Downey Jr.?”, i produttori hanno preferito ovviare con “Chi sostituirà Iron Man?”, e la risposta si palesa davanti ai nostri occhi: Doctor Strange sarà quello che Iron Man è stato per le prime fasi del MCU, e chi poteva assolvere meglio il compito del bravissimo e amatissimo Benedict Cumberbatch? Nonostante la struttura sia la stessa dei film precedenti, questo episodio si distingue dagli altri per la psichedelica e galattica visione registica: le scene d’azione, gli inseguimenti, i “viaggi” di Strange sono visivamente straordinari, ricalcando quelle tavole del suo creatore Steve Ditko. Anche i cattivi (il tallone d’Achille della Marvel) fanno decisamente una buona impressione, raggiungendo uno spessore raramente visto nell’intero franchise.
Doctor Strange, pur restando un classico del suo genere, ci introduce degli elementi nuovi, muovendo un passo nel futuro e strizzando un occhio al passato.