Aaron Sorkin ha in programma di scrivere un film sull’Assalto al Campidoglio degli Stati Uniti d’America avvenuto il 6 gennaio 2021, che a quanto pare sarà una sorta di sequel di The Social Network di David Fincher per via del legame con Mark Zuckerberg e Meta.
Durante una recente ospitata all’interno del podcast “The Town” di Matthew Belloni, lo sceneggiatore di The Social Network ha affermato di attribuire gran parte della colpa per l’insurrezione a Facebook stesso. “Incolpo Facebook per quanto accaduto il 6 gennaio”, ha detto Sorkin, aggiungendo poi: “Dovrete comprare un biglietto del cinema per scoprire perché”.
A quel punto Sorkin ha proseguito discutendo le sue ragioni, sottolineando come l’algoritmo di Facebook sembra aver promosso un gran numero di questioni divisive nel corso degli anni, portando molti in una sorta di voragine e incolpando di questo Zuckerberg. “Sì, tra le altre cose, Facebook ha sintonizzato il suo algoritmo per promuovere il materiale più divisivo possibile”, ha detto Sorkin. “Perché è quello che aumenterà l’interazione e perché è quello che ti porterà a ciò che chiamano nei corridoi di Facebook lo scroll infinito”.
“Dovrebbe esserci una costante tensione su Facebook tra crescita e integrità, ma non c’è. C’è solo crescita, quindi se Mark Zuckerberg si svegliasse domani e realizzasse che non c’è nulla che puoi comprare per 120 miliardi di dollari che non puoi comprare per 119 miliardi di dollari, allora penserebbe: ‘Perché non guadagno un po’ meno, in modo da potenziare l’integrità e abbassare la crescita?'”.
Tutto quello che c’è da sapere su The Social Network
The Social Network è un film del 2010 diretto da David Fincher, incentrato sui fondatori di Facebook e sul fenomeno popolare che ha creato. Il film è stato sceneggiato da Aaron Sorkin, che ha adattato per il grande schermo il libro di Ben Mezrich dal titolo “Miliardari per caso – L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento”.
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La pellicola ha vinto 4 Golden Globe, tra cui il più importante, miglior film drammatico, e ha ottenuto 8 candidature agli Oscar 2011, vincendone 3, per la miglior sceneggiatura non originale, la miglior colonna sonora e il miglior montaggio.
