venerdì, Luglio 18, 2025
HomeSerie TvSpeciali Serie TvMONSTERS: la storia di Lyle ed Erik Menendez, la spiegazione del finale

MONSTERS: la storia di Lyle ed Erik Menendez, la spiegazione del finale

La spiegazione del finale di MONSTERS: la storia di Lyle ed Erik Menendez, la serie di Ryan Murphy e Ian Brennan disponibile su Netflix.

MONSTERS: La storia di Lyle ed Erik Menendez, disponibile su Netflix, è il secondo capitolo della serie antologia Monster – seguito di Dahmer – Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer – che racconta le storie vere di criminali statunitensi attraverso la lente della complessità psicologica ma anche dell’impatto sociale. Dopo aver esplorato molteplici prospettive e ripercorso tutti gli eventi più importanti avvenuti prima  dell’omicidio di José e Kitty Menendez, MONSTERS: La storia di Lyle ed Erik Menendez si conclude invitando gli spettatori a formulare un proprio giudizio.

Invece di limitarsi a rappresentare come Lyle ed Erik abbiano pianificato l’omicidio dei loro genitori e a mostrare le conseguenze delle loro azioni, MONSTERS: La storia di Lyle ed Erik Menendez esplora anche le più ampie implicazioni del crimine al centro della storia. Nei suoi nove episodi, lo show creato da Ryan Murphy e Ian Brennan alterna le linee temporali, presentando anche teorie alternative con l’obiettivo di offrire agli spettatori una visione completa degli omicidi. Nel finale, la serie svela il verdetto relativo al caso dell’omicidio di José e Kitty, concludendosi con una scena cruciale che in qualche modo riassume le vere relazioni all’interno della famiglia Menendez.

7
Il significato della scena finale sulla barca

Prima che inizino i titoli di coda dell’ultimo episodio di MONSTERS: La storia di Lyle ed Erik Menendez, viene mostrata una scena in cui José e Kitty hanno una conversazione intima mentre guardano con entusiasmo all’idea di pescare squali dal loro yacht. José si scusa per averla tradita e le assicura che è ancora importante per lui. La incoraggia persino a tornare ad occuparsi di giornalismo, dal momento che potrebbe aiutarlo quando si candiderà come senatore. Tuttavia, mentre compiono questo primo passo verso la ricostruzione del loro rapporto, Lyle ed Erik restano sul retro della barca, convinti che i loro genitori stiano complottando per ucciderli.

Sebbene Kitty si chieda perché i loro figli non si uniscano a loro, José le chiede di lasciarli in pace. Questa scena sembra presentare uno scenario ipotetico – una sorta di “What If…?” – in cui le cose avrebbero potuto concludersi diversamente per la famiglia. Se José avesse chiesto ai suoi figli di unirsi a loro e avesse chiarito che non avevano intenzione di fargli del male, Erik e Lyle avrebbero potuto mettere da parte i loro sospetti e cambiare idea. Tuttavia, dopo anni di abusi subiti dai loro genitori, i due non potevano fare a meno di credere che gli stessi fossero decisi ad ucciderli, spingendoli a mettere in atto il loro piano omicida.

Potrebbe sembrare che questa scena cerchi di fornire un quadro oggettivo delle dinamiche familiari e degli eventi che hanno portato agli omicidi. In realtà, evidenzia in modo soggettivo come entrambe le parti della famiglia abbiano contaminato le loro relazioni fino al punto in cui è diventato impossibile considerare le loro interazioni come puramente innocenti o maliziose. La scena invita il pubblico a riflettere sulla prospettiva dei fratelli, evidenziando come abbiano frainteso le intenzioni dei loro genitori, ma ricorda anche che la loro paranoia era probabilmente una conseguenza degli abusi subiti nel corso degli anni.

Indietro
Stefano Terracina
Stefano Terracina
Cresciuto a pane, latte e Il Mago di Oz | Film del cuore: Titanic | Il più grande regista: Stanley Kubrick | Attore preferito: Michael Fassbender | La citazione più bella: "Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile." (A Beautiful Mind)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

RECENTI