Cinema e serialità si nutrono costantemente di storie inizialmente pensate per prendere vita sulle pagine di libri. Adattare un testo letterario non è mai semplice. Se si rimane troppo fedeli si rischia l’effetto “romanzo filmato”, senza aggiungere nulla alla storia di partenza; se invece si sceglie di discostarsi dalla vicenda raccontata nel libro, allora si rischia di tradire le intenzione del suo autore. Bisogna però ammettere che, a volte, prendere strade alternative quando si adatta un’opera altrui è necessario: per essere in linea con il gusto dei tempi, perché non tutto può essere raccontato con le immagini, oppure per esigenze produttive.
Attenzione: da qui in avanti spoiler!
Un chiaro esempio è rappresentato dalla recente serie Netflix Il problema dei 3 corpi, tratta dalla saga di romanzi dell’autore cinese Liu Cixin, e adattata per il piccolo schermo da David Benioff, D.B. Weiss e Alexander Woo. La prima stagione della serie si ispira in particolare al primo capitolo della trilogia Memorie e passato della Terra, ma in realtà pesca a piene mani anche dal secondo capitolo della medesima saga, nonché dagli altri libri che la compongono.
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La serie, inoltre, non è esente da cambiamenti sostanziali, a cominciare dal nome degli alieni antagonisti, chiamati San-Ti nella serie e Trisolariani invece nei romanzi. Cambiamenti che, come vedremo, riguardano in particolare i personaggi principali.
4Più personaggi rispetto al romanzo

Laddove gli ideatori della serie hanno attuato le principali modifiche è nella definizione dei personaggi. Il primo libro della saga di Liu Cixin, infatti, presenta solo due personaggi principali: Ye Wenjie e Wang Miao. Mentre la prima ha mantenuto inalterata la sua importanza all’interno della storia raccontata dalla serie, ed è interpretata dalle attrici Zine Tseng (da giovane) e Rosalind Chao (da anziana), la seconda è totalmente assente… o quasi. Infatti, sebbene il personaggio di Wang Miao non sia presente nella serie, è facile ravvisarne alcune componenti all’interno di coloro che Benioff, Wade e Woo hanno eletto a protagonisti della vicenda: un gruppo di amici che si è formato (professionalmente) presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Oxford.
Così, in Saul (Jovan Adepo), Jin (Jess Hong), Auggie (Eiza Gonzàles) e Will (Alex Sharp) possiamo rintracciare parte del personaggio originario di Wang. Tra tutti questi, però, quella più vicina alla figura letterarie di Wang è certamente Auggie: entrambi i personaggi, infatti, vedono un conto alla rovescia proiettato sulla retina e sono ricercatrici in nanotecnologie. Mentre Saul, ad esempio, ha più di un debito nei confronti del personaggio letterario Luo Ji, protagonista del secondo romanzo della saga La materia del cosmo, e colui al quale Ye Wenjie confessa come sconfiggere gli alieni e che, proprio per questo sapere, viene preso di mira dai potenziali invasori (motivo per cui deciderà di partecipare al progetto “Wallfacer”).
Come Saul, anche Jin è ispirata a un altro personaggio della saga letteraria. In questo caso si tratta di Cheng Xin, tra le protagoniste di Nella quarta dimensione, capitolo finale della prima trilogia. Nel libro, è proprio Cheng ad avere l’idea di inviare una sonda in direzione dei San-Ti con il cervello di un essere umano come tattica di ricognizione. Lo stesso fa Jin nella serie, mentre se il cervello in questione sul piccolo schermo è proprietà di Will, nei libri è quello di Yun Tianming, amico morente di Cheng e segretamente innamorato di lei (lo stesso vale per Will e Jin). Alla fine, l’unico ad essere un personaggio totalmente originale nella serie è Jack (John Bradley), la cui morte spinge gli altri quattro amici a combattere contro gli invasori.