giovedì, Ottobre 10, 2024
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Addio all’universo scintillante e pittoresco della “Fantastica Signora Maisel”

Dopo 5 stagioni e 43 episodi, si è ufficialmente conclusa lo scorso maggio La fantastica signora Maisel, la serie di Amy Sherman-Palladino con Rachel Brosnahan.

Un ricco spettacolo comico, lungo cinque stagioni, si è concluso su Prime Video con la fine de La fantastica signora Maisel (The Marvelous Mrs. Maisel). Approdata in piattaforma nel 2017, la serie ha subito fatto centro negli spettatori apprestandosi a creare un universo scintillante e pittoresco attraverso il racconto della vita della sua protagonista, Miriam Maisel, detta Midge (Rachel Brosnahan).

Casalinga ebrea benestante nella New York di fine anni Cinquanta, Midge è moglie di Joel (Micheal Zegen), madre di due bambini, attenta padrona di casa. Bellissima, con una passione smodata per la moda, dotata di un gran senso dell’umorismo, supporta il marito nel sogno di diventare un comico e lasciare l’azienda di famiglia. A rompere l’equilibrio è proprio la delusione di Joel alla fine di una esibizione comica andata male, a seguito della quale lascia la moglie confidandole di avere una relazione. 

Questo incredibile colpo sferrato a Midge rappresenta il punto di svolta nella sua vita: una sera, dopo aver alzato abbastanza il gomito, si presenta in tenuta da notte sul palco del Gaslight Cafè, laddove Joel ha fallito, e si impone al pubblico presente con un pezzo irriverente e sfacciato in cui racconta la sua condizione di moglie tradita, raccogliendo applausi e risate anche alle battute più sfrontate.

Da qui ha avuto inizio la vera “fantastica Signora Maisel”: una donna brillante e intelligente che dal dramma di un matrimonio andato in frantumi fa emergere un innato talento per la comicità, sostenuto pienamente da Susie Myerson (Alex Borstein), con la quale Midge intreccia la più proficua relazione della sua vita, amichevole e lavorativa. Il rapporto tra le due è stato uno degli elementi vincenti di questa serie: Susie e Miriam sono due donne estranee che si incontrano per caso, scorgono l’una nell’altra l’opportunità di fare successo e iniziano a collaborare fino a diventare amiche.

De donne diametralmente opposte: Midge solare, colorata nelle sue ampie gonne abbinate ai cappelli e perennemente acchittata; Susie scontrosa, quasi androgina nelle fattezze e negli atteggiamenti, rifiuta di corrispondere all’immagine canonica della donna vestendo panni da uomo. Una coppia improbabile da immaginare nel 1958, ma che funziona perfettamente. 

Ribaltare i ruoli e abbattere i cliché

L’eccentricità dei personaggi è parte integrante del soggetto de La fantastica signora Maisel che nasce dalla scrittura sferzante della sceneggiatrice Amy Sherman-Palladino, la quale ci ha ampiamente abituati ai dialoghi dai ritmi serrati, ad un microcosmo televisivo abitato da personaggi stravaganti e ad una dilagante coscienza femminista, nella sua creazione più nota, Una mamma per amica (Gilmore Girls). 

Oltre a Midge e Susie, nell’universo femminile dello show troviamo Rose (Marin Hinkle), madre della protagonista, donna elegante ma di polso e determinata. E, a braccetto con tanta risolutezza femminile, c’è la precisa scelta di caratterizzare i personaggi maschili con una sensibilità un po’ grezza: sia Joel che il papà di Miriam, Abe Weissman (Tony Shalhoub), pur essendo figli del proprio tempo, sono stati graziati dal machismo imperante dell’epoca, riuscendo a spalleggiare le donne che li affiancano e a lottare per i loro successi. 

Attraverso una solida scrittura, nel corso delle stagioni de La fantastica signora Maisel teniamo per mano Midge mentre assalta con successo diversi Comedy Club svestendo i panni della casalinga dell’Upper West Side e calandosi in quelli di una comica in ascesa. La seguiamo mentre incontra, scontra e approfondisce la conoscenza con il controverso comico dell’epoca Lenny Bruce (Luke Kirby), figura per la quale Sherman-Palladino attinge alla realtà dei fatti, ricordandoci quanto fosse rischioso portare su un palco dei testi esuberanti e sfacciati.

Assieme a Midge viviamo la delusione di aver subito una battuta d’arresto fino a retrocedere a presentatrice degli spettacoli di un night club pur di continuare a scrivere pezzi e portarli in scena. Ci siamo incamminati con lei dal piccolo Gaslight Cafè sino alla prima serata in tv dove, ai nostri occhi, si conclude il suo percorso, anche se nella carriera di Miriam si tratta solo del suo primo momento di gloria. Ancora perfettamente in grado di divertire, intrattenere e far ridere, la signora Maisel non si ritira dalle scene: Sherman-Palladino, infatti, ha concentrato l’ultima stagione per prepararci a salutarla, facendoci conoscere il futuro della sua carriera e della sua vita.

Ribaltando ogni ruolo e abbattendo clichè, La fantastica signora Maisel cala il sipario tra risate e commozione, meritando una standing ovation per averci condotto in un mondo di colori sgargianti e battute sagaci, dialoghi esilaranti, monologhi audaci e spudorati che hanno rapito noi dal divano di casa tanto quanto gli spettatori seduti nelle platee davanti a Midge.

Grazie signora Maisel, sei stata davvero fantastica!

Doranna Discianni
Doranna Discianni
Vivo immersa nel grande schermo perché sono affascinata dalla bellezza. Potteriana e Tarantiniana | Film del cuore: Nuovo Cinema Paradiso | Il più grande regista: Vittorio De Sica. | Attore preferito: Julia Roberts | La citazione più bella: "Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità." (Harry Potter e la camera dei segreti)

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