mercoledì, Giugno 7, 2023
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Z The Beginning of Everything recensione del pilot

Z The Beginning of Everything esplora la vita tumultuosa di Zelda Sayre. Icona dei ruggenti anni ’20, una delle prime flapper della storia, scrittrice anticonvenzionale e spregiudicata, è ricordata soprattutto per essere la moglie e musa di Francis Scott Fitzgerald. L’amore tra Zelda e Francis è uno dei più famosi del mondo letterario. Dai loro primi anni di matrimonio alle feste sfrenate, dall’alcolismo alle infedeltà reciproche. La serie televisiva che ha come protagonista Christina Ricci è prodotta da Amazon Video ed è basata sul romanzo “Z: A Novel of Zelda Fitzgerald” di Therese Anne Fowler.

Si inizia dalla fine. Una voce fuori campo ci accompagna nella storia: “Le cose diventano più dolci quando sono perdute, lo so, perché una volta volevo una cosa e l’ho ottenuta. È stata la sola cosa che ho mai voluto davvero, e quando l’ho ottenuta, mi si è ridotta in polvere tra le mani. Ha lasciato pronunciare queste parole ad uno dei suoi personaggi. È sempre stato il suo modo di vedere le cose, tragicamente. Ma poteva benissimo avere a che fare con me, ha sempre avuto a che fare con me. Fino alla fine. Oppure aveva a che fare con entrambi. Non che abbia alcuna importanza. Perché è accaduto tutto in seguito”. In primo piano una lussuosa scarpa con tacco alto, sopra ad un cumulo di macerie di un edificio andato a fuoco, accanto un telo giallo che nasconde un cadavere. Chi conosce la storia sa chi c’è sotto quel telo…

Luglio del 1918. Siamo a Montgomery, in Alabama. Z: The Beginning of Everything racconta di Zelda Sayre (Christina Ricci) ha diciotto anni, è bella e spregiudicata e la sua città le sta stretta. La sua esuberanza si scontra con il padre, un giudice vecchio stampo, che mal sopporta il rifiuto delle regole della ragazza. La madre è più accondiscendente e reputa la figlia solo un po’ vivace. L’esuberanza di Zelda la porta ad uscire fino a tardi, a “consolare” i militari pronti per andare al fronte, a ballare e comportarsi in maniera sfrontata davanti ai benpensanti. In un campo di addestramento militare nelle vicinanze, il suo futuro marito e romanziere, F. Scott Fitzgerald (David Hoflin), racconta a tutti che prima o poi sarà una leggenda della letteratura, ammesso che sopravviva alla guerra.

Z The Beginning of Everything: trailer della serie con Christina Ricci

Il pilot ci fa dare una rapida occhiata alla vita di Zelda, prima che conoscesse Fitzgerald. Rapida perché, rispetto ad altre serie televisive di genere drammatico, gli episodi di Z The Beginning of Everything durano solamente ventotto minuti. Molto strano per un dramedy, perché solitamente questi sono tempi da sit-com. Una scelta che può essere letta sotto diversi punti di vista. Da un lato potrebbe essere un bene concentrarsi di più sulla storia e lasciare da parte quei ritmi televisivi che a volte abbondano con gli eventi, appesantendo un po’ il prodotto e il flusso del racconto; dall’altro potrebbe lasciare poco spazio alla caratterizzazione dei personaggi, e sarebbe un grosso difetto dato la complessità dei protagonisti.

L’ambientazione è ricostruita perfettamente: le danze, gli abiti, le case, le automobili… sembra di camminare per quelle strade del profondo sud dell’alta borghesia americana. Ma i dialoghi sono spesso goffi e scialbi, e manca totalmente quel fuoco malinconico che ha segnato le opere dello scrittore. Le singole scene sono abbastanza godibili e il primo episodio si conclude proprio con l’incontro tra Zelda e Francis.

Naturalmente, l’attenzione della storia è su Zelda. Christina Ricci è un diamante splendente. Regala al personaggio un tratteggio raffinato, ritraendo la sua intelligenza attraverso sguardi, inflessioni di voce e un atteggiamento audace. La Ricci mostra solamente la punta dell’iceberg di un personaggio irresistibilmente complesso. La potenza della sua interpretazione si scontra però con quella di David Hoflin. L’interprete di Francis Scott Fitzgerald non è infatti molto convincente: manca totalmente di quel carisma necessario (almeno a primo impatto) da “bello e dannato” dei roaring twenties, di cui proprio Fitzgerald è stato il massimo esponente.

In definitiva Z The Beginning of Everything è un prodotto televisivo di evasione, che prova, non riuscendoci pienamente, ad essere un biopic interessante con una buona dose di stile. La serialità televisiva, per questo prodotto, sembra essere un’occasione persa per poter raccontare una storia straordinaria in maniera innovativa.

z the beginning of everything

Lucia Lorenzini
Lucia Lorenzini
Dipendente da cinema e serie tv fin da quando ha iniziato a usare il telecomando | Film del cuore: Casablanca | Il più grande regista: Martin Scorsese | Attore preferito: Leonardo DiCaprio | La citazione più bella: "Luke, sono tuo padre" (Star Wars Episodio V - L'Impero Colpisce Ancora)

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