venerdì, Novembre 1, 2024
HomeSerie TvRecensioni Serie TvUtopia, recensione della serie Amazon creata da Gillian Flynn

Utopia, recensione della serie Amazon creata da Gillian Flynn

Utopia è la nuova serie targata Amazon Prime Video pronta a debuttare, in otto episodi, dal 30 ottobre sulla celebre piattaforma VOD. Scritta dalla showrunner Gillian Flynn (già dietro i successi di Gone Girl e Sharp Objects), la serie nasce come un adattamento dell’omonimo prodotto britannico targato Channel 4 e andato in onda nel 2013; a distanza di anni, è impressionante vedere come gli scenari complottisti immaginati da Dennis Kelly si siano trasformati in realtà a causa della pandemia da Covid-19 che ha stravolto la nostra quotidianità: più di altre serie legate al mondo dei fumetti – come non pensare al prodotto Amazon The Boys?Utopia riesce ad andare oltre la carta patinata scavando nel buio dei complotti, delle manipolazioni della mente e dei poteri occulti che cospirano dietro le ignare spalle del mondo.

Ian (Dan Byrd), Becky (Ashleigh LaThrop), Samantha (Jessica Rothe), Wilson Wilson (Desmin Borges) e Grant (Javon “Wanna” Walton) saranno capaci di portare alla luce messaggi nascosti nelle pagine del fumetto Utopia che predicono una minaccia pandemica per l’umanità. Si renderanno presto conto che non si tratta solo di un complotto, ma di pericoli reali che si stanno insidiando lentamente nel loro mondo; il gruppo si imbarcherà così in un’avventura che li porterà a ritrovarsi faccia a faccia con la famosa protagonista del fumetto, Jessica Hyde (Sasha Lane), che si unirà alla loro missione per salvare il mondo celando lei stessa altri segreti. Nel cast della serie figurano anche John Cusack (per la prima volta protagonista di una serie tv), Rainn Wilson, Farrah Mackenzie, Christopher Denham e Cory Michael Smith.

Utopia affonda le proprie radici nel mondo del fumetto: l’originale inglese è legato a doppio filo con la “nona arte”, ne ruba a piene mani l’estetica piatta ed eccessiva delle tavole, i limiti delle gabbie, i colori sgargianti e l’universo ripetuto – e ripetitivo – di situazioni e leitmotiv; i personaggi che si muovevano sul piccolo schermo avevano una forte eredità con i tipici protagonisti da fumetto supereroistico, anti-eroi nerd che incarnavano alla perfezione sogni e desideri inespressi dei lettori più accaniti, geek muniti perfino di abiti sopra le righe come divise. Ma nell’adattamento americano il fumetto diventa un pretesto per ampliare i confini della narrazione, scavando nelle paure sottili di una nazione.

In questa nuova versione molti degli spunti narrativi presenti nell’originale vengono approfonditi con maggior attenzione; si scava dietro le quinte dei personaggi e nelle loro esistenze, si tirano i fili di dinamiche umane che prima erano solo accennate e che invece adesso diventano fondamentali per comprendere la drammaturgia del progetto. Meno fumetto e più realtà, dall’utopia si trascende quasi subito nella distopia, nella narrazione di un universo (purtroppo) fin troppo reale, popolato da virus killer che rischiano di estinguere l’umanità e società segrete che cospirano nell’ombra per garantire questo status quo di terrore. I nerd protagonisti si ritrovano involontariamente al centro di un brutale complotto dagli echi crime e angosciosi.

La fotografia livida e realistica, lontana dalla bidimensionalità estetica del fumetto, richiama subito alla mente il clima e le atmosfere di grandi cult anni ’70 come I Tre Giorni del Condor; Tutti Gli Uomini del Presidente e La Conversazione; allo stesso tempo non può che evocare, nella mente degli spettatori nati e cresciuti negli anni ’90, l’eterno mito di un serial come X-Files, nel quale la fantascienza flirtava con intrighi internazionali più oscuri e machiavellici, proprio come nel caso di Utopia.

Una serie, questa targata Amazon, che trova un altro punto di forza nel cast eterogeneo nel quale ognuno può riconoscersi, quanto nelle preziose presenze di attori come Rainn Wilson ma soprattutto John Cusack, qui in un ruolo e in una veste decisamente inediti. Se rispetto all’originale la violenza è stata “contenuta”, non mancano comunque picchi pulp d’exploitation improvvisa, dove lo splatter scorre potente e si percepisce di ritrovarsi al centro di un “giocattolo” audiovisivo ben più complesso, lontano dal mondo dei comics e più vicino alla scrittura della suspense tipica del thriller, del crime o della spy story.

Utopia potrebbe non soddisfare al massimo i fan dell’originale o gli appassionati di comics che si moltiplicano, ogni giorno, in tutto il mondo; ma di sicuro non potrà non catturare l’attenzione dei nostalgici di una narrazione basata sulla tensione, ma anche di tutti coloro che sono appassionati di misteri da ricostruire, enigmi da risolvere e complotti globali: perché partendo da una premessa sci-fi, la serie finisce per raccontare una realtà fin troppo vera, sottolineando quanto sia sottile il legame tra finzione e verità.

Guarda il trailer ufficiale di Utopia

Ludovica Ottaviani
Ludovica Ottaviani
Imbrattatrice di sudate carte a tempo perso, irrimediabilmente innamorata della settima arte da sempre | Film del cuore: Lo Chiamavano Jeeg Robot | Il più grande regista: Quentin Tarantino | Attore preferito: Gary Oldman | La citazione più bella: "Le parole più belle al mondo non sono Ti Amo, ma È Benigno." (Il Dormiglione)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

RECENTI

- Advertisment -
Utopia potrebbe non soddisfare al massimo i fan dell’originale o gli appassionati di comics che si moltiplicano, ogni giorno, in tutto il mondo; ma di sicuro non potrà non catturare l’attenzione dei nostalgici di una narrazione basata sulla tensione, ma anche di tutti coloro che sono appassionati di misteri da ricostruire, enigmi da risolvere e complotti globali:Utopia, recensione della serie Amazon creata da Gillian Flynn