Siamo finalmente tornati a passeggiare per le strade di Stars Hollow. Respiriamo l’aria di questa piccola cittadina, ritroviamo Lorelai e Rory che ci danno il bentornato a casa.
Una Mamma Per Amica Di Nuovo Insieme riesce a riaccendere la fiamma dello show, grazie al ritorno di tutto il cast originale e dei creatori delle prime sei stagioni, Amy Sherman-Palladino al fianco del marito e produttore esecutivo Daniel Palladino. Seguiamo la vita delle Gilmore nel corso di un anno, diviso in quattro episodi da 90 minuti. Una puntata per stagione: cominciamo con “Inverno” e finiamo con “Autunno”. Le stagioni tingono Stars Hollow con un gusto visivo distinto, ma in gran parte servono a segnare il passaggio del tempo scandendo i problemi delle protagoniste.
Rory sta inseguendo i suoi sogni giornalistici ma il percorso risulta più difficile del previsto. Lorelai è felice insieme a Luke, ma ancora deve capire cosa vuole dalla vita. Emily, dopo la morte del marito Richard, deve fare i conti con se stessa.
L’episodio di apertura “Inverno” avvolge rapidamente gli spettatori come una coperta calda e si rifiuta di allentare la presa, anche quando la minaccia di soffocamento diventa reale. Lauren Graham, Alexis Bledel e Kelly Bishop riescono tutte a scivolare facilmente dentro il loro ruolo. La sensazione è che queste donne complicate, potenti e indipendenti, e il mondo in cui vivono, hanno continuato ad esistere anche fuori campo negli anni in cui non le abbiamo viste in onda.
La morte di Richard è stata una scelta forzata a seguito della morte dell’attore Edward Hermann nel 2014. Ha un profondo impatto su tutte e tre le Gilmore e rilancia la serie nel miglior modo possibile. Il processo di elaborazione del lutto è onesto e veritiero, non si esaurisce subito e il dolore può venire a ondate nel corso delle settimane e dei mesi. Imparare a vivere nella nuova normalità è una sfida continua ogni giorno. Richard è scomparso ma la sua presenza riempie la scena, fa da catalizzatore sul conflitto tra Lorelai ed Emily, e sulla carriera di Rory. Richard (e per estensione Hermann) sono onorati in maniera commovente.
Amy Sherman-Palladino ha scritto e diretto l’apertura e la chiusura dei capitoli “Inverno” e “Autunno”, gli episodi in cui troviamo un equilibrio migliore. “Inverno” ci fa ripartire dopo anni di assenza, mentre “Autunno” è una bella celebrazione di tanti piccoli momenti che servono più al fan service che alla trama stessa, ma sicuramente sono molto emozionanti. La voce di Daniel Palladino la troviamo negli episodi centrali “Primavera” ed “Estate”, un pochino più deboli nella struttura, pieni di riferimenti alla cultura pop e di stranezze alla Stars Hollow che rubano i riflettori, alla fragile emotività dei protagonisti che forse andava più approfondita.
Il tutto si regge sul rapporto tra Lorelai e Rory, basato sull’amicizia, sui loro strepitosi dialoghi e sulle situazioni eccentriche e divertenti. Le due stelle sono ovviamente supportate da una squadra eccezionale, il cast principale e di supporto dello show. Scott Patterson non ha perso un passo; Luke è strepitoso e più eclettico dopo aver vissuto con Lorelai. Paris Geller (Liza Weil) è esilarante e schietta come sempre, e il trio di ex-fidanzati di Rory (Jared Padalecki/Dean, Milo Ventimiglia/Jess e Matt Czuchry/Logan) ritornano nella vita della ragazza ed ognuno, in un modo o nell’altro, le lascia qualcosa.
Ciononostante, Una Mamma Per Amica Di Nuovo Insieme non è privo di difetti. Oltre al terribile ristagno nella vita di Rory Gilmore, che ne esce profondamente sconfitta rispetto al personaggio creato per sette stagioni, i nuovi episodi hanno dei buchi narrativi notevoli.
La storyline di Rory ne è un esempio: si dimentica di lasciare il nuovo fidanzato, ha un’altra storia con un personaggio ma non sappiamo come si sono ritrovati. Cosa ha fatto scattare di nuovo la scintilla? Non ci è dato saperlo, ma non possiamo immaginarlo. Abbiamo bisogno di risposte che non ci vengono date; mancanoi dialoghi più profondi e le emozioni. È stato invece dato ampio spazio a balletti e canzoni, come nel caso del musical di oltre 10 minuti sulla storia di Stars Hollow, decisamente pesante e inutile ai fini della storia (anche l’entrata in scena della Brigata della Vita e della Morte è risultata un po’ eccessiva).
C’è molta confusione: arrivi e partenze continue, un po’ troppi volti noti a spuntare solo perché i Palladino hanno voluto riportare il maggior numero di persone possibile della squadra originale (tipo Jason Stiles). Le quattro parole finali lasciano un gusto agrodolce: è il cerchio della vita che si ripete, la storia non si è conclusa, è tutto ancora aperto. Chissà… forse Netflix ha in mente nuovi episodi?
Lucia Lorenzini