Emily Mortimer (Match Point, 2005 – Il ritorno di Mary Poppins, 2018) si cimenta dietro la macchina da presa con la miniserie televisiva The Pursuit of Love – Rincorrendo l’amore, prodotta dalla BBC e disponibile in Italia su Sky e in streaming su NOW, per un totale di tre puntate dal 18 settembre. La miniserie si basa sul romanzo “Rincorrendo l’amore” firmato da Nancy Mitford, già portato sugli schermi televisivi nel 1980 e nel 2001 con lo stesso titolo, Love in a Cold Climate.
The Pursuit of Love – Rincorrendo l’amore si snoda tra gli anni Venti e i Quaranta in una temperatura completamente britannica: Linda Radlett (Lily James) e Fanny Logan (Emily Beecham) sono due cugine profondamente legate l’una all’altra, grandi testimoni del tempo che cambia inesorabilmente sotto i loro occhi. La ricerca di mondi possibili aldilà di quello familiare, chiuso e opprimente, le rende quindi testimoni del loro tempo, grazie anche alla opposizione benevola tra due inclinazioni caratteriali così diverse.
The Pursuit of Love – Rincorrendo l’amore cerca di rimanere fedele all’imprinting stilistico tipico dei “drammi in costume” targati BBC – si pensi ad un classico della categoria come Orgoglio e Pregiudizio del 1995 con un Colin Firth dalla maglietta bagnata, per i fan più incalliti. Seppur con un tono nettamente diverso dagli illustri predecessori, la miniserie diretta e anche scritta da Emily Mortimer rimane molto legata ai ritmi e ai colori del romance drama, genere a cui appartiene in tutto e per tutto. Per questo motivo, una peculiarità di questo tipo produce sul risultato finale un duplice effetto.
Una storia da raccontare e da sentirsi raccontare
Da una parte si riesce a mettere in risalto la potenza delle due protagoniste – Lily James (vista sempre quest’anno anche in un’altra acclamata miniserie, Pam & Tommy) ed Emily Beecham (nota soprattutto per Into the Badlands) offrono infatti due performance molto interessanti e attinenti al respiro della narrazione – due giovani donne in opposizione alla potestà che quel periodo storico impone loro e che cercano con tutte le proprie di forze di liberarsene, accogliendo gioie ed imprevisti dell’esistenza in modo del tutto vitalistico. Dall’altra, però, lo stile visivo rimane sempre leggermente piatto, legato a una fotografia ammiccante e troppo legata ad un’estetica contemporanea (forse si è cercato di far leva su un target di pubblico più giovane?).
Sta di fatto che The Pursuit of Love – Rincorrendo l’amore rimane pur sempre una bella storia da raccontare e da sentirsi raccontare – non a caso il romanzo da cui la serie è tratta, edito per la prima volta nel 1945, ha ricevuto così tante attenzioni da parte del mezzo televisivo. E da questo deciso e ben equilibrato esempio di narrazione, lo spettatore si sente di dover e poter prendere spunto da quei momenti di tenero scambio e condivisione che spesso Linda e Fanny si scambiano per sperare di affacciarsi poi su un mondo migliore.