The Handmaid’s Tale ci regala una nuova eroina. La serie drammatica targata Hulu è tratta dal romanzo di Margaret Atwood “Il racconto dell’Ancella“. Offred è un’ancella che cerca di sopravvivere al regime maschilista di Gilead, una società totalitaria governata da un contorto fondamentalismo religioso che tratta le donne come meri oggetti e come proprietà dello Stato.
Una delle poche donne fertili rimaste, Offred, lavora presso la residenza del Comandante, costretta alla schiavitù sessuale nel disperato tentativo di ripopolare un mondo devastato da catastrofi naturali e dal crollo del tasso di natalità. In una società in cui anche una parola sbagliata potrebbe costarle la vita, in cui chiunque potrebbe essere una spia per Gilead, Offred affronta i Comandanti e le loro crudeli mogli con un solo obiettivo: sopravvivere e trovare la figlia che le è stata strappata via.
The Handmaid’s Tale è difficile, cruda, violenta. La serie ci racconta attraverso gli occhi di Offred come la democrazia si sia trasformata rapidamente in totalitarismo
The Handmaid’s Tale è difficile, cruda, violenta. La serie ci racconta attraverso gli occhi di Offred come la democrazia si sia trasformata rapidamente in totalitarismo. Le scene di violenza sessuale sono davvero esplicite: le poche donne rimaste fertili vengono stuprate in silenzio dagli uomini potenti, mentre la testa delle ancelle sbatte delicatamente sul grembo della moglie del comandante, in una sorta di rito che dovrebbe permettere la fecondazione.
La violenza è in ogni aspetto della città. È difficile guardare queste donne che passeggiano tra corpi penzolanti dalle pareti, lasciati lì a ricordare che a Galead non c’è spazio per il peccato, e che chi sbaglia ad essere gay, cattolico o a lavorare in una clinica per aborti non avrà scampo. Alle donne vengono strappati gli occhi solo per aver detto la parola sbagliata, tra le punizioni si arriva all’infibulazione e addirittura alla lapidazione.
The Handmaid’s Tale: trailer ufficiale della serie con Elizabeth Moss
Interamente girata tra flashback e presente, per mettere un ulteriore accento sulla drammaticità, lo stile di ripresa ha continuamente una luce scura, una scelta stilistica molto convincente che viene contrapposta alla luce nel momento in cui Offred (il nome “Offred” deriva da “of- Fred” cioè “di Fred”, in appartenenza al suo nuovo padrone) ricorda il suo passato.
Elisabeth Moss interpreta l’ancella che in gioventù si chiamava June e lavorava nell’editoria. Il personaggio della Moss viveva una piacevole vita borghese, ma piano piano vediamo nei flashback come le prime scosse di cambiamento della società cominciano a innescare un effetto farfalla senza precedenti fino alla totale devastazione della società. L’attrice è straordinaria: la sua interpretazione claustrofobica, sempre ansimante, sempre sull’orlo della crisi di nervi, che soffoca continuamente le emozioni per cercare di rimanere in vita, regala ad ogni episodio una tensione costante.
Ogni dettaglio di The Handmaid’s Tale è al posto giusto. A partire dai colori dei costumi: rossi quelli distintivi delle ancelle, con delle cappe imponenti per proteggere i volti, in contrapposizione con le mogli sterili dell’alta borghesia, sempre coperte da abiti austeri tendenti al blu; fino al nero degli “Occhi”, i soldati del regime che pattugliano ogni angolo delle strade.
The Handmaid’s Tale è una scommessa vinta su tutta la linea e si conferma una delle migliori sorprese televisive del 2017
Oltre alla Moss, che sarà sicuramente una diretta concorrente per l’Emmy che le sfugge dai tempi di Mad Men, anche gli attori di supporto sono straordinari. Samira Wiley è Moira, la migliore amica di June che ha il “problema” di essere non solo donna, ma anche lesbica. La grande Ann Dowd veste i panni della minacciosa zia Lydia, che educa le donne nei modi che vuole Gilead. Il suo comando si abbandona alla violenza come catarsi; è una donna che abusa delle donne e fa un punto spaventosamente acuto circa la capacità degli esseri umani ad andare contro se stessi.
Joseph Fiennes è il Comandante Waterford, Yvonne Strahovski la signora Waterford, Max Minghella interpreta Nick, membro del gruppo degli Occhi. Tutti gli attori sono perfettamente calati nel ruolo e ognuno di loro mostra una diversa sfaccettatura del personaggio di Offred.
The Handmaid’s Tale è una scommessa vinta su tutta la linea e si conferma una delle migliori sorprese televisive del 2017. Vale però la pena di chiedersi come questo show possa ora dare continuità alla storia, dato che la prima stagione ha sviscerato tutte le pagine di Margaret Atwood. Nessuno sa dunque dovrà andrà la narrazione, ma diamo fiducia al team creativo dietro questo progetto, tra cui figura come produttore la stessa Atwood.