martedì, Marzo 28, 2023
HomeSerie TvRecensioni Serie TvShrinking, recensione della serie comedy Apple con Jason Segel e Harrison Ford

Shrinking, recensione della serie comedy Apple con Jason Segel e Harrison Ford

La recensione di Shrinking, serie comedy dai produttori di Ted Lasso con Jason Segel e Harrison Ford. Disponibile su Apple TV+ dal 27 gennaio.

Shrinking è la nuova serie comedy dei produttori di quella piccola gemma di Ted Lasso, disponibile su Apple TV+ a partire dal 27 gennaio (dopo la release dei primi due episodi, i restanti seguiranno un’uscita settimanale, ogni venerdì). Ideata da Brett Goldstein e Bill Lawrence – quest’ultimo creatore, oltre che di Ted Lasso, anche di Scrubs – insieme al protagonista Jason Segel (il Marshall di How I Met Your Mother), la serie prende in esame, dopo il mondo dei medici, quello degli psicanalisti.

Jimmy (Segel) è un analista che ha recentemente subito il trauma della perdita della moglie Tia (Lilan Bowden), morta in un incidente stradale. Il lutto lo ha portato a prendere una lunga pausa dalle sue responsabilità, tra alcol e droga, trascurando anche la figlia adolescente Alice (Lukita Maxwell), lasciata alle cure della premurosa, e un po’ invadente, vicina Liz (Christa Miller). Con la volontà di riprendere in mano la situazione, l’uomo deciderà di affrontare la vita con una nuova attitudine, anche nel modo di rapportarsi con i suoi pazienti. Un metodo poco ortodosso, che oltrepassa la consueta distanza di sicurezza tra medico e paziente, non visto di buon occhio dal suo scorbutico collega, e mentore, Paul (Harrison Ford).

Ci sono tanti elementi piacevoli e brillanti in Shrinking, ma niente di particolarmente riuscito. Prendiamo in esame il succitato Ted Lasso, usandolo come metro di paragone; una serie comedy che mette in scena un cortocircuito culturale: un coach di football americano del Kansas si ritrova ad allenare una squadra di calcio britannica. Una commedia che stempera messaggi al limite dello sdolcinato – come la natura benevola alla base di ogni persona, o il potere del credere in se stessi – grazie ad un umorismo pungente e, a volte, un po’ cinico.

Quel pizzico di cinico umorismo in più…

Shrinking, nei suoi momenti peggiori, riesce ad essere ancora più melenso di Ted Lasso, senza l’aiuto di quella cinica ironia a mitigarne la sdolcinatezza. La nuova produzione targata Bill Lawrence & Co. sa, indubbiamente, regalare qualche battuta esilarante e alcune ottime performance, ma a causa di questo suo lasciarsi troppo spesso andare ad un sentimentalismo di grana grossa, manca di impatto.

Da elencare tra gli aspetti più positivi della serie, c’è sicuramente l’eccellente interpretazione di Harrison Ford  (che a giugno rivedremo nei panni di Indiana Jones), nel ruolo del vecchio brontolone sarcastico, affetto da morbo di Parkinson, che deve riallacciare i rapporti con la figlia Meg (Lily Rabe), mentre fa da babysitter agli altri immaturi colleghi.

Il personaggio di Ford avrebbe potuto benissimo essere il protagonista dello show: molte delle scene migliori sono le sue. Ottimi i duetti tra lui e Segel, spesso interrotti – purtroppo – da momenti eccessivamente sentimentali, con sottofondo di musica smielata. Mettendo al centro il cinismo del personaggio di Paul, la serie ne avrebbe sicuramente guadagnato, attenuando in modo consistente i suoi problemi.

Era difficile reggere il confronto con precedenti eccellenti come Scrubs e Ted Lasso, ma Shrinking, nonostante i suoi evidenti limiti, rimane comunque una produzione comedy godibile. Una serie valorizzata dall’ottimo cast, di cui Ford è il mattatore, e da alcuni momenti innegabilmente divertenti e brillanti.

Guarda il trailer ufficiale di Shrinking 

GIUDIZIO COMPLESSIVO

Dopo il mondo dei “medici ai primi ferri” di Scrubs e il cortocircuito culturale di Ted Lasso, Bill Lawrence prende in esame, da una prospettiva particolare, il mondo degli psicanalisti e del rapporto con i loro pazienti. Shrinking è una serie comedy con alcuni momenti innegabilmente divertenti e brillanti, ma che cede troppo spesso ad un sentimentalismo di grana grossa. Una produzione comunque godibile e con un ottimo cast, in cui spicca un eccellente Harrison Ford. Un pizzico di cinico umorismo in più avrebbe sicuramente giovato.
Marco Scaletti
Marco Scaletti
Prima sono arrivati i fumetti e i videogiochi, dopo l'innamoramento totale per il cinema e le serie tv. Consumatore onnivoro dei generi più disparati, dai cinecomics alle disturbanti opere del sommo Cronenberg | Film del cuore: Alien | Il più grande regista: il succitato Cronenberg o Michael Mann | Attore preferito: Joaquin Phoenix | La citazione più bella: "I gufi non sono quello che sembrano" (I segreti di Twin Peaks)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

RECENTI

- Advertisment -
Dopo il mondo dei “medici ai primi ferri” di Scrubs e il cortocircuito culturale di Ted Lasso, Bill Lawrence prende in esame, da una prospettiva particolare, il mondo degli psicanalisti e del rapporto con i loro pazienti. Shrinking è una serie comedy con alcuni momenti innegabilmente divertenti e brillanti, ma che cede troppo spesso ad un sentimentalismo di grana grossa. Una produzione comunque godibile e con un ottimo cast, in cui spicca un eccellente Harrison Ford. Un pizzico di cinico umorismo in più avrebbe sicuramente giovato.Shrinking, recensione della serie comedy Apple con Jason Segel e Harrison Ford