lunedì, Giugno 5, 2023
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Sense8 recensione della seconda stagione della serie Netflix

La seconda stagione di Sense8 è la conferma che la coppia nota un tempo come fratelli Wachowski ed ora sorelle Wachowski sono riuscite, dopo Matrix, a creare un prodotto molto interessante e quasi imprescindibile per lo spettatore. La prima stagione ha infatti folgorato tutti coloro che l’hanno vista, ritagliandosi un posticino nell’olimpo delle serie tv di fantascienza.

Esiste ancora la solitudine? Almeno nel mondo occidentale, la solitudine sembra essere stata quasi completamente debellata. Se ci fermiamo a riflettere, ormai siamo talmente immersi nella rete di internet e nelle condivisioni dei social, che raramente siamo completamente lasciati soli a noi stessi. Quindi di fatto, a meno che una persona non decida di sua volontà di essere solo, nessuno può soffrire più di solitudine assoluta, poiché ci basta uno smartphone o un qualsiasi device elettronico per connetterci con chiunque al mondo.

La prima stagione di Sense8 ci ha illustrato molto bene le caratteristiche di ognuno degli otto protagonisti. Il Christmas Special ci ha anticipato alcune delle dinamiche che si sono susseguite in questa seconda stagione

Da qui la sfida di Sense8. In un mondo così connesso, in cui tutti possono venire a contatto e discutere con quasi chiunque nel pianeta, come possiamo ancora vivere in un mondo diviso e spaventato dalla diversità? La prima stagione di Sense8 ci ha illustrato molto bene le caratteristiche di ognuno degli otto protagonisti. Il Christmas Special ci ha anticipato alcune delle dinamiche che si sono susseguite in questa seconda stagione.

Sense8

Sense8: il nuovo trailer ufficiale della seconda stagione

Il gruppo dei sensate è decisamente molto più consapevole delle proprie abilità, già come potevamo travedere negli ultimi episodi della prima stagione e nello speciale natalizio. L’azione è sempre stata di alto livello, ma in questa seconda stagione tutto si innalza. Anche le storie marcatamente meno action, come quella dell’attore omossessuale Lito Rodriguez, interpretato da Miguel Àngel Silvestre, sono caratterizzate da mastodontiche scene che sanno emozionare quanto un inseguimento o un combattimento a mani nude.

Il lavoro delle sorelle Wachowski e di J. Michael Straczynski si focalizza anche su quelle storie che ci sono sembrate secondarie, rendendole più interessanti; un esempio è quella del personaggio di Nairobi Capheus (ora interpretato da Toby Onwumere che sostituisce Aml Ameen). Maggior risalto ottengono tutti i comprimari della serie, ovvero tutti i personaggi fuori dalla cerchia dei sensate.

Il gruppo dei sensate è decisamente molto più consapevole delle proprie abilità, già come potevamo travedere negli ultimi episodi della prima stagione e nello speciale natalizio

Menzione speciale va a Freema Agyeman che dà il volto al personaggio di Amanita, ma soprattutto all’ottima prova dell’attore messicano Alfonso Herrera che interpreta Hernando; quest’ultimo insieme a Miguel Àngel Silvestre hanno creato, sullo schermo, la coppia che il pubblico di certo adorerà di più. Infine, una nota tutta italiana: grandissima rivelazione per Valeria Bilello che interpreta una sensualissima e spietata sensate napoletana.

La seconda stagione di Sense8 ha di certo una marcia in più rispetto alla prima. Il ritmo è decisamente più intenso, tutto è più grande ed anche a livello filosofico tutto è improntato sull’azione (il finale di stagione ne è la palese dichiarazione!).

Per concludere, le sorelle Wachowski ci fanno riflettere sul conflitto tra homo sapiens e homo sensorium; il primo è un residuo del passato, ancorato a ragioni arcaiche e privo di apertura mentale, mentre il secondo è il nuovo prototipo di essere umano, in grado di comunicare facilmente con il mondo e di collaborare con il diverso, accrescendo le proprie abilità.

Sense8

Redazione
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