Peacemaker è la nuova serie tv, spin-off di The Suicide Squad – Missione suicida, incentrata sull’omonimo personaggio dei fumetti DC Comics, sullo schermo interpretato dal wrestler John Cena. Composta da otto episodi, tutti scritti dallo showrunner James Gunn (anche regista di maggior parte delle puntante), la prima stagione dello show è disponibile sulla piattaforma TIMvision dal 21 dicembre.
Creato dallo scrittore Joe Gill e dal disegnatore Pat Boyette, originariamente per la casa editrice Charlton Comics, il Peacemaker delle origini è un supereroe impegnato, principalmente, nella lotta contro dittatori e signori della guerra. Una versione che, successivamente, è stata trasformata in uno spietato vigilante, pronto ad usare la forza letale per raggiungere il suo obiettivo: la pace. Un personaggio che è stato la base su cui Alan Moore e Dave Gibbons hanno modellato il loro Comico, tra il cast di pittoreschi protagonisti del capolavoro del fumetto “Watchmen”, portato in seguito al cinema da Zack Snyder (nel film è Jeffrey Dean Morgan a vestire i panni del violento eroe).
Sono passati cinque mesi dalla disastrosa missione della Task Force X a Corto Maltese – non preoccupatevi, all’inizio del primo episodio troverete ad accogliervi un breve riassunto del film –, quando Christopher Smith/Peacemaker (John Cena), appena dimesso dall’ospedale, viene immediatamente arruolato con la forza per un altro pericoloso incarico. Questa volta l’antieroe dovrà vedersela con il misterioso Progetto Farfalla, affiancato dai reietti dell’A.R.G.U.S. – ribellatisi ad Amanda Waller (Viola Davis) durante gli eventi di The Suicide Squad – Emilia Harcourt (Jennifer Holland) e John Economos (Steve Agee), dalla novellina Leota Adebayo (Danielle Brooks) e dal mercenario Clemson Murn (Chukwudi Iwuji), messo a capo dell’operazione. Nel frattempo, dovrà fare i conti anche con il padre suprematista bianco Auggie (Robert Patrick, che ha ormai completato la trasformazione in vecchio incattivito alla Clint Eastwood) e con l’idiotico combattente del crimine Vigilante (Freddie Stroma).
Un must per i fan del lavoro di James Gunn
John Cena, con la faccia e il fisico da G.I. Joe vivente che si ritrova, negli anni ’80 sarebbe stato un perfetto action hero; un fiero portabandiera dei valori reaganiani, pronto a prendere il suo posto accanto al Sylvester Stallone di Rambo 2 – La vendetta e all’Arnold Schwarzenegger di Commando. Una figura, quella del testosteronico eroe d’azione, che James Gunn mette alla berlina proprio con il suo Peacemaker; un uomo di altri tempi, inconsapevolmente un po’ omofobo e razzista (“Dove sono finiti i bei vecchi tempi, quando potevi prendere per il culo qualcuno senza che lui facesse la vittima?”), pronto a risolvere ogni situazione a suon di pugni e a colpi di pistola.
Una parodia portata avanti non solo attraverso battute esilaranti, pregne di riferimenti alla cultura pop (da Mothra e Voltron allo strano vizio del comico Louis C.K.), ma anche sfruttando la comicità scaturita da scene d’azione sopra le righe e da alcuni momenti slapstick (Peacemaker che, nell’intento di scappare alla polizia, salta da un balcone all’altro, atterrando ogni volta non proprio elegantemente). Questa dissacrazione dell’action hero si va ad aggiungere a quella della figura del supereroe (c’è anche una battuta ricorrente sulle bizzarre preferenze sessuali di Aquaman), discorso che Gunn porta avanti sin da Super – Attento crimine!!! (per il regista gli eroi in calzamaglia sono dei bambinoni sociopatici con gravi problemi irrisolti, soprattutto nella sfera affettiva e familiare).
Un divertito, e divertente, tono anarchico e nichilista che però l’autore non ha il coraggio di portare avanti fino in fondo, trasformando, piano piano, la serie nell’ennesima reiterazione dei suoi Guardiani della Galassia (già The Suicide Squad – Missione suicida ne era, essenzialmente, la versione vietata ai minori). Si scoprirà che Peacemaker in fondo è un bravo ragazzo dal cuore d’oro; instaurando un profondo rapporto di amicizia con il gruppo di disadattati che lo segue (gli “11th Street Kids”, come la canzone degli Hanoi Rocks), diventerà l’improbabile eroe che salverà il mondo.
Un arco di redenzione tutto sommato piacevole, che non compromette la resa generale della serie, vista la capacità di James Gunn di far affezionare ai suoi personaggi. Peacemaker si conferma un must per i fan del lavoro dell’autore e dei supereroi più dissacranti (qualcuno ha detto Deadpool?), nonostante la sensazione di “già visto” inizi a farsi sentire. Ciliegina sulla torta, un John Cena perfetto per il ruolo, che non ha paura di mettersi in imbarazzo scatenandosi a ritmo di danza.