giovedì, Ottobre 3, 2024
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Odio il Natale S2, recensione della serie natalizia di Netflix con Pilar Fogliati

La recensione della seconda stagione di Odio il Natale, la serie natalizia con protagonista Pilar Fogliati. Disponibile su Netflix dal 7 dicembre.

Dicembre è il periodo dell’anno in cui la televisione veste di commedia il romanticismo per accompagnarci lungo tutte le settimane che ci portano fino alla fine dell’anno. È il caso di Odio il Natale 2, che dal 7 dicembre su Netflix ci riporta a Chioggia in compagnia della sua protagonista, Gianna (Pilar Fogliati).

Infermiera trentenne, realizzata nel suo lavoro e meno nella vita privata, cerca un fidanzato da portare alla cena della Vigilia di Natale per quietare le puntuali domande della famiglia sulla sua situazione sentimentale; questo l’incipit della serie, adattamento della norvegese Natale con uno sconosciuto (disponibile sempre su Netflix).

Odio il Natale è arrivata nel dicembre dello scorso anno e ha da subito fatto incetta di spettatori. Complice il periodo natalizio tanto quanto il cast, la cui scelta è andata a pescare tra alcuni degli attori maggiormente in voga nel panorama seriale italiano: se lo scorso anno a spalleggiare Fogliati c’era Nicolas Maupas (Davide), in questa seconda stagione troveremo Pierpaolo Spollon (Filippo). 

Il microcosmo di Gianna

È ormai trascorso un anno da quando l’ultima puntata si è conclusa senza svelare chi abbia raggiunto Gianna sulla porta di casa dei genitori la sera della Vigilia di Natale, lasciando posto a illazioni e ipotesi più disparate; in questa seconda stagione la troviamo alle prese con una stabilità romantica che inizia a vacillare.

Anche questa volta la cena della Vigilia rappresenta l’obiettivo da raggiungere, ma con propositi differenti: sarà infatti l’occasione per la protagonista di riparare a diversi errori e trovare soluzioni ai problemi delle persone che più ama. Il microcosmo di Gianna è fatto dai genitori Marta e Pietro (Sabrina Paravicini e Massimo Rigo), la sorella Margherita (Fiorenza Pieri) con la sua crisi matrimoniale, la migliore amica Titti (Beatrice Arnera) e il collega medico Umberto (Glen Blackhall).

La focalizzazione delle storyline dei vari personaggi non è particolarmente degna di nota se non per quella che riguarda Titti: bravissima Arnera a caratterizzare il personaggio già ampiamente visto della bellissima donna in carriera che non si lascia mai trascinare dalle emozioni e dalle relazioni sentimentali, preferendo invece incontri occasionali e un atteggiamento distaccato e freddo. Se già nella prima stagione l’avevamo vista scegliere di spettinarsi per un uomo, qui la vediamo riprendere lo scettro in mano con Alessandro (Matteo Martari), svelando però una vecchia parte di sé.

A gravitare attorno alla vita di Gianna, in questo secondo capitolo, troviamo anche Fortunato Cerlino nei panni di Elio e Jenny De Nucci in quelli di Stella. Ognuno di questi personaggi contribuisce ad arricchire la vita della protagonista, regalandole prospettive nuove e inserendosi con successo nelle dinamiche sociali che la coinvolgono direttamente.

Influenzata fortemente dal suo lavoro e dall’approccio umano che ha in ospedale, Gianna si destreggia nelle sue amicizie e nei rapporti con gli altri senza lasciare mai indietro nessuno e trovando un posto per tutti nella propria vita. È così che accoglie i nuovi vicini di casa, Filippo e Monica, finendo per includerli nella sua organizzazione natalizia.

Gianna… una nostra amica

Capace di intrattenere nei suoi 30 minuti a episodio, Odio il Natale 2 è leggero, veloce, intuibile nelle sue evoluzioni ma godibilissimo. Molto merito lo si deve a Pilar Fogliati (reduce dal successo del suo Romantiche), che riesce perfettamente a raccontare una Gianna empatica, divertente e a volte goffa di cui conosciamo le confidenze nei momenti riservati agli spettatori, cioè quando siede sulla sua poltrona e si rivolge a noi abbattendo la quarta parete.

Scopriamo così una persona che potrebbe essere una nostra amica, la stessa con la quale condividiamo risate, gaffes, speranze, sofferenze, crisi esistenziali e giornate no al lavoro. La brevità degli episodi premia il fatto che gli sviluppi raccontati di certo non sconvolgono. Tuttavia, il ritmo calzante dell’intera stagione non annoia, anzi! Fa svagare sull’onda della dolcezza. 

GIUDIZIO COMPLESSIVO

Capace di intrattenere nei suoi 30 minuti a episodio, Odio il Natale 2 è leggero, veloce, intuibile nelle sue evoluzioni ma godibilissimo. Molto merito lo si deve a Pilar Fogliati (reduce dal successo del suo Romantiche), che riesce perfettamente a raccontare una Gianna empatica, divertente e a volte goffa di cui conosciamo le confidenze nei momenti riservati agli spettatori, cioè quando siede sulla sua poltrona e si rivolge a noi abbattendo la quarta parete.
Doranna Discianni
Doranna Discianni
Vivo immersa nel grande schermo perché sono affascinata dalla bellezza. Potteriana e Tarantiniana | Film del cuore: Nuovo Cinema Paradiso | Il più grande regista: Vittorio De Sica. | Attore preferito: Julia Roberts | La citazione più bella: "Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità." (Harry Potter e la camera dei segreti)

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