È in arrivo l’8 giugno, sulla piattaforma Disney+, la prima delle sei puntate di Ms. Marvel; nuova serie MCU che seguirà, come sempre, un’uscita settimanale. Personaggio principale dello show è Kamala Khan, incarnazione della supereroina che ha esordito nei fumetti, come protagonista, nel 2014.
Creata dagli editor Sana Amanat e Stephen Wacker, dalla scrittrice G. Willow Wilson e dai disegnatori Adrian Alphona e Jamie McKelvie, questa nuova Ms. Marvel è nata nel contesto dell’operazione di rilancio All-New Marvel NOW!, volta a svecchiare alcuni personaggi dei fumetti rendendoli più al passo coi tempi. Un piano che ha puntato molto sulla diversità, cercando di ovviare al problema della scarsa rappresentanza delle minoranze tra le fila degli eroi Marvel.
La diversità, infatti, è una delle caratteristiche più interessanti di Kamala: adolescente mussulmana di Jersey City, super fan degli Avengers, che si ritroverà inaspettatamente dotata di superpoteri. L’introduzione al personaggio e al suo inedito contesto etnico-sociale è proprio uno dei focus principali delle prime due puntate del serial, che abbiamo avuto occasione di vedere in anteprima. I due episodi, scritti rispettivamente dalla creatrice della serie Bisha K. Ali (Loki) e da Kate Gritmon, si avvalgono della regia del duo Adil & Bilall (Bad Boys for Life) e di Meera Menon (For All Mankind).
Come sopra anticipato, Kamala (Iman Vellani) è una sedicenne con la testa tra le nuvole, affascinata dal mondo dei supereroi, soprattutto da Captain Marvel, per la quale nutre una vera e propria venerazione. Proprio per sfoggiare un nuovo cosplay ispirato alla sua eroina del cuore, la ragazza un giorno decide, andando contro il divieto dei suoi iperprotettivi genitori (Zenobia Shroff e Mohan Kapur), di sgattaiolare alla AvengersCon con l’amico Bruno (Matt Lintz). Kamala, alla convention in costume, inizia a manifestare strani poteri, risvegliati da un antico e misterioso bracciale.
Le note di “Blinding Lights” di The Weeknd ci accompagnano immediatamente nelle fantasie di Kamala; pensieri che si manifesteranno durante show attraverso sequenze animate, dove i disegnini scarabocchiati in classe dalla ragazza prenderanno vita. Un’adolescente parte di una comunità particolare, poco rappresentata sullo schermo, come quella pachistana della periferia americana. Un contesto che conferisce a Ms. Marvel una sua unicità, tra venerdì alla moschea e festività pittoresche.
Un’adolescente che però è anche simile a tante altre, con i suoi problemi legati alla scuola e ai contrasti con i genitori, in un’eterna lotta per l’affermazione di se stessa contro le aspettative degli altri (in questo, e in altri aspetti, la serie è molto simile a Red, il recente film d’animazione targato Pixar). Kamala è un personaggio con cui è facile empatizzare; una ragazza nerd della porta accanto con lo sguardo puntato sui palazzi della grande città al di là del fiume, mentre sogna di partecipare alle avventure dei suoi beniamini.
Oltre all’introduzione dei personaggi e del mondo privato di Ms. Marvel, i due episodi spendono buona parte del tempo nel raccontare la scoperta delle nuove abilità ottenute dalla protagonista (qui diverse da quelle della sua controparte cartacea, di natura mutaforma, e più simili ai costrutti di energia di Lanterna Verde). Un classico delle pellicole e delle serie supereroistiche, ormai visto e rivisto, che, insieme al lungo approfondimento dedicato ai problemi quotidiani, contribuisce ad un diffuso senso di lentezza narrativa. Finite le prime due puntante, la sensazione è che la storia debba ancora davvero partire.
L’inizio di Ms. Marvel se la prende comoda. La prolissità di questa parte introduttiva è alleggerita da un’eroina interessante e con cui è facile empatizzare, grazie anche alla simpatia di Iman Vellani. Nelle prossime puntante, probabilmente, la storia entrerà più nel vivo, valorizzando ancora di più questo nuovo personaggio, pronto a conquistare il cuore del pubblico, soprattutto di quello più giovane.