Su Amazon Prime tornano a risuonare le note del fantasy grazie a La Ruota del Tempo (The Wheel of Time), serie televisiva ideata da Rafe Judkins che trae spunto dall’omonima saga romanzesca firmata da Brandon Sanderson e Robert Jordan. Membro trainante del cast, la pluripremiata Rosamund Pike nei panni della protagonista Moiraine Damordred.
Mondo incantato sorretto da magiche regole; nell’universo de La Ruota del Tempo una cosa è certa: i poteri magici sono appannaggio solo di alcune donne fra cui la potente Moiraine Damordred (Rosamund Pike), appartenente alla famigerata casata delle Aes Sedai. Sua la decisione di trarre a sé alcuni giovani per partire alla ricerca del Drago Rinato, un essere detentore di un potere enorme.
La scelta di portare sul piccolo schermo e in modalità seriale una serie di romanzi targata anni ’90 (la prima edizione in lingua inglese risale al 15 gennaio 1990), pur tuttavia assai longeva (l’ultimo capitolo arriva nel 2013), è facile da spiegare. Cavalcando l’onda di successi mondiali quali Tenebre e ossa (2021), Outlander (2014) o, tra tutti, Game of Thrones (2011), il filone fantasy si presta benissimo a una serializzazione grazie ai suoi tempi narrativi estesi e alla peculiarità di “mondo nel mondo”. Famiglie, casate, gruppi di appartenenza, ere, ricerche di oggetti o personaggi magici, la ricetta è ormai consolidata e pronta a colpire nel segno.
Ora, la questione si svolge tutta in queste poche battute: come può La Ruota del Tempo, in un surplus di immagini ed effetti speciali di genere cui oramai lo spettatore medio si è fatto uso, lasciare un segno indelebile del suo passaggio? Se anche il concept di partenza della saga narrativa è figlia di J.R.R. Tolkien – purtroppo o per fortuna tutti abbiamo fatto un giro a Gran Burrone –, anche l’apparato visivo non è da meno. Gli echi al ciclo cinematografico diretto da Peter Jackson sono molti e non mancano neanche delle strizzatine d’occhio a serie molto apprezzate come Merlin (2008-2012).
Quel che sembra venir meno in La Ruota del Tempo è quella sospensione dell’incredulità che invece fa proprio la differenza in un genere a base di poteri sovrannaturali ed ere magiche (le scene in taverna sembrano popolate da avventori con movenze e dialoghi odierni, quasi non ci si volesse, in maniera paradossale, distaccare troppo dalla realtà).
Molto probabilmente la serie riuscirà a far breccia su un target prevalentemente teen, con le sue eroine ed eroi molto giovani, così simili e così “replicanti” quel modo di essere adolescenti tipico della serialità americana. La Ruota del Tempo, prodotta da Amazon Studios in collaborazione con Sony Pictures Television, sarà disponibile su Prime Video a partire dal prossimo 19 novembre.