X – A Sex Horror Story, al cinema dal 14 luglio per Midnight Factory, etichetta di Koch Media, è il nuovo film di Ti West, regista con alle spalle The Innkeepers e The Sacrament. La storia è ambientata a Houston, Texas, alla fine degli anni ‘70, dove si respira un irrisolto dibattito culturale sull’inibizione, che divide “chi fa sesso” e “i bravi cristiani”.
La storia, in breve, riguarda un gruppo di ragazzi che prova a girare un film per adulti, mentre viene ospitato da una coppia di anziani. Ma, quando i due scoprono le loro intenzioni, la vicenda finisce nel sangue. Un epilogo tutt’altro che inaspettato, come si intuisce dal ritrovamento di alcuni animali morti, sul ciglio della strada, all’inizio del film. Infatti, è opera di un coccodrillo che vive indisturbato in un lago lì vicino e trasmette la stessa sensazione di morte che emana la casa occupata dai ragazzi. Ed è la colonna sonora a soggiogare le percezioni dello spettatore fin dal primo momento.
In questo nuovo horror movie, Ti West si ispira all’Hitchcock di Psycho, dalla scena in cui l’assassina spia la protagonista (interpretata da Mia Goth) dalla finestra, fino a una macchina sprofondata solo a metà nel lago. Inoltre, vi è un netto parallelismo con i temi chiave della storia hitchcockiana, di cui desiderio ed eccitazione, impersonificati, stavolta, dalla donna anziana mentre spia i ragazzi durante le riprese. Ed è dalla repressione e dal rifiuto del marito, troppo anziano per accontentarla, che nasce il suo istinto omicida.
Non poteva essere un film senza essere anche un horror, poiché il terrore è il tema fondamentale a guidare il messaggio della storia. La punizione che i due anziani cercano di infliggere ai ragazzi rappresenta appieno la stigmatizzazione dell’epoca, che vede il sesso come il demonio e si scontra con le ideologie dei ragazzi che, invece, credono di poter vivere secondo un certo libertinaggio. E sono due gli elementi che rappresentano le fazioni avverse e si scontrano per tutto l’arco del film. Un discorso sul pensiero cattolico riguardo al sesso che si ripete nella televisione dei due anziani e reputa un pervertito chiunque faccia sesso in modo esplicito. E una frase che la Goth ribadisce in varie scene del film: “Non accetterò una vita che non merito”.
Le inquadrature scelte da Ti West per questo film sono principalmente i campi lunghissimi, per aumentare la sensazione di terrore, acuite dalla desolazione dei luoghi. Vi si alternano, inoltre, spezzoni di una Super 8 utilizzata per girare le riprese del film per adulti dei ragazzi, riportando chiunque veda il film alla vecchia modalità di fare cinema di quegli anni. Non mancano poi scene con effetto plongée per gli incontri ravvicinati con il coccodrillo, al fine di aumentare la sensazione di impotenza e l’impossibilità di agire.
Sorprende che la protagonista della storia, Mia Goth (Suspiria, High Life), sia anche l’antagonista. Infatti, l’attrice interpreta entrambi i ruoli per evitare di appesantire la scelta di rappresentare il “cattivo della storia” con la figura di una donna anziana che vive il peso della bellezza sfiorita. E la prospettiva femminile del film fornisce una visione del tutto originale, che raramente viene presentata sul grande schermo, specialmente in relazione ad un periodo maschilista e patriarcale.
Completano il cast Jenna Ortega (Lorraine), Brittany Snow (Bobby- Lynne), Scott “Kid Cudi” Mescudy (Jackson Hole), Martin Henderson (Wayne Gilroy), Owen Campbell (RJ Nichols), Stephen Ure (Howard) e James Gaylyn (sheriff Dentler). La fotografia è di Eliot Rockett. Il montaggio è dello stesso Ti West, in coppia con David Kashevaroff. Per chi è interessato ad un seguito della storia, X – A Sex Horror Story ha un prequel, Pearl, che è già stato scritto e girato dal regista. Ma, molto probabilmente, non sarà possibile vederlo nelle sale prima della fine dell’anno.