Nel centenario della fine del primo conflitto mondiale esce They Shall Not Grow Old di Peter Jackson, presentato in anteprima italiana alla 13esima edizione della Festa del Cinema di Roma e in uscita nelle nostre sale – come evento speciale – il 2, 3 e 4 marzo 2020. Il documentario è stato costruito unendo il prezioso materiale d’archivio dei Musei Imperiali della Guerra britannici con le registrazioni dei reduci appartenenti al patrimonio della BBC.
In They Shall Not Grow Old la grande operazione memoriale si unisce con il senso cinematografico andando a creare un’opera originale nel suo genere. Infatti, se la prima parte si focalizza su materiali presentati nella loro forma originaria, in bianco e nero nel tipico formato 4:3, accompagnati dal voice over delle testimonianze, la seconda parte apre le porte all’innovazione.
In questo caso i filmati sono resi a colori e sonorizzati con rumori di ambiente e frasi che si combinano verosimilmente alla situazione mostrata dal documento. Gli effetti speciali rendono l’esperienza spettatoriale ancora più inglobante perché ricreano le terribili situazioni in cui si sono trovati i giovani soldati dell’epoca, a difendere la loro patri – e in primis se stessi – da esplosioni, fuoco d’artiglieria e vita malsana nelle trincee.
They Shall Not Grow Old ha il pregio di ricordare e far ricordare proprio la giovanissima età di chi ha preso parte a quel conflitto, nella volontà di sottolineare la brutalità e l’insensatezza di qualsiasi guerra in qualsiasi epoca. Il documentario mostra di quando si partiva per il fronte a 16 o 17 anni: non farlo, all’epoca, sembrava fosse quasi una negazione della propria identità, arrivando addirittura all’esclusione sociale per mancanza di coraggio.
L’odore della morte diventa sempre più forte nello scorrere della narrazione perché il fine del lavoro di Jackson è evidente: il frammento a colori rende innegabilmente più viva l’immagine, squarciando quel confine che di solito si tende a delineare con il bianco e nero.
They Shall Not Grow Old riesce a far confrontare la consapevolezza contemporanea con quella passata, pennellando il sangue versato sui campi di battaglia con tinte forti e drammaticamente reali come monito per chi guarda e per chi guarderà. Il film uscirà nella sale inglesi l’11 novembre in occasione dell’Anniversario dell’Armistizio del primo conflitto mondiale.