domenica, Ottobre 1, 2023
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Taranta on the Road recensione del film di Salvatore Allocca

Taranta on the Road è il classico film del viaggio che si fa metafora di evoluzione interiore, mescolato alla commedia romantica. Ma è anche film di denuncia sociale senza eccessive pretese. Una storia semplice che affronta alcuni temi caldi della realtà italiana, europea e mondiale al ritmo indiavolato della taranta pugliese.

Per quanto non sia certo un capolavoro, il secondo lungometraggio del “giovane” Salvatore Allocca possiede quel quid tipico del cinema italiano: saper affrontare temi complessi attraverso le piccole storie, raccontare l’universale alimentando la scintilla del particolare.

Taranta on the Road è il classico film del viaggio che si fa metafora di evoluzione interiore, mescolato alla commedia romantica

Amira e Tarek sono due immigrati tunisini che, all’alba della Primavera araba, sbarcano sulle spiagge pugliesi. Non si conoscono, né hanno nulla in comune ma entrambi si ritrovano a chiedere aiuto a una band sgangherata di musicisti salentini, gli Evangelisti. Giovanni, Luca e Matteo si convincono che i due siano marito e moglie e decidono, per puro gesto di altruismo, di aiutarli a raggiungere la Francia, salvandoli dalla polizia in continua allerta clandestini.

I due stranieri decidono così di sfruttare la situazione dando credito a quella versione dei fatti; accompagneranno così i tre nell’ultima parte del tour in attesa di essere portati a destinazione. Il viaggio inaspettato diventerà così occasione di crescita e consapevolezza per tutti i componenti della bizzarra combriccola, nessuno escluso.

taranta on the road 1

Taranta on the Road recensione del film di Salvatore Allocca

Il titolo del film non è certo un caso: la pizzica era il ballo che, tradizione vuole, facevano le giovani donne morse da un grosso ragno: la tarantola. La danza in realtà diventava la scusa per scrollarsi di dosso i mali, scatenarsi in maniera frenetica al ritmo di una musica che guariva e liberava dagli affanni.

Ed è proprio la pizzica del Salento a diventare il filo rosso della storia: Amira si libererà dalla paura del controllo, Tarek dal timore di vivere a pieno l’amore senza opporvisi. Entrambi capiranno che non sempre la vita prende la direzione che crediamo ed è bella proprio perché imprevedibile; allo stesso modo i tre artisti  si renderanno conto che la cieca persecuzione della realizzazione personale alle volte fa dimenticare di seguire il proprio cuore.

Una storia piacevole che mette luce, senza eccessive aspettative, come desideri e sentimenti non conoscano lingue né confini

Taranta on the Road è girato in prevalenza con camera a spalla, che pedina i personaggi e ci fa empatizzare con i protagonisti della storia. Interpreti azzeccati, fra cui spiccano il giovane Emmanuele Aita (Luca) e l’affascinante Nabiha Akkari (Amira). Una nota di merito va anche alle location: il film è stato infatti girato tra Policoro a Gallipoli, inquadrando alcuni dei paesaggi più belli della Puglia e della Basilicata, regalando alla storia una fotografia costruita il più possibile dalla luce naturale. Da segnalare la colonna sonora dei Sud Sound System, accompagnata da un loro breve cameo.

Taranta on the Road è una storia piacevole che mette luce, senza eccessive aspettative, come desideri e sentimenti non conoscano lingue né confini.

taranta on the road

Redazione
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