venerdì, Giugno 2, 2023
HomeRecensioniSulle Nuvole, recensione dell’esordio alla regia di Tommaso Paradiso

Sulle Nuvole, recensione dell’esordio alla regia di Tommaso Paradiso

La recensione di Sulle Nuvole, esordio alla regia di Tommaso Paradiso con Marco Cocci e Barbara Ronchi. Nelle sale il 26, 27 e 28 aprile.

Sulle Nuvole è il titolo dell’esordio di Tommaso Paradiso dietro la macchina da presa. Dopo aver contaminato il proprio stile musicale con un linguaggio fortemente cinematografico e immaginifico, il cantautore romano è pronto a debuttare – sul grande schermo – con una storia che parla d’amore, incapacità d’amare ma soprattutto di musica (come ci hanno raccontato regista e attori durante la nostra videointervista) e che vede protagonisti Marco Cocci e Barbara Ronchi. Il film, distribuito da Warner Bros. Pictures, uscirà nelle sale il 26, 27 e 28 aprile.

Nic Vega (Cocci) ha un passato di successo nella musica, con alle spalle una gloriosa carriera da cantante e una grande storia d’amore chiusa da anni. Ormai in crisi da tempo, quando realizza di aver perso tutto – fama, amici e ispirazione – Nic decide di tornare da lei, Francesca “Franca” (Ronchi), irrompendo così nella sua vita serena e felice che la vede ormai sposata e madre di due bambini. Potranno i ricordi riaccendere l’amore e la passione di una volta?

Con Sulle Nuvole, Paradiso realizza un film che aggiorna, in un’ottica moderna e contemporanea, quel binomio consolidato che lega insieme cinema e musica, immagini e suoni; ben lontano dall’essenzialità spettacolare del genere (tutto italiano) ribattezzato “musicarello”, cerca piuttosto di rileggere (sempre attraverso la sensibilità nostrana) un archetipo ben noto alla cinematografia americana più pop(ular): una storia di ascesa e caduta, perdita e riscatto. Nell’industria Hollywoodiana il topos del musicista tormentato, vittima dei propri demoni e abbandonato dalla sua musa (talvolta, la musica stessa), è stato declinato attraverso diverse sfumature: lo hanno dimostrato, ad esempio, film come Crazy Heart o il recente A Star is Born. Nel mercato audiovisivo del Belpaese, nonostante diversi film incentrati su figure donchisciottesche di musicisti alla deriva, le storie sono sempre state contaminate dalla vena brillante della commedia (all’italiana), lontane da un’indagine più intima ed emozionale di ragioni e sentimenti.

Sulle Nuvole cerca di fare proprio questo: di focalizzarsi sulla sfera più intima e privata dell’animo di un creativo, plasmando una realtà “Nic-centrica” che ruota intorno ai suoi tormenti, delineando in tal modo il ritratto di un musicista che, messo di fronte ai propri fallimenti umani e professionali, in un ultimo tentativo di rimonta decide di non incassare i sinistri della vita ma di reagire, proprio quando la temibile avversiva – e le sue stesse debolezze – lo hanno messo alle corde del ring. L’alto rischio di trasformare la rockstar decaduta Nic Vega in una figurina senza spessore, pronta a muoversi pedissequamente sulla scena, viene scongiurato grazie all’interpretazione di Marco Cocci, che riesce ad infondere realismo e tridimensionalità al personaggio, “tormento ed estasi” d’artista, smarcandosi perfino da una certa somiglianza fisica – soprattutto nel look – con il vero Tommaso Paradiso.

Sì, perché il tranello più grande nel quale può cadere lo spettatore è quello di credere che Sulle Nuvole possa essere un film autobiografico, una sorta di confessione: au contraire, nonostante delle somiglianze fisiche o delle assonanze più che evidenti (la musica; la vita da palco etc.), in realtà il film è un racconto che sublima, con struggente e malinconico romanticismo, un archetipo immortale e ben più universale, nel quale ognuno può proiettare una porzione della propria storia, affondando in uno dei pattern creativi più convenzionali della Settima Arte ma, non per questo, meno efficace sullo schermo. Paradiso scrive (insieme a Chiara Barzini e Luca Infascelli) e dirige una dichiarazione d’amore nei confronti della musica – musa capricciosa, volitiva ed esigente che richiede attenzioni costanti – e della creatività, soggetta ai cambi d’umore repentini della prima quanto a quelli della Fortuna, capace all’improvviso di voltare le spalle scagliando la malcapitata persona di turno dalle nuvole… fin sulla terra.

Ma se homo faber ipsius fortunae, ecco che il racconto si focalizza esclusivamente sul personaggio di Nic, unico fautore del proprio destino, orchestrandogli intorno un controcanto di figure fondamentali per il suo arco narrativo; quasi degli “aiutanti magici” (citando lo schema di Propp sulle fiabe) che lo sostengono lungo il suo viaggio dell’anti-eroe, perché la difficoltà di Nic è proprio quella di cambiare, limitandosi piuttosto a ritrovare l’ispirazione perduta che passa per il legame con l’amante/musa Francesca, detta “Franca” (interpretata da una Barbara Ronchi in grado di regalare profonda umanità ai tormenti del personaggio) . La semplice e lineare drammaturgia di Sulle Nuvole trova, nel tocco “pop” della regia – patinata e retorica al punto giusto – una dimensione congeniale, finendo per costituire una piacevole variazione su un tema antico ma mai troppo banale, universale perché capace di dialogare con l’emotività recondita di ogni spettatore.

Guarda il trailer ufficiale di Sulle Nuvole

GIUDIZIO COMPLESSIVO

Sulle Nuvole è un racconto che sublima, con struggente e malinconico romanticismo, un archetipo immortale e ben più universale - il topos del musicista tormentato, vittima dei propri demoni e abbandonato dalla sua musa (talvolta, la musica stessa) - nel quale ognuno può proiettare una porzione della propria storia, affondando in uno dei pattern creativi più convenzionali della Settima Arte ma, non per questo, meno efficace sullo schermo.
Ludovica Ottaviani
Ludovica Ottaviani
Imbrattatrice di sudate carte a tempo perso, irrimediabilmente innamorata della settima arte da sempre | Film del cuore: Lo Chiamavano Jeeg Robot | Il più grande regista: Quentin Tarantino | Attore preferito: Gary Oldman | La citazione più bella: "Le parole più belle al mondo non sono Ti Amo, ma È Benigno." (Il Dormiglione)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

RECENTI

- Advertisment -
Sulle Nuvole è un racconto che sublima, con struggente e malinconico romanticismo, un archetipo immortale e ben più universale - il topos del musicista tormentato, vittima dei propri demoni e abbandonato dalla sua musa (talvolta, la musica stessa) - nel quale ognuno può proiettare una porzione della propria storia, affondando in uno dei pattern creativi più convenzionali della Settima Arte ma, non per questo, meno efficace sullo schermo. Sulle Nuvole, recensione dell’esordio alla regia di Tommaso Paradiso