lunedì, Marzo 27, 2023
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Spirited – Magia di Natale, recensione del musical natalizio con Will Ferrell e Ryan Reynolds

La recensione di Spirited - Magia di Natale, il musical natalizio di Sean Anders con protagonisti Will Ferrell e Ryan Reynolds. Dal 18 novembre su Apple TV+.

Esistono classici della letteratura che sono stati adattati così tante volte per il cinema, che riuscire a ricordarne tutte le innumerevoli trasposizioni è praticamente impossibile. In questa categoria rientra sicuramente “Canto di Natale”, una delle opere più famose e popolari di Charles Dickens. A questo punto, vi starete chiedendo se questa premessa non implichi il fatto che sia stata realizzata proprio l’ennesima versione “riveduta e corretta” della più famosa e commovente storia sul Natale. Ebbene, la risposta è sì.

A divertirsi nel portare nuovamente sullo schermo il romanzo breve dello scrittore britannico, questa volta, è il regista Sean Anders, noto per aver diretto il sequel di Come ammazzare il capo e, più di recente, la commedia drammatica Instant Family. Come prevedibile, l’obiettivo si rivela essere quello di rivisitare il capolavoro letterario senza snaturare l’aspetto più classico del racconto, cercando al tempo stesso di offrire una chiave di lettura moderna, che rispecchi le imperfezioni e le contraddizioni della società di oggi. Ovviamente, Anders cerca di estrapolare soltanto il meglio dall’opera originale di Dickens, puntando tutto su quei caratteri inconfondibilmente universali che sono tipici di quelle storie che possono essere sempre calate in qualsiasi tipo di contesto o situazione, e che possono tranquillamente adattarsi a qualsiasi periodo storico, mantenendo inalterata la loro concretezza.

Spirited – Magia di Natale, disponibile dal 18 novembre su Apple TV+, ingloba, quindi, tutta l’universalità del classico senza tempo di Dickens all’interno di un musical in piena regola costruito intorno ad una cornice da commedia, dove ogni elemento acquisisce fin da subito una dimensione spettacolare, dalla messa in scena alle canzoni originali (opera dell’ormai celebre duo Benj Pasek e Justin Paul, già dietro le soundtrack di La La Land, The Greatest Showman e del più recente Dear Evan Hansen), dalle coreografie alle performance di un cast in grande spolvero guidato da Will Ferrell (che veste i panni dello Spirito del Natale Presente) e Ryan Reynolds (che interpreta, invece, il consulente media Clint Briggs, moderna iterazione dell’iconico personaggio di Ebenezer Scrooge).

Ribaltare gli schemi del grande classico di Natale

Dove Spirited si rivela un’operazione vincente è sicuramente nell’approccio al materiale originale: Anders (che del film è anche sceneggiatore insieme al collaboratore di lunga data John Morris), non si limita a riproporre pedissequamente gli schemi di una storia che conosciamo tutti a menadito; al contrario, riesce in qualche modo a ribaltarli con trovate spesso geniali, con capovolgimenti dei punti di vista e dei rapporti tra i personaggi, e – non meno importante – con sorprendenti colpi di scena.

Tutti questi elementi di novità sono indubbiamente funzionali a lanciare, attraverso le storyline di entrambi i personaggi di Ferrell e Reynolds, un messaggio positivo che non fa mai leva sul buonismo eccessivo intriso nella concezione che per essere persone migliori bisogna necessariamente cambiare sé stessi: la parabola dei due protagonisti, specchio della profonda crisi dell’uomo in relazione al mondo in cui viviamo oggi, vuole semplicemente far comprendere che anche accettando la propria natura, per quanto cinica possa essere, si può comunque riuscire a far sciogliere il proprio cuore di ghiaccio e a vedere il lato positivo della vita.

Dove, invece, l’adattamento di Anders si rivela meno efficace è nella progressione narrativa, che non sempre appare perfettamente equilibrata, compromettendo in diversi momenti quello che dovrebbe essere un aumento graduale del coinvolgimento emotivo dello spettatore. A tutto ciò si aggiunge anche un minutaggio forse troppo eccessivo che indubbiamente contribuisce ad appesantire l’andamento di una storia non lineare e già di per sé densa di avvenimenti, che forse avrebbe meritato una maggiore leggerezza strutturale.

Tutti difetti che, nel complesso, non vanno però ad inficiare quello che è poi il risultato finale, ossia un musical natalizio che riesce, nonostante qualche punto debole, ad intrattenere e a lanciare un messaggio, in fondo, per nulla scontato, lontano soprattutto da qualsiasi penosa retorica. Forse non sarà destinato a diventare un vero e proprio classico di Natale da vedere e rivedere durante le festività, ma quella di Spirited è comunque una visione che ci sentiamo caldamente di consigliare, piena di gag divertenti, numeri musicali straordinari e di momenti più toccanti che sapranno certamente soddisfare i gusti del pubblico più disparato.

Guarda il trailer ufficiale di Spirited – Magia di Natale

GIUDIZIO COMPLESSIVO

Dove Spirited si rivela un’operazione vincente è sicuramente nell’approccio al materiale originale: Sean Anders (che del film è anche sceneggiatore insieme al collaboratore di lunga data John Morris), non si limita a riproporre pedissequamente gli schemi di una storia che conosciamo tutti a menadito; al contrario, riesce in qualche modo a ribaltarli con trovate spesso geniali, con capovolgimenti dei punti di vista e dei rapporti tra i personaggi, e – non meno importante – con sorprendenti colpi di scena.
Stefano Terracina
Stefano Terracina
Cresciuto a pane, latte e Il Mago di Oz | Film del cuore: Titanic | Il più grande regista: Stanley Kubrick | Attore preferito: Michael Fassbender | La citazione più bella: "Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile." (A Beautiful Mind)

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Dove Spirited si rivela un’operazione vincente è sicuramente nell’approccio al materiale originale: Sean Anders (che del film è anche sceneggiatore insieme al collaboratore di lunga data John Morris), non si limita a riproporre pedissequamente gli schemi di una storia che conosciamo tutti a menadito; al contrario, riesce in qualche modo a ribaltarli con trovate spesso geniali, con capovolgimenti dei punti di vista e dei rapporti tra i personaggi, e – non meno importante – con sorprendenti colpi di scena.Spirited - Magia di Natale, recensione del musical natalizio con Will Ferrell e Ryan Reynolds