lunedì, Ottobre 2, 2023
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Sleepless – Il Giustiziere, recensione del film con Jamie Foxx

Per parlare di questo Sleepless – Il Giustiziere, remake del film francese Nuit Blanche, nelle sale dal 2 febbraio, partiremo dalla fine. Un’insensata scena conclusiva che fa presagire un secondo capitolo. Un audace quanto mai azzardato colpo di scena molto usato nei film di supereroi ma che mal si sposa con un’idea di genere action vecchia maniera al quale questo film con Jamie Foxx sembra ispirarsi.

Appunto, sembra; vorrebbe, ma proprio non ci riesce. Il regista svizzero Baran bo Odar si muove indeciso tra inquadrature a volo d’uccello di Las Vegas che sembrano ricordare la Los Angeles della seconda stagione di True Detective e brutte riproduzioni delle scene notturne tipiche dei film di Michael Mann.

Sleepless Il Giustiziere è un thriller hollywoodiano che ha come protagonista un poliziotto corrotto (Jamie Foxx) con un divorzio alle spalle e un figlio adolescente che non lo sopporta e una poliziotta (Michelle Monaghan) che farà di tutto per incastrarlo. Il figlio sarà rapito dal boss Gregory Rubino (Dermot Mulroney), perché il personaggio di Foxx gli ha sottratto una partita di droga che doveva andare a Novak (Scott McNaiy), un criminale ancora più potente e spietato.

Una pellicola che parte subito con una vendetta semplice e lineare – della serie mi rapiscono il figlio e io mi vendico (qualcuno ricorda Taken?) – con personaggi borderline, situazioni forzate all’inverosimile, pallottole, botte e sangue a fiumi. Il tutto condensato in un montaggio frenetico che invece di divertire sortisce l’effetto contrario cadendo nel cliché da videogioco tanto in voga da qualche tempo.

Con personaggi senza un minimo di profondità e soprattutto senza un segno di cambiamento, la storia risulta essere piatta e banale, nonostante sia infarcita di cellulari traditori, giudizi etici sospesi fino alla fine, doppi e tripli cambi di casacca. Purtroppo ci troviamo davanti all’ennesimo tentativo di Hollywood di riportare in auge il genere action che tanto aveva fatto bene negli anni ’80, con i vari Die HardeArma Letale.

Ma Baran Bo Odar non è né Walter Hill né tantomeno John McTiernan (magari un giorno lo sarà!) e non riesce nemmeno a sfruttare a dovere un’ottima idea ripresa dal suo gemello buono francese che è l’ambientazione di gran parte del film in un’unica location, in questo caso quella del casinò (in Nuit Blanche si trattava di una discoteca). Le sequenze d’interni scolastiche non trasmettono l’idea dei vari stati d’animo dei protagonisti, penalizzati da una sceneggiatura che si complica la vita fino a formare un nodo che non riesce più a sciogliere.

Debole anche dal punto di vista coreografico, forse l’ancora di salvataggio di Sleepless – Il Giustiziere è il fatto che si trascini fino ad un epilogo quanto mai scontato che lascia tiepide emozioni a chi lo vede e agli amanti del genere. La pur sempre brava e bella Michelle Monaghan nei panni di una risoluta e manesca agente di polizia è l’unica nota positiva del film.

Guarda il trailer ufficiale di Sleepless – Il Giustiziere

Redazione
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