mercoledì, Settembre 11, 2024
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Slam – Tutto Per Una Ragazza, recensione del film di Andrea Molaioli

Slam – Tutto Per Una Ragazza è il nuovo film, in uscita nelle sale il prossimo 23 marzo, firmato dal regista Andrea Molaioli, che aveva già attirato l’attenzione sulla propria, personale, visione autoriale dopo il folgorante debutto con il thriller La Ragazza del Lago.

In questa nuova occasione, pur collocandosi nel solco di un mercato che trova il proprio target privilegiato negli adolescenti fruitori di cinema, Molaioli riconferma uno stile personale, scegliendo la via più complessa: quella che passa per l’adattamento – e non, semplicemente, per lo switch – di un famoso romanzo dal titolo omonimo scritto dall’inglese Nick Hornby nel 2007. Il cuore pulsante dell’opera letteraria è ancorato al tema molto sentito, soprattutto nei paesi anglosassoni, delle gravidanze in età adolescenziale.

La versione italiana di Slam – Tutto Per Una Ragazza trova, invece, il proprio punto di forza nella natura sfaccettata e multiforme da caleidoscopio che la contraddistingue. L’azione drammatica del film segue la vita di Samuele “Sam” (Ludovico Tersigni), sedicenne che si divide tra la scuola, gli amori leggeri che appartengono all’adolescenza e la sua più grande passione, lo skateboard, che gli fornisce un obiettivo da perseguire, uno scopo nel quale credere ed investire spinto pure dalle parole/mantra del suo guru Tony Hawk.

I genitori di Sam, Antonella (Jasmine Trinca) e Valerio (Luca Marinelli), hanno avuto il figlio a sedici anni per poi separarsi subito dopo la sua nascita: destino inevitabile che sembra abbattersi, come una maledizione, su tutti i componenti della famiglia del ragazzo, che spera comunque, in qualche modo, di riuscire ad interrompere questa catena. Ma quando il destino porrà lungo la sua strada la coetanea Alice (Barbara Ramella) e la sua accidentale gravidanza, Sam sarà messo di fronte ad ardue scelte da compiere.

Pur rientrando a pieno titolo nella categoria dei teen movie che tanto si stanno diffondendo – a livello capillare – nel cinema italiano contemporaneo, Slam – Tutto Per Una Ragazza risulta una ventata d’ossigeno grazie al respiro internazionale conferito dalle suggestioni di Hornby.

L’adattamento sul quale hanno lavorato Molaioli, Francesco Bruni e Ludovica Rampoldi strizza un occhio ad un’ampia forbice di mercato, che troverà nella distribuzione estera affidata a Netflix un ulteriore punto di forza, pur senza perdere di vista le peculiarità esclusivamente italiane legate al background culturale del prodotto. L’umorismo british cede il passo alla spontaneità capitolina: le mamme teen esistono anche da noi e trovano finalmente una loro via d’espressione che possa raccontare le molte storie che rendono la realtà decisamente più originale della fantasia stessa.

La spensieratezza e la delicatezza delle interpretazioni dei giovani Tersigni e Ramella, unite al tono leggero delle presenze di Marinelli e della Trinca permettono a Slam – Tutto Per Una Ragazza di affrontare, con il sogghigno amaro della dramedy anglosassone o della commedia all’italiana, anche un tema impegnativo come quello che costituisce il cuore del film.

Guarda il trailer di Slam – Tutto Per Una Ragazza

Ludovica Ottaviani
Ludovica Ottaviani
Imbrattatrice di sudate carte a tempo perso, irrimediabilmente innamorata della settima arte da sempre | Film del cuore: Lo Chiamavano Jeeg Robot | Il più grande regista: Quentin Tarantino | Attore preferito: Gary Oldman | La citazione più bella: "Le parole più belle al mondo non sono Ti Amo, ma È Benigno." (Il Dormiglione)

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