Articolo a cura di Luca Marra
Con Skyscraper, Dwayne Johnson tocca il cielo con un dito… letteralmente! Però, non sarà di certo una bella esperienza per il personaggio interpretato nel film dal divo del cinema action. In uscita dal 19 luglio nelle sale italiane, arriva Skyscraper diretto da Rawson Marshall Thurber e che vede nel cast, oltre Johnson, anche il ritorno di Neve Campbell: l’attrice, divenuta famosa con Scream, torna al cinema dopo tre anni.
Non si tratta degli States stavolta, ma di Hong Kong: Johnson è Will Sawyer, un ex agente FBI che ha perso una gamba in un’azione da lui diretta. Consumato dal rimorso e ora privo di un arto, Sawyer si reinventa consulente per la sicurezza. Ha sposato la dottoressa che l’ha curato, Sarah (Campbell), e dalla quale ha avuto due simpatici gemelli. Ingaggiato dal magnate Zhao Long Ji (Chin Han), Sawyer dovrà certificare la sicurezza del grattacielo Pearl, il più alto mai realizzato dall’uomo e dove la famiglia dell’ex agente vive. I problemi divampano quando in nemici del ricco orientale decidono di appiccare il fuoco alla titanica struttura architettando un complotto.
Skyscraper recensione del nuovo action con Dwayne Johnson
Più in alto si sale, più c’è il pericolo di bruciare: sembra questo il sotteso impianto morale in Skyscraper ma, niente paura, non è certo un film che vuole indagare le tensioni umane piuttosto far divertire, come si richiede spesso al cinema estivo. La missione è tutta sulle spalle ipertrofiche di “The Rock”: dopo terremoti e maremoti in San Andreas, incidenti arzigogolati in Fast and Furious e furie animali in Rampage, se la dovrà vedere con la tempesta di fuoco nei cieli di Hong Kong.
Come da aspettative il film è un turbinio di computer grafica ed effetti speciali; sorprende invece che, nell’eccesso di pixel, ci sia una certa misura e un determinato equilibrio tra esplosioni e combattimenti, alcuni molto divertenti nell’impostazione coreografica. Gradevole anche la “mamma coraggio” di Neve Campbell, molto brava a miscelare la paura della morte, sua e dei figli, al cuor di leone che si accende quando in gioco c’è la famiglia.
Il film di Rawson Marshall Thurber, che si misura con l’action catastrofico dopo diverse commedie, è assolutamente “The Rock centrico”: impostato sui suoi muscoli, sul rimorso del personaggio e la sua dedizione alla famiglia. La sceneggiatura, firmata dallo stesso regista, più in là non va e tutto sommato è un peccato.
Alla fine, Skyscraper (qui il trailer italiano ufficiale) mantiene quello che promette: azione, adrenalina, uso del nastro isolante da vero “badass”, e il minimo sindacale di sentimenti. La ciliegina sulla torta è la sua cinefilia, apprezzabile: nel viaggio infernale di “The Rock” contro i cattivi capitanati dal criminale Kores Botha (Roland Møller), ci sono fermate doverose a L’inferno di cristallo e Die Hard, imprescindibili quando si parla di caos in grattacielo. Inaspettata e deliziosa è invece la sorprendente citazione de La Signora di Shangai di Welles, tutta da gustare!