Adattamento cinematografico del best seller di Casey McQuiston, Rosso bianco e sangue blu debutta su Prime Video l’11 agosto. Una commedia per romantici e non: ai primi è offerta una storia d’amore fatta di passione e conflitti; ai secondi un simpatico incidente diplomatico tra Inghilterra e Stati Uniti. Da entrambe le prospettive, però, emerge un messaggio d’impatto: ad ogni individuo andrebbe concesso un tempo per conoscersi, capirsi e accettarsi. Senza la frenesia di spogliare il proprio intimo per accontentare la curiosità altrui.
Diretto da Matthew Lopez (sceneggiatore di The Newsroom), l’ultima commedia targata Amazon Studios racconta di una forzata amicizia tra due giovani: Alex Claremont-Diaz (interpretato da Taylor Zakhar Perez), figlio della Presidente degli Stati Uniti Ellen Claremont (interpretata da Uma Thurman), e il Principe Henry d’Inghilterra (interpretato da Nicholas Galitzine). I due protagonisti sono conosciuti al mondo intero per via del ruolo rappresentativo che svolgono, ma oltre le buone maniere di facciata si distinguono nel privato per avere due personalità completamente opposte: Alex sfacciato, un po’ riluttante delle regole e con un sorriso sornione; Henry posato e composto, perfettamente in linea con i protocolli reali e istituzionali. Il loro iniziale antagonismo diventa pian piano un’intesa, riprendendo così le dinamiche della screwball comedy dove l’antipatia reciproca diventa simpatia attraverso una serie di incontri/scontri.
L’occasione è un matrimonio della famiglia reale al quale Alex partecipa come rappresentate della Presidenza degli USA: il continuo punzecchiarsi tra i due durante l’evento degenera in una lite pubblica che causa un vero e proprio incidente diplomatico, il quale rischia di compromettere le relazioni tra Stati Uniti e Regno Unito. Per evitare che la situazione peggiori ulteriormente, le rispettive famiglie e i rispettivi uffici stampa decidono di optare per una soluzione che possa attenuare le voci sui tabloid e le polemiche accesesi sui media di tutto il mondo: costringere i due giovani a simulare un’amicizia sentita e una reciproca simpatia.
Integrare nella commedia tematiche importanti
Il percorso che compiono Alex ed Henry li condurrà a scoprire molto di sé e dell’altro, trovando nuovi equilibri e maturando un rapporto del tutto inaspettato. Nel corso del film entrano più volte in gioco degli elementi stereotipati che nessuna commedia americana accenna mai a rimuovere, come ad esempio l’immagine dello statunitense un po’ rozzo e un po’ ignorante, a fronte dell’inglese garbato e colto.
Poco importa che si tratti della famiglia reale britannica: la prospettiva a stelle e strisce degli inglesi collima sempre molto con l’immagine europea che difatti non colloca i sudditi del Re Carlo come una schiera di soli ladies & gentlemen, scegliendo di soprassedere sull’utilizzo di cliché per via della posizione ricoperta dal personaggio inglese. Nonostante da ambedue i lati ci sia una reputazione pubblica da difendere, sembra infatti essere la posizione del Principe quella più difficile: l’incoscienza di Alex non è la stessa misura che un reale può permettersi di usare; Henry si confronta con la storia, con la tradizione, con il potere e sa che la piena realizzazione della sua identità di individuo non potrà mai essere prioritaria rispetto ai suoi doveri di reale. Viene quindi da chiedersi cosa accadrebbe oggi se la corona inglese dovesse affrontare un caso simile o, persino, se non sia già accaduto in passato.
In Rosso, bianco e sangue blu si gioca a immaginare una storia d’amore impossibile perché accaduta a due persone che non potrebbero mai amarsi, ma che al giorno d’oggi avrebbero tutti gli strumenti e il supporto per riuscirci. Non siamo chiamati a giudicare ma a rispettare, al di sopra di ogni convenzione, tradizione o protocollo. Un film leggero ma non banale che riesce a integrare nella commedia tematiche importanti, senza sottrarre loro importanza ma anzi aggiungendo nuove sfumature.