Può un quiz televisivo essere la soluzione al rapimento di un cane? Può e lo racconta l’esilarante commedia in catalogo su Disney+, Quiz Lady, con Awkwafina (The Farewell) nei panni di Anne e Sandra Oh (Killing Eve) in quelli della sorella Jenny. Con la regia di Jessica Yu e la sceneggiatura scritta da Jen D’Angelo (Hocus Pocus 2), Quiz Lady diverte grazie ad un dinamismo comico e sui generis.
Anne è una donna adulta che vive con la sola compagnia del carlino Mr. Linguini e attende tutto il giorno per godersi il suo momento preferito: guardare in tv il game show “Can’t Stop the Quiz” condotto da Terry Mc Tear (Will Ferrell, visto di recente in Barbie). Abitudine coltivata sin dall’infanzia per sfuggire al caos casalingo che la circondava, fatto da una sorella scriteriata e una madre irresponsabile. A fare capolino nella sua routine ben calibrata, irrompe la telefonata che le comunica la sparizione della madre. La notizia arriva anche a Jenny che accorre immediatamente. Anne viene inoltre raggiunta da alcuni strozzini che la informano sull’enorme debito di gioco accumulato dalla madre a causa del quale hanno rapito Mr. Linguini: se infatti il debito non verrà saldato, il clan si rivarrà sul cane. Ha quindi inizio l’involontaria avventura tra le due sorelle.
Due protagoniste diametralmente opposte
Il loro ricongiungimento dimostra che Anne e Jenny sono diametralmente opposte per carattere e per approccio alla vita. La prima vive un’insoddisfacente vita lavorativa e sociale, ma è cresciuta in maniera autonoma e responsabile. Tutto il contrario Jenny, egocentrica e sconclusionata. Nonostante le divergenze, le due sorelle si ritrovano dopo anni a condividere lo stesso tetto e mentre Anne si lambicca il cervello per racimolare soldi al fine di ottenere indietro il suo amato amico a quattro zampe, Jenny sembra aver trovato la soluzione giusta al problema: Anne dovrà partecipare al quiz tv del suo cuore e vincere i soldi necessari per pagare il riscatto.
Aboliti, quindi, i luoghi comuni sulle famiglie perfette, Quiz Lady si focalizza su persone estremamente più comuni e sulle loro fragilità. Anne è una scheggia nelle risposte del quiz, ma nella vita si destreggia con fatica, timidezza e insicurezza. Jenny, energica e coinvolgente, è però senza lavoro, senza una casa e senza un soldo, al punto che il suo ritorno a casa per via della madre è quasi provvidenziale perché le permette di avere un posto in cui dormire che non sia la sua auto in un parcheggio.
Sorellanza, normalità e… televisione
Quiz Lady procede senza mai banalizzare il compito che spetta alle due sorelle, catapultando lo spettatore in un divertente viaggio nel tentativo di vedere da un lato la timida Anne realizzare il sogno di incontrare il presentatore (suo mito), recuperare il denaro e far tornare con sé il suo fido compagno e dall’altro Jenny sentirsi finalmente utile; se infatti Anne conosce tutte le risposte sulla scienza, sullo sport, sulla biologia, sul cinema, Jenny sembra invece disporre di risposte adatte ad ogni stramba situazione nella quale si troveranno entrambe. Oltre alla bravura di Awkwafina che riesce a trasmettere disagio e goffagine, le inedite vesti comiche di Sandra Oh sono sorprendenti: dalla mimica ai tempi comici, l’ex star di Grey’s Anatomy è all’altezza dell’interpretazione.
A trovare largo spazio nella commedia di Jessica Yu, però, non è soltanto il rinnovato rapporto di sorellanza e neppure la celebrazione della normalità; a emergere è il compito della televisione. Spesso demonizzata e accusata di alienare il pubblico, colpevole di aver prodotto tendenze sbagliate e riprodotto atteggiamenti sconsiderati, in Quiz Lady la televisione si prende la scena in maniera positiva e ci ricorda quante volte nella vita di ognuno di noi ha saputo rappresentare una bolla nella quale chiuderci per lenire un po’ i nostri dolori, per distrarci, per farci compagnia nella solitudine. Non una nemica ma una fidata complice nelle sere più buie che con il suo schermo illumina le stanze abitate da tutti, anche quelle di chi ha paura di farsi trovare dalla luce. Riuscendo così a salvare la vita di Anne e quella di Mr. Linguini, la televisione è tornata protagonista.