Overlord di Julius Avery è un potente e visionario ritorno all’estetica dell’action, della fantascienza e dell’horror dei ruggenti anni ’80. Prodotto dall’instancabile J.J. Abrams, il film uscirà nelle sale il prossimo 8 novembre grazie alla 20th Century Fox.
In Overlord il secondo conflitto mondiale è ormai alle soglie dello Sbarco in Normandia e un gruppo di paracadutisti americani – il giovane Boyce (Jovan Adepo) e i suoi commilitoni Ford (Wyatt Russell), Rosenfeld (Dominic Apllewhite) e Tibbet (John Magaro) – si ritrova catapultati in un paesino francese invaso dalle forze tedesche. Guidati dalla tenace Chloe (Mathilde Ollivier), scopriranno le malsane attività che i nazisti nascondono dietro le loro roccaforti: laboratori in cui vengono creati zombie dalla forza e dalla crudeltà incredibili.
Il lungometraggio di Julius Avery ha tutte le caratteristiche per diventare sin da subito un cult nel suo genere. Gli elementi ricorrenti del cosiddetto B-movie – sparatorie rocambolesche, momenti ad alto spargimento di emoglobina, battute lapidarie come “Al Reich millenario servono soldati millenari” – sono utili a creare un’atmosfera consona al livello della narrazione intrapresa.
Overlord può essere descritto, quindi, al pari di una grande e ben calibrata opera di intrattenimento che, per certi versi, mostra l’oscurità storica rappresentata dalla Seconda Guerra Mondiale e dai famigerati esperimenti che i medici delle SS conducevano sui prigionieri. L’eccesso visivo tradotto dal rombo delle esplosioni e dalla massa di cadaveri – in vita e non – che vengono mostrati nel corso del film, non superano mai il confine della sovrabbondanza, bensì tengono salde le fila dell’intera trama.
Questa volta, il voyeurismo del Male causato da una piaga come il nazismo trova in Overlord i suoi eroi. Gli interpreti protagonisti sanno portare a compimento lo scopo dei loro personaggi, senza macchiettizzarsi al di là dei limiti previsti, e sapendo accompagnare lo spettatore fino all’ultimo minuto.
Overlord (qui il teaser trailer italiano ufficiale) è un lungometraggio da consigliare a chi è ben disposto verso una tipologia di racconto nettamente diversa a quella cui si è soliti usufruire se, chiaramente, non si è già fan del genere! Tuttavia, un film di questo tipo riesce nell’impresa di costruire e fidelizzare una nutrita fetta di pubblico che ha ancora bisogno della sua buona dose di azione, feticci, grandiosità visiva.