venerdì, Marzo 31, 2023
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Notizie dal mondo, recensione del film con Tom Hanks

La recensione del film western Notizie dal mondo, diretto da Paul Greengrass e interpretato da Tom Hanks. Dal 10 febbraio su Netflix.

Il western in quanto genere cinematografico è morto molti anni fa. Figlio prediletto di Hollywood, attraverso i suoi cliché la mecca del cinema ha riletto per decadi in modo entusiastico la storia americana. Ripensato criticamente tra i ’60 e ’70, quando all’epopea si affiancò una parziale revisione, già negli anni ’80 il western era un genere sul viale del tramonto. A dargli il colpo di grazia ci pensò Clint Eastwood nel 1992 con Gli spietati. Riesumare il genere oggi significa fare i conti con uno zombie, un morto vivente. L’industria dello spettacolo ne è consapevole. Di western ne vengono realizzati sempre meno e spesso si tratta di film – al di là delle qualità intrinseche – incapaci di conquistare il favore di un pubblico che ormai si è disabituato a loro. È quindi coraggiosa la scelta di Paul Greengrass di portare “sul grande schermo” Notizie dal mondo, disponibile su Netflix a partire dal 10 febbraio.

Tratto dall’omonimo romanzo di Paulette Jiles, adattato dallo stesso regista con Luke Davies, il film non vuole essere una rilettura o un aggiornamento del genere. Saremmo quasi tentati dal dire che si tratta un’opera derivativa, perché ripropone pressoché tutti i topoi tipici del genere; ma, pensandoci bene, quale western non lo è? Anche i capolavori che più ne hanno messo in discussione i cliché hanno comunque dovuto fare i conti con essi, compiendo un lavoro di destrutturazione dall’interno. Di fatto, anche l’aspetto più “innovativo” del film, ovvero il parallelismo con il presente, è un espediente già usato dal genere in passato (si pensi, ad esempio, alle pellicole dei ’70 e ai riferimenti al Vietnam).

È comunque evidente fin dalle prime sequenze che Notizie dal mondo si prefigge l’obiettivo di andare in questa direzione: narrare una storia negli Stati Uniti del 1870 per parlare (anche, ma non solo) dell’America di oggi. Che poi, in realtà, era quella di qualche settimana fa governata dallo schizofrenico Donald Trump: un paese lacerato da conflitti ormai quasi insanabili, da un razzismo che non è più latente ma drammaticamente manifesto, minato dalle menzogne propagandate persino dalla sua più alta carica istituzionale (quante fake news nei suoi quattro anni alla Casa Bianca ha condiviso l’ex presidente sui suoi account social?).

Nel Texas post Guerra di Secessione, l’ex capitano dell’esercito sudista Jefferson Kyle Kidd (Tom Hanks) si è inventato un lavoro curioso: se ne va in giro per lo Stato leggendo i giornali ai villici che non sanno né leggere, né scrivere. Durante uno dei suoi consueti spostamenti da una città di frontiera all’altra si imbatte in una giovane, figlia di coloni di origine tedesca, rapita anni or sono dagli indiani: Johanna (Helena Zenge). Di fronte al disinteressamento dei reggimenti nordisti nei confronti della ragazza, Jefferson decide di condurla lui stesso dalla propria famiglia. Il viaggio intrapreso, però, non sarà privo di complicazioni.

(from left) Doris Boudlin (Mare Winningham), Captain Jefferson Kyle Kidd (Tom Hanks) and Johanna Leonberger (Helena Zengel, back to camera) in News of the World, co-written and directed by Paul Greengrass.

Rinnegando in parte la sua idea di cinema (proverbialmente votato alla dinamicità), Greengrass si affida a uno stile contemplativo che non degenera mai in maniera, scegliendo – giustamente – di privilegiare sempre i personaggi e le loro (talvolta complesse) psicologie. Senza comunque disdegnare una caratterizzazione evocativa del paesaggio: struggenti le sequenze in cui gli indiani vengono mostrati come entità fantasmatiche generate dallo spazio naturale. Solo raramente il regista si lascia andare a sequenze più strumentalmente spettacolari (la folle corsa della carrozza, la tempesta di sabbia), in generale Notizie dal mondo ha la solidità dei grandi classici. Il modello dichiarato è naturalmente Sentieri selvaggi (1956) di John Ford, di cui riprende parzialmente la trama: il vecchio cowboy che deve ricondurre a casa la giovane bianca rapita dagli indiani. Eppure il film di Greengrass non dà mai la sensazione di alimentarsi impunemente alle spalle del capolavoro di Ford, ma anzi di abbeverarsi alla sua fonte (narrativa ed immaginifica) per compiere un percorso differente e autonomo.

A ben vedere, Notizie dal mondo è un film molto più complesso di quanto possa sembrare in un primo momento. Al di là dell’avvincente storia raccontata, che tiene incollati allo schermo, è nella profondità di alcune riflessioni che forse il film dà il meglio di sé: a cominciare da quella relativa al potere dell’arte del racconto. Il lavoro di Jefferson, infatti, non consiste banalmente nel leggere in modo dattilografico le notizie, ma di narrarle costruendo attorno a loro uno spettacolo vero e proprio. Per quanto i suoi racconti attingano dalla realtà – o almeno da quella che i giornali spacciano come tale -, la voce del protagonista ha la capacità di trasfigurarla in mito, in apologo.

Così, la cronaca si fa racconto e il racconto – per dirla alla Peppino Ortoleva – diviene lo strumento attraverso il quale una società non dà solo senso alla sua esistenza, ma interpreta e cerca di comprendere il mondo che la circonda. Benché mai esplicitata fino in fondo per ovvie contingenze storico-narrative, è evidente che attraverso la sua riflessione Greengrass voglia parlare anche del cinema. Le letture di Jefferson sono, di fatto, l’anticamera dello spettacolo cinematografico. Il suo ruolo richiama quello dell’imbonitore del cinema primitivo: quanto racconta spesso è sotto gli occhi di tutti, eppure è solo grazie alla sua voce che tutto diviene più comprensibile. Non diversamente da quanto accadeva nelle prime sale cinematografiche.

Da questo punto di vista Notizie dal mondo acquisisce una profondità inaspettata, pur rimanendo fedele al genere di appartenenza e riacquistando il piacere del racconto. E alla fine gli si perdona anche qualche incertezza di troppo a livello drammaturgico: è abbastanza chiaro fin da subito quale sarà la conclusione del film. Mentre è lodevole l’interpretazione di un Tom Hanks che porta sullo schermo un personaggio lontano dagli stereotipi western. Il suo Jefferson non è né un infallibile pistolero, né un figlio del West tutto d’un pezzo. È, al contrario, un personaggio borderline. Reduce della Guerra Civile, vedovo, solo. Un antieroe che convince e che rimane impresso nella memoria.

Guarda il trailer ufficiale di Notizie dal mondo

GIUDIZIO COMPLESSIVO

A ben vedere, Notizie dal mondo è un film molto più complesso di quanto possa sembrare in un primo momento. Al di là dell'avvincente storia raccontata, che tiene incollati allo schermo, è nella profondità di alcune riflessioni che forse il film dà il meglio di sé: a cominciare da quella relativa al potere dell'arte del racconto.
Diego Battistini
Diego Battistini
La passione per la settima arte inizia dopo la visione di Master & Commander di Peter Weir | Film del cuore: La sottile linea rossa | Il più grande regista: se la giocano Orson Welles e Stanley Kubrick | Attore preferito: Robert De Niro | La citazione più bella: "..." (The Artist, perché spesso le parole, specie al cinema, sono superflue)

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