sabato, Aprile 1, 2023
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Non così vicino, recensione del film con Tom Hanks

La recensione di Non così vicino, commedia drammatica con protagonista Tom Hanks diretta da Marc Forster. Dal 16 febbraio al cinema.

Tom Hanks vicino odioso, misantropo e maniaco della perfezione? Andiamo, non ci crede nessuno. Motivo per cui Otto, il protagonista del nuovo film di Marc Forster (Il cacciatore di aquiloni, Quantum of Solace, World War Z), tratto dal romanzo svedese del 2012 “L’uomo che metteva in ordine il mondo” di Fredrik Backman, si guadagna immediatamente l’appellativo di “burbero” nella mente dello spettatore. Come Walter Matthau in Dennis la minaccia o François Cluzet in Quasi amici, è subito chiaro che davanti agli occhi abbiamo un eroe buono sotto mentite spoglie. L’obiettivo diventa quindi quello di smascherarlo e capire perché Otto sia diventato così, cosa lo spinga a essere la persona che non è.

Da questa domanda prende le mosse l’intero film, una commedia agrodolce con venature di surrealtà che ricorda molto il bellissimo Vero come la finzione del 2006, sempre di Forster. Per darci una risposta, il regista ci immerge nella realtà della periferia americana, fatta di colleghi inutili, capi miopi, venditrici inesperte, agenti immobiliari rampanti e spregiudicati, un mondo che palesemente respinge Otto per il semplice fatto che non è in grado o non ha voglia di starlo ad ascoltare. Ignorato nelle sue battaglie, che il racconto svela poco a poco, attorno al nostro eroe cresce una corteccia sempre più spessa e ruvida; una barriera invisibile che gli impedisce di vedere il buono che lo circonda e che, una volta privato del sostegno della moglie, lo spinge verso la morte.

Ed ecco sopraggiungere il cortocircuito che vivacizza un film altrimenti piuttosto piatto: Otto è un suicida che non riesce a morire, così come Bill Murray non riesce a evadere dal giorno della marmotta in Ricomincio da capo di Harold Ramis. Entrambi sono personaggi imprigionati in un loop, fantasmi legati al mondo da una maledizione, in questo caso rappresentata dal mito del self-made man americano, che per mostrare il proprio valore deve riuscire in tutto da solo, con le proprie forze, mantenendosi granitico di fronte alle emozioni. La lezione che il personaggio interpretato da Tom Hanks deve imparare, intrisa di un buonismo squisitamente made in USA che la musica non manca mai di evidenziare (con qualche punta stucchevole), è che nessuno può fare tutto da solo, e tutti hanno bisogno degli altri per andare avanti nella vita.

Tom Hanks in Non così vicino. Foto di Niko Tavernise.

Una storia deliziosa, ricca di umanità

L’agente portatore di questa verità è incarnato nel film da Marisol (la bravissima Mariana Treviño), una vicina che pur essendo un ottimo esempio di donna e madre indipendente, è pronta a perforare la corazza di Otto per offrigli aiuto e chiederlo a sua volta. A ruota seguiranno una ex studentessa della moglie, un gatto accigliato, una coppia di vicini sul punto di essere sfrattati. È la fiera dei buoni sentimenti ma allo stesso tempo l’opportunità per Tom Hanks di regalarci un’ennesima prova di bravura, tratteggiando un uomo dietro la cui rabbia verso il mondo si nasconde un dolore acuto e insistente, che scorre come acqua gelata sotto il permafrost. Lavora molto bene, da questo punto di vista, Forster, abile sia nel centellinare i flashback che progressivamente compongono il puzzle della vita di Otto sia nell’affrescare un contesto credibile e intimo, dove ogni personaggio trova il suo posto e guadagna l’affetto dello spettatore.

Alla fine, come era prevedibile, il protagonista si spoglia della sua armatura mostrando la propria natura; e le lacrime scendono copiose non per la sorpresa di questo epilogo già annunciato quanto per il modo in cui questo cambiamento si attua: attraverso una sequenza di piccoli grandi gesti, insignificanti nell’economia di una vita eppure allo stesso tempo preziosi, come un pasto caldo o il taglio di una torta, che raccorda idealmente inizio e fine del film. Il protagonista si riconcilia con il mondo e con se stesso e il pubblico, a sua volta, esce dalla sala più leggero, con la sensazione di aver assaggiato un dolce morbido e vaporoso, inconsistente ma fragrante, dal sapore costruito ad arte per durare a lungo.

Guarda il trailer ufficiale di Non così vicino

GIUDIZIO COMPLESSIVO

Senza particolari guizzi né sorprese ma con la bravura di un interprete straordinario come Tom Hanks e la regia esperta di Marc Forster, Non così vicino è pensato per far breccia anche nel più arido dei cuori, regalando una storia deliziosa, ben scritta, ottimamente interpretata e ricca di umanità.

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Senza particolari guizzi né sorprese ma con la bravura di un interprete straordinario come Tom Hanks e la regia esperta di Marc Forster, Non così vicino è pensato per far breccia anche nel più arido dei cuori, regalando una storia deliziosa, ben scritta, ottimamente interpretata e ricca di umanità.Non così vicino, recensione del film con Tom Hanks