venerdì, Marzo 31, 2023
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Niente di nuovo sul fronte occidentale, recensione del film di guerra di Edward Berger

La recensione di Niente di nuovo sul fronte occidentale, film di guerra diretto da Edward Berger e tratto dall'omonimo romanzo bestseller di Erich Maria Remarque. Disponibile su Netflix.

Da più di ottant’anni i tedeschi ricoprono il ruolo di cattivi preferiti dalle pellicole di ambientazione bellica; il cinema ha popolato la nostra immaginazione di figure di spietati e iconici gerarchi come Amon Göth (Schindler’s List) e Hans Landa (Bastardi senza gloria). Paradigma reiterato soprattutto nei film sulla Seconda Guerra Mondiale, visti gli orrori commessi sotto il regime nazista, raramente ribaltato (il bellissimo U-Boot 96 di Wolfgang Petersen).

Se questa rappresenta una scelta comprensibile e scontata nel contesto del secondo conflitto mondiale, lo è di meno in quello del primo, dove le sfumature morali tendono ancora di più al grigio. Purtroppo, anche nelle storie ambientate durante la Grande Guerra viene solitamente privilegiato il punto di vista anglo-francese (1917), relegando troppo spesso i soldati tedeschi al ruolo di nemici, preferibilmente senza nome e senza volto, ad uso e consumo di pellicole di puro intrattenimento come il primo Wonder Woman.

Va ad arricchire la esigua lista di titoli sul fronte tedesco della Prima Guerra Mondiale – ma senza glorificare le motivazioni né di una né dell’altra parte, ma anzi condannando l’insensatezza e l’orrore della guerra in generale – Niente di nuovo sul fronte occidentale, film candidato ai prossimi premi Oscar in varie categorie, tra cui miglior film e miglior sceneggiatura non originale, disponibile in streaming su Netflix.

Terzo adattamento dell’omonimo libro di Erich Maria Remarque – il primo è stato il classico del 1930 All’ovest niente di nuovo, prima pellicola tratta da un romanzo a vincere l’Oscar per il miglior film; il secondo l’adattamento televisivo del 1979 -, la pellicola è diretta da Edward Berger, regista tedesco con diverse esperienze internazionali, soprattutto nel campo delle serie tv (The Terror, Your Honor).

Niente di nuovo sul fronte occidentale Photo Credit: ©Reiner Bajo.

Un incubo di fango e morte

Niente di nuovo sul fronte occidentale porta su schermo la storia di Paul Bäumer (Felix Kammerer), uno dei tanti ragazzi tedeschi che, per pura ingenuità e incoscienza giovanile, si sono fatti coinvolgere nell’”avventura” della Grande Guerra. Spedito nella primavera del 1917 sul fronte occidentale, nel nord della Francia vicino a La Malmaison, scopre ben presto la terribile realtà della guerra di trincea, un incubo di fango e morte. Arriva il novembre 1918, mentre Paul e i suoi compagni lottano quotidianamente per sopravvivere, l’ufficiale tedesco Matthias Erzberger (Daniel Brühl) si prodiga per il raggiungimento di un armistizio con la Triplice intesa.

La terra di nessuno tra le due trincee antagoniste in inverno, una distesa ricoperta da sprazzi di neve e cadaveri congelati. Una delle prime scene del film ci mostra il recupero dei vari capi di vestiario dai corpi dei soldati caduti in battaglia; le divise vengono sanificate e ripulite per poi essere affidate alla prossima recluta, il prossimo corpo da gettare nel mattatoio. Un’operazione fredda e meticolosa, accompagnata dalla colonna sonora ripetitiva e metallica di Volker Bertelmann (The Old Guard, Estraneo a bordo).

Niente di nuovo sul fronte occidentale mette subito le cose in chiaro: quella rappresentata è la prima vera guerra industriale della storia, iniziata in groppa ai cavalli e conclusa con carri armati e armi chimiche (come ben illustrato nel documentario di Peter Jackson They Shall Not Grow Old). Una fabbrica della morte che sfornava ogni giorno una montagna di cadaveri, dove l’eliminazione del nemico era spesso spersonalizzata.

Spersonalizzazione che veniva a mancare durante le cariche, quando si era costretti ad una disperata lotta faccia a faccia, in cui ci si rendeva conto di aver infilzato con la baionetta un altro ragazzo spaventato come noi, ma – parafrasando De André – dalla divisa di un altro colore. Edward Berger ci fa entrare proprio dentro questo tipo di dinamiche, spesso seguendo i protagonisti, con la steadycam, in fluidi e incalzanti piani sequenza lungo le trincee e attraverso i campi di battaglia.

Siamo totalmente coinvolti nella tensione e nella paura del momento, per poi essere colpiti dalla disperazione e dalla tragedia. Un gelido inferno fotografato da James Fried (la serie di Willow) con toni glaciali, in contrasto con il calore delle stanze degli ufficiali, dove si decideva con leggerezza della morte di migliaia di soldati, dopo essersi lamentati delle brioche non di giornata servite a colazione.

Niente di nuovo sul fronte occidentale è una brutale e commovente rappresentazione degli orrori della guerra di trincea, che presenta in modo efficace la sua tesi antimilitarista. Un film che restituisce il volto a soldati tedeschi e non, mostrandoci la realtà di giovani inconsapevoli coinvolti in una insensata carneficina. Non esiste la tanto mitizzata “bella morte”, ma solo una miserevole fine, affogati nel fango o uccisi mentre si cerca di rubare un uovo da una fattoria per sopravvivere.

Guarda il trailer di Niente di nuovo sul fronte occidentale 

GIUDIZIO COMPLESSIVO

Niente di nuovo sul fronte occidentale è una brutale e commovente rappresentazione degli orrori della Prima Guerra Mondiale; un inno antimilitarista che restituisce il volto ai giovani soldati caduti, sia tedeschi che francesi. Una pellicola coinvolgente che riesce a trasmettere la paura e la disperazione della guerra di trincea, un incubo di fango e morte.
Marco Scaletti
Marco Scaletti
Prima sono arrivati i fumetti e i videogiochi, dopo l'innamoramento totale per il cinema e le serie tv. Consumatore onnivoro dei generi più disparati, dai cinecomics alle disturbanti opere del sommo Cronenberg | Film del cuore: Alien | Il più grande regista: il succitato Cronenberg o Michael Mann | Attore preferito: Joaquin Phoenix | La citazione più bella: "I gufi non sono quello che sembrano" (I segreti di Twin Peaks)

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Niente di nuovo sul fronte occidentale è una brutale e commovente rappresentazione degli orrori della Prima Guerra Mondiale; un inno antimilitarista che restituisce il volto ai giovani soldati caduti, sia tedeschi che francesi. Una pellicola coinvolgente che riesce a trasmettere la paura e la disperazione della guerra di trincea, un incubo di fango e morte.Niente di nuovo sul fronte occidentale, recensione del film di guerra di Edward Berger