sabato, Marzo 25, 2023
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Matilda The Musical di Roald Dahl, recensione del film con Emma Thompson

La recensione di Matilda the Musical di Roald Dahl, adattamento cinematografico dell'omonimo musical con protagonista Emma Thompson. Dal 25 dicembre su Netflix.

Matilda” di Roald Dahl del 1988 arrivò quando la carriera del famosissimo scrittore di romanzi per l’infanzia – che già molti anni prima era riuscito a consolidare la sua fama grazie ad opere quali “James e la pesca gigante“, “La fabbrica di cioccolato“, “Il GGG” e “Le streghe” – aveva ormai raggiunto il culmine. In qualche modo, le storie di Dahl – che in vita fu anche sceneggiatore per il cinema – sono sempre state materiale ideale per la narrazione per immagini, grazie soprattutto ai temi e ai contenuti, ma anche al linguaggio e ai personaggi, distintisi sempre per creatività e originalità.

Nel caso specifico dell’avvincente storia di Matilda, una ragazzina di appena sei anni e mezzo che, nel tentativo di sopravvivere a una vita di soprusi e umiliazioni continue, scopre di possedere delle straordinarie doti mentali, non solo il cinema ma anche il teatro ha subito il fascino di questo giovane personaggio femminile così inusuale e vivace, dotato di un’intelligenza fuori dal comune, ma al tempo stesso modesto e totalmente inconsapevole delle sue reali capacità. Oltre all’adattamento per il grande schermo del 1996 firmato da Danny DeVito (divenuto negli anni un piccolo cult, nonostante gli scarsi consensi raccolti all’epoca dell’uscita in sala), nel 2010 la storia di Matilda è arrivata ad illuminare persino i più importanti palcoscenici del Regno Unito grazie al musical di grande successo ideato dal commediografo Dennis Kelly e dal musicista Tim Minchin, che nel giro di qualche anno è riuscito ad approdare anche a Broadway.

Ed è proprio su questo musical, premiato sia ai Tony che agli Olivier (i due più importanti riconoscimenti in ambito teatrale), che si basa Matilda The Musical di Roald Dahl, in arrivo su Netflix a partire dal 25 dicembre, giusto in tempo per allietare il Natale degli abbonati della piattaforma di streaming con una nuova versione della storia della bambina prodigio amante della lettura e dotata del potere della telecinesi. Dietro la macchina da presa Matthew Warchus, già regista del musical originale (e dunque esperto conoscitore della materia), che riesce a trasporre sullo schermo tutte le componenti più fascinose ed esilaranti che hanno contribuito alla riuscita del magico spettacolo da cui il film è tratto.

Emma Thompson in Matilda the Musical di Roald Dahl. Cr. Dan Smith/Netflix © 2022

Una storia immortale che diventa musical allo stato puro

Provando ad annullare le incommensurabili distanze che esistono tra esperienza dal vivo e visione intima e privata, Warchus ridimensiona la spettacolarità tipica del musical per adattarla alla fruizione domestica, pur restando estremamente fedele alla matrice primigenia e senza perdere mai di vista il grande intrattenimento come obiettivo ultimo, regalando due ore di pregevoli momenti di ottima musica, risate genuine e tanti buoni sentimenti. Il vero punto di forza dell’operazione è rappresentato però dal cast: nei panni di Matilda Wormwood, la piccola Alisha Weir ruba la scena, coniugando alla perfezione la dolcezza e la riservatezza della protagonista con il suo straordinario spirito d’acciaio, implacabile nonostante le angherie quotidiane perpetrate da genitori indifferenti e da educatori spietati, mostri talmente ordinari da risultare – proprio per questo – ancora più spaventosi.

Attorno a queste personalità tossiche, schiave di ideali e abitudini che inneggiano ancora alla supremazia del più grande sul più piccolo, del più forte sul più debole, e che assumono le fattezze di giganti della recitazione come Stephen Graham, Andrea Riseborough e la divina Emma Thompson (nei panni rispettivamente di Harry e Zinnia Wormwood, gli inaffidabili genitori di Matilda, e di Agatha Trunchbull, la tirannica e spietata preside del lugubre istituto Crunchem Hall), ruotano però anche tutta una serie di figure positive e benevole – da Mrs. Phelps (Sindhu Vee), bibliotecaria amante dei racconti, a Miss Honey (Lashana Lynch), dolce e onesta insegnante, fino ad arrivare agli esuberanti compagni di scuola – che rappresentano il famigerato ago della bilancia nell’incoraggiante storia di Matilda, vera e propria “eccezione alla regola” in un mondo in cui regnano oppressione e sottomissione.

Enfatizzando i concetti di ribellione e vendetta, Matilda The Musical assume i contorni di un’epopea universale fatta di tanti piccoli gesti audaci, rivoluzionari, eroici, tutti funzionali a cambiare il corso del destino e a permetterci di acquisire consapevolezza delle nostre capacità (quelle in grado di renderci unici e speciali, nonostante gli altri intorno a noi vogliano convincerci del contrario). Una storia immortale – come del resto lo sono tutti i racconti di Dahl – trasposta in un nuovo godibile adattamento che tuttavia non sfugge mai alle rigide regole della grammatica teatrale (e del musical allo stato puro), imponendo alla struttura narrativa un ritmo lontano dai più frenetici standard cinematografici, facendosi specchio ingranditore dei più autorevoli principi scenici, che pur non riuscendo sempre a mettere d’accordo tutte le tipologie di spettatore, rimangono innegabilmente affascinanti, senza tempo.

Guarda il trailer di Matilda The Musical di Roald Dahl

GIUDIZIO COMPLESSIVO

Matilda The Musical traspone una storia immortale - come del resto lo sono tutti i racconti di Dahl - in un nuovo godibile adattamento che tuttavia non sfugge mai alle rigide regole della grammatica teatrale, imponendo alla struttura narrativa un ritmo lontano dai più frenetici standard cinematografici, facendosi specchio ingranditore dei più autorevoli principi scenici, che pur non riuscendo sempre a mettere d'accordo tutte le tipologie di spettatore, rimangono innegabilmente affascinanti. 
Stefano Terracina
Stefano Terracina
Cresciuto a pane, latte e Il Mago di Oz | Film del cuore: Titanic | Il più grande regista: Stanley Kubrick | Attore preferito: Michael Fassbender | La citazione più bella: "Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile." (A Beautiful Mind)

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Matilda The Musical traspone una storia immortale - come del resto lo sono tutti i racconti di Dahl - in un nuovo godibile adattamento che tuttavia non sfugge mai alle rigide regole della grammatica teatrale, imponendo alla struttura narrativa un ritmo lontano dai più frenetici standard cinematografici, facendosi specchio ingranditore dei più autorevoli principi scenici, che pur non riuscendo sempre a mettere d'accordo tutte le tipologie di spettatore, rimangono innegabilmente affascinanti. Matilda The Musical di Roald Dahl, recensione del film con Emma Thompson