mercoledì, Settembre 11, 2024
HomeRecensioniL'Isola dei Cani recensione del film in stop-motion di Wes Anderson

L’Isola dei Cani recensione del film in stop-motion di Wes Anderson

Articolo a cura di Joseph Crisafulli

L’Isola dei Cani (qui il trailer ufficiale) è il nuovo film d’animazione in stop motion, diretto da Wes Anderson, che ha aperto la 68esima edizione del Festival del Cinema di Berlino. La pellicola arriverà nelle sale italiane il prossimo 17 maggio.

Esistono diversi modi per far passare un messaggio importante ad uno spettatore. C’è chi preferisce essere chiaro e diretto, mostrando con realismo una specifica problematica, anche a costo di togliere alla pellicola quel fascino misterioso proprio del linguaggio cinematografico; dall’altra parte c’è chi riesce ad addolcirci la pillola, parlando attraverso uno degli strumenti più potenti creati dall’uomo: la metafora.

In questo modo, una semplice domanda, che ammetterebbe una banale e semplice risposta, si carica di un enorme significato a cui è quasi impossibile rispondere. In questo caso specifico la domanda è: che cosa è successo al miglior amico dell’uomo?

L'Isola dei Cani

Wes Anderson, che ci ha affascinato – e continua ad affascinarci – con i suoi lavori (I Tenenbaum, Moonrise Kingdom, Grand Budapest Hotel), ci propone un film d’animazione che ben si accorda con i suoi stilemi.

Ad accompagnarci in questo fantasioso viaggio, nella versione originale, c’è un cast davvero stellare che presta la voce agli irresistibili protagonisti a quattro zampe: in lista abbiamo Bryan Cranston, Edward Norton, Bill Murray, Jeff Goldblum, Scarlett Johansson, Tilda Swinton e Liev Schreiber.

In un futuro prossimo, il Giappone è infestato dall’influenza canina. Per porre rimedio a questa epidemia, il sindaco Kobayashi decide di mandare tutti i cani su un isola. Atari Kobayashi, piccolo pupillo del sindaco, decide di partire per l’isola per riprendersi il proprio cane Spots e scoprire la verità dietro questa misteriosa influenza.

L'Isola dei Cani

L’Isola dei Cani recensione del film in stop-motion di Wes Anderson

L’isola dei Cani è senza alcun dubbio un film piacevolissimo, a cui difficilmente si può resistere. La pellicola non è priva di difetti, ma nella sua totalità siamo sicuri che i fan dell’animazione rimarranno più che soddisfatti. Partiamo da ciò che non ci è piaciuto…

L’Isola dei Cani parte come un racconto corale, ma già arrivati a metà pellicola, molti degli elementi seminati nella prima parte non vengono più sfruttati, ed è un peccato, perché il quartetto di cani che accompagnano Capo, il cane protagonista, e Atari, sembrano ben caratterizzati, ma vengono quasi subito relegati ad un ruolo di secondo piano che davvero non meritavano.

Un ulteriore pecca deriva dal fatto che per la maggior parte del tempo gli umani parlano in giapponese (che non viene tradotto): roprio come i cani del film che non conoscono il giapponese, anche la maggior parte degli spettatori non riescono a comprenderne le sfumature, sebbene i concetti vengano chiariti in altri modi. Questa scelta stilistica, che di certo fa sorridere le prime volte, alla lunga diventa un’arma a doppio taglio, che rischia di distogliere l’attenzione dello spettatore.

L'Isola dei Cani

Detto ciò, L’Isola dei Cani è comunque un film delizioso, che unisce lo stile semplice, ma riconoscibilissimo di Wes Anderson, con una stop-motion ben curata e davvero bella da vedere. Poesia, ironia e avventura si mescolano in maniera compatta, suscitando una vasta gamma di emozioni nell’arco di un’ora e quaranta minuti.

La storia d’amicizia tra esseri umani e cani non è solo un messaggio d’amore di stampo animalista, ma cela in sé un messaggio metaforico ancora più grande, di amore verso tutta l’umanità. Perché è vero che il cane è il miglior amico dell’uomo, ma anche lo stesso uomo può e deve essere il miglior amico di se stesso!

Redazione
Redazione
Il team di Moviestruckers è composto da un valido ed eterogeneo gruppo di appassionati cinefili con alle spalle una comprovata esperienza nel campo dell'informazione cinematografica.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

RECENTI

- Advertisment -