Sono passati solo pochi mesi dall’uscita di Nessuno Come Noi, ultimo lungometraggio firmato da Volfango Da Biasi, ma il cineasta romano è già pronto per tornare sul grande schermo con una nuova fatica cinematografica: L’Agenzia dei Bugiardi. Abbandonato il racconto rosa propriamente detto e perso anche lo sguardo al passato della pellicola precedente, il regista di Come Tu Mi Vuoi e Iago torna questa volta alla commedia più scanzonata, raccontando una storia che intreccia le logiche delle moderne screwball francesi con quelle del cinepanettone italiano.
Fred (Giampaolo Morelli) è a capo di una particolarissima agenzia che, al fine di aiutare i mariti fedifraghi a cornificare le proprie mogli, offre per ogni necessità consulenza e assistenza, così da permettere ai traditori di orchestrare al meglio le bugie che quotidianamente propinano alle consorti. Tra menzogne e messe in scena, la sua vita procede tranquilla e solitaria in quanto, a causa di uno shock infantile, non riesce a frequentare una donna per più di un mese di seguito.
Le cose cambiano quando incontra per sbaglio Clio (Alessandra Mastronardi), un’avvenente ragazza che condivide le sue stesse problematiche sentimentali, ma si fa al contrario promotrice di uno smodato senso di giustizia. Nascosta la sua vera professione, Fred riesce sorprendentemente ad innamorarsi della ragazza, che lo ricambia. I problemi sono però dietro l’angolo: il padre di Clio (Massimo Ghini) si scopre infatti essere un cliente dell’agenzia che, proprio in quei giorni, ha organizzato una fuga romantica con l’amante Cinzia (Diana Del Bufalo).
Rifacimento italiano della pellicola francese Abili.Com, L’Agenzia dei Bugiardi (qui il trailer ufficiale) si delinea fin dalle prime sequenze come una classica commedia italiana contemporanea, che poco aggiunge a quelle coeve prodotte annualmente sul mercato nazionale.
La storia, già nell’originale non particolarmente plausibile, raggiunge anche in questo remake picchi di inverosimiglianza, che confondono più volte l’intento creativo alla base, in quanto sembra più volte votato a mantenere un certo realismo. Ciò nonostante, il ritmo è buono e la storia riesce ad intrattenere senza difficoltà o rallentamenti. A parte alcuni passaggi poggiati su un umorismo più basico e prevedibile (tra tutti, quello con il cameo di Piero Pelù), le gag comiche appaiono abbastanza riuscite, permettendo di strappare più di una risata.
A permette ciò è soprattutto l’ottimo cast (che abbiamo incontrato alla conferenza stampa) che, grazie ad una chimica perfetta, convince pienamente. Se Giampaolo Morelli è come sempre un ottimo protagonista e Alessandra Mastronardi convince nei panni della brava ragazza un po’ pazza, assolutamente esilarante è Diana Del Bufalo che ormai incarna pienamente il ruolo della ragazza svampita ma di buon cuore.
Interessante è anche la regia di Volfango De Biasi. Il suo stile, sebbene in certi momenti appaia discontinuo, si configura in modo volontariamente pop, dando un tocco catchy all’intera messa in scena. Al contrario di molti registi italiani che si cimentano con il genere della commedia, De Biasi sembra essere riuscito ad affinare negli anni il proprio sguardo, proponendo una coerente firma stilistica.