In Klimt e Schiele – Eros e Psiche diretto da Michele Mally e scritto da Arianna Marelli sarà possibile riscoprire l’umanità, la società e i nuovi sentimenti europei agli albori del Secolo Breve. Film evento prodotto dalla Nexo Digital, fa parte della Stagione della Grande Arte al Cinema e sarà al cienma come evento nelle sole giorante del 22, 23 e 24 ottobre.
Michele Mally decide di approfondire l’ondata di cambiamento portata dai movimenti artistici della Secessione Viennese tramite le vite e le opere di Gustav Klimt ed Egon Schiele. Le loro vicissitudini personali e artistiche fungeranno da trait d’union per lo sviluppo narrazione.
Klimt e Schiele – Eros e Psiche al cinema solo il 22, 23 e 24 ottobre
Voce – e quasi alter ego – della gioventù rivoluzionaria e piena di idee dell’epoca è Lorenzo Richelmy, che accompagna lo spettatore nell’intricato e complesso fervore intellettuale viennese.
Tante le opere mostrate e tanti i luoghi visitati: dal Freud Museum passando per le collezioni dei Musei dell’Albertina, del Belvedere, del Kunsthistorisches, del Leopold e Wien Museum, l’arte di Klimt e Schiele fa percepire il senso di angoscia per il mutamento dei tempi e per la fine della Belle Epoque.
Il complesso di Edipo teorizzato da Freud pende sulle teste degli uomini e delle donne propugnatori della nuova corrente dello Jugendstil che li conduce alla riscoperta del corpo e della sessualità. Per questo motivo, le condotte di Klimt e Schiele rappresentano le due facce della stessa condizione: la corporeità, sia femminile che maschile, troneggia nei loro dipinti e nei loro schizzi seppure in modalità differenti.
La voluttà e la grandiosità dell’oro di Klimt trova il suo completamento nelle figure distorte ma profondamente umane della genialità di Schiele e insieme attraversano e scoprono la rinnovata Weltanshauung, visione del mondo.
Klimt e Schiele – Eros e Psiche supera la definizione di documentario d’arte grazie alla sua capacità di trasmettere allo spettatore la sensazione di rivivere davvero quell’era, evocando usi e costumi che per certi versi non sembrano essere andati perduti.
Il film mostra la volontà di sprofondare nell’inconscio umano compiendo lo stesso sforzo degli artisti citati, inglobando totalmente lo sguardo nel nuovo occhio del novecento. Il ritmo è serrato, al pari delle frenetiche esistenze dei due pittori protagonisti: questo non fa altro che rafforzare l’effettiva riuscita del film, creando un legame indissolubile tra immagini in movimento e memoria artistica.
Grazie a Klimt e Schiele – Eros e Psiche (qui il trailer italiano ufficiale) la vecchia Europa avvolge il pensiero dell’uomo moderno che dovrà fare i conti con gli scandali, i sogni e le ossessioni della Vienna dell’epoca d’oro – come recita il sottotitolo stesso dell’opera – prendendo finalmente atto delle tumultuose inquietudini novecentesche.