Johnny English Colpisce Ancora è il titolo dell’ultimo (per ora) capitolo delle avventure della spia più improbabile di sua Maestà, interpretata sul grande schermo da Rowan “Mr. Bean” Atkinson, film incluso nella pre-apertura della sezione Alice della Città della Festa del Cinema di Roma 2018.
Atkinson torna a vestire i panni dell’amatissimo agente segreto “per caso”: questa volta la minaccia di turno è un grande attacco informatico, che rivela l’identità di tutti gli agenti infiltrati attivi in Gran Bretagna ad eccezione proprio di Johnny. Richiamato in servizio dal Primo Ministro britannico stesso (Emma Thompson), English si tuffa a capofitto in azione con la missione di trovare l’hacker a capo di tutto; insieme al suo fidato assistente Bough (Ben Miller) cercherà di superare le sfide insite nella tecnologia moderna per rendere questa missione un successo e salvare il futuro della Gran Bretagna, dell’Europa e del mondo stesso.
In un mondo che si sta traghettando velocemente fin dentro il cuore pulsante dell’era dominata dalla tecnologia 3.0, come si può rispondere a un pericoloso attacco hacker capace di paralizzare la vita di tutti i giorni, privandoci degli strumenti necessari per affrontare le sfide quotidiane? Chiaramente, solo attraverso l’arma della tradizione!
Johnny English Colpisce Ancora dall’11 ottobre al cinema
Johnny English Colpisce Ancora (qui il trailer italiano ufficiale) sfrutta l’onda lunga del vintage nostalgico, strizzando l’occhio alla vecchia estetica dei tradizionali film di spionaggio della saga di Bond, condito però da gag slapstick anch’esse ereditate da un vecchio modo di fruire il cinema.
Se per molti la trama può risultare fin troppo scontata o banale, semplicistica nello svolgimento quanto nei prevedibili colpi di scena, in realtà è proprio la tensione costruita sulle strizzate d’occhio al passato a catturare l’attenzione dello spettatore, che finisce per seguire le disastrose avventure di English, l’improbabile agente sbagliato presente al momento sbagliato.
Rivedere Rowan Atkinson sul grande schermo è già di per sé un elemento nostalgia: molti ricorderanno i fasti comici del suo personaggio più famoso, Mr. Bean, quintessenza dell’umorismo britannico portato alla stregua del grande pubblico; il suo agente segreto è capace di combinare gli stessi danni, ma collocandosi in un tipico contesto da 007 che ben conoscevano nel 2003 gli sceneggiatori del primo capitolo Neal Purvis e Robert Wade, già artefici dei successi di Casino Royale e Skyfall.
Johnny English Colpisce Ancora è Atkinson-centrico, ma riesce ad affiancare all’attore comico azzeccati comprimari – come Miller o la folgorante Olga Kurylenko, tipico fascino retrò da spia sovietica – e una spalla “di lusso” come Emma Thompson, alle prese con un ruolo gustoso quanto divertente, che ne riconferma la versatilità attoriale.
Per evitare di realizzare il classico film parodia del mondo dello spionaggio – visto che si tratta oltretutto del nuovo tassello di una saga già sdoganata e consolidata -, il regista David Kerr gioca la carta della parodia consapevole, capace di intercettare il gusto mainstream del pubblico più disparato creando un riuscito mix di nostalgia, gag semplici, tocco vintage e trama prevedibile che non inficiano, però, la gradevole riuscita del film, un intrattenimento leggero capace di divertire gli spettatori d’ogni età.