lunedì, Giugno 5, 2023
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Il Viaggio, recensione del film con Timothy Spall e Colm Meaney

Il Viaggio (The Journey) è, a tutti gli effetti, un piccolo capolavoro. Il film è una commedia drammatica, giocata tutta su una sceneggiatura brillante e su un cast davvero eccezionale. Se non andrete a vederlo, il vostro status di cinefili ne risentirà!

Quando parliamo di guerra civile, le prime cose che ci sovvengono sono le guerre combattute nel ‘800 e nei primi del ‘900, oppure quelle dei paesi del cosiddetto Terzo Mondo. Ad ogni modo la percezione della guerra civile è qualcosa che spinge il nostro cervello a ricordare eventi distanti da noi. Eppure c’è stato un conflitto veramente vicino, che si è svolto dentro alla nostra cara e moderna Europa, in cui la parola fine è stata scritta solo recentemente.

Oggetto de Il Viaggio è proprio la questione irlandese. Nello specifico, descrivere il momento in cui il pastore protestante Ian Paisley e il cattolico Martin McGuinness, figura di spicco del Sinn Féin (il braccio politico dell’IRA), hanno trovato un accordo per governare insieme l’Irlanda del Nord e seppellire definitivamente l’ascia di guerra. In cabina di regia c’è Nick Hamm, che dirige due pezzi da novanta, Timothy Spall e Colm Meaney. Insomma, già solo sulla carta il film si presenta come un’autentica pietra miliare.

Scozia. I due nemici Ian Paisley e Martin McGuinness si incontrano a St. Andrews per ottenere un accordo e governare insieme l’Irlanda del Nord. Quando le trattative giungono ad uno stallo, i due si ritrovano presto costretti, dalle circostanze, ad intraprendere un viaggio in macchina. L’incontro è supervisionato dal primo ministro inglese Tony Blair insieme all’agente del servizio di sicurezza Harry Patterson.

Con Il Viaggio affrontiamo le ferite e le cicatrici di una guerra fratricida, attraverso i due oppositori all’interno di un’automobile. Nonostante la tematica sia drammatica, il tono del film è quello della commedia; il bilanciamento dei due registri è perfettamente impostato grazie alla penna di Colin Bateman, lo sceneggiatore.

Il regista Nick Hamm è davvero abile a dirigere gli attori in spazi angusti, come aveva già dimostrato in The Hole. Le due star del film Timothy Spall e Colm Meaney sono semplicemente straordinari; senza le loro interpretazioni il film non sarebbe riuscito. Anche il cast di contorno (che si fa fatica a definire di contorno!) è perfetto: dal Tony Blair di Toby Stephens ad Harry Patterson del compianto John Hurt, fino all’autista Jack interpretato da Freddie Highmore (Bates Motel).

Il dialogo tra i due antagonisti è sempre acceso e carico, e al suo interno si trova sempre lo spazio per una magnifica ironia, che alleggerisce il tema trattato. Di fatto le uniche immagini delle violenze sono realizzate attraverso flash, con filmati storici di repertorio.

Il Viaggio è un pezzo di grande cinema, in cui l’ottima scrittura si fonde con la magnifica interpretazione da parte di ogni componente del cast e con una regia equilibrata. Consigliata la lingua originale.

Guarda il trailer ufficiale de Il Viaggio

Redazione
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