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Il Giorno Più Bello del Mondo, recensione del film di e con Alessandro Siani

Il Giorno Più Bello del Mondo è il film che vede il ritorno del comico Alessandro Siani sul grande schermo: autore (insieme a Gianluca Ansanelli), ma prima ancora attore e regista, questa volta Siani s’ispira liberamente alle atmosfere fiabesche e magiche delle commedie di Frank Capra per realizzare una comedy con venature action immersa in un’atmosfera strettamente connessa con il realismo magico ma, soprattutto, avvolta da un velo di malinconia, come ha raccontato durante la conferenza stampa.

Insieme a lui condividono lo schermo gli attori Stefania Spampinato (Grey’s Anatomy), Giovanni Esposito, Stefano Pesce, Leigh Gill (reduce dal set di Joker) e i piccoli Sara Ciocca e Leone Riva. Il film ha chiuso la sezione Alice nella Città all’interno della kermesse di RomaFF14 e uscirà nelle sale a partire dal prossimo 31 ottobre.

Arturo Meraviglia (Siani) è l’impresario di un piccolo teatro di avanspettacolo ormai in declino. Un inaspettato lascito da parte di un lontano zio gli accende la speranza di risolvere i problemi con i debitori, ma quando scopre che l’eredità sono due bambini, Rebecca e Gioele, cade nello sconforto. Dopo i primi momenti di convivenza burrascosa, un bel giorno scopre che Gioele ha un potere sorprendente: le magie di cui è capace il bambino, infatti, sembrano essere la chiave per risolvere i problemi di Arturo e risollevarlo dal vicinissimo tracollo. Il talento del piccolo illusionista non sfugge però a un team di loschi scienziati che vogliono scoprire cosa si cela dietro queste grandi doti.

Il Giorno Più Bello del Mondo è il tentativo, da parte del comico napoletano, di creare il proprio blockbuster (pre)natalizio a misura di bambino: l’elemento magico che pervade l’intera storia conferisce un tocco leggero e innovativo al tradizionale impianto da commedia all’italiana, basato sulle battute quanto sulle situazioni comiche vicine alle gag e alle dinamiche rapide – quanto incalzanti – dello sketch. Ispirandosi alle suggestioni del circo e dell’avanspettacolo, Siani confeziona un “film nostalgia” (soprattutto nella prima parte) all’interno del quale la malinconia pervade le esistenze caotiche dei vari protagonisti e, in particolare, quella di Arturo Meraviglia.

Nonostante lo sforzo produttivo, creativo e artistico (visto il dispiegamento di effetti speciali coinvolti) di realizzare un prodotto atipico quanto innovativo per il mercato audiovisivo italiano, il risultato finale però non riesce a soddisfare le alte aspettative: la commistione di generi e di ispirazioni fa perdere organicità al racconto filmico; il ritmo viene frammentato dalle continue battute quanto dagli eccessi visivi da fumetto (o da cartoon), che suscitano risate nei più piccoli ma non convincono gli adulti alla ricerca di una storia coerente, pur se fiabesca, capace di farli evadere dalla monotonia della quotidianità.

E proprio i bambini sembrano essere il target ideale del prodotto: ai più piccoli questa fiaba moderna (ma senza tempo) piacerà per la capacità di rendere possibile l’impossibile, incitandoli a perseguire sempre i propri sogni credendoci fino in fondo. Si ritroveranno inoltre nei due piccoli protagonisti, capaci di riconfermare ancora una volta come i bambini – e gli animali – siano i veri fuoriclasse del grande schermo, capaci di regalare alla settima arte quella verità, pura e priva di preconcetti, che il cinema cerca da sempre d’imitare con alterni risultati.

Ma una volta estrapolato dalla sfera del sogno, proprio come un gioco di prestigio Il Giorno Più Bello del Mondo mostra le proprie fragilità che di sicuro non ne inficeranno il risultato al botteghino, ma al contempo lo allontanano dai risultati prefissati: i toni cabarettistici depauperano della giusta emotività le scene più intime; il trucco dietro il gioco si svela rivelando la propria natura da cartoon, a tratti clownesca, incentrata sul mero intrattenimento incapace di scavare a fondo, di riflettere davvero sulla magia nascosta nella vita di tutti i giorni attraverso una lente colorata da fiaba moderna.

Guarda il trailer de Il Giorno Più Bello del Mondo

Ludovica Ottaviani
Ludovica Ottaviani
Imbrattatrice di sudate carte a tempo perso, irrimediabilmente innamorata della settima arte da sempre | Film del cuore: Lo Chiamavano Jeeg Robot | Il più grande regista: Quentin Tarantino | Attore preferito: Gary Oldman | La citazione più bella: "Le parole più belle al mondo non sono Ti Amo, ma È Benigno." (Il Dormiglione)

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