Articolo a cura di Joseph Crisafulli
Guardiani della Galassia Vol. 2 è confezionato nella maniera più ottimale possibile. Tutti i parametri, che poi analizzeremo, sono superiori alla media dei film del Marvel Cinematic Universe (MCU). Insomma, questo sequel si posiziona immediatamente tra i primi posti nella classifica dei film di questo genere.
Il MCU ha inserito nella grammatica cinematografica, il concetto di continuity propria dei fumetti americani dei supereroi. In questo modo la grande ed ampia narrazione, una sorta di epopea supereroica, può essere colta pienamente solo da coloro che hanno seguito le vicende dal primo episodio, ovvero Iron Man del 2008, fino ad ora, senza mai saltare un film. Ovviamente ci sono film che sono più legati alla continuity e che hanno lo scopo di portare avanti la narrazione orizzontale: Avengers: Age of Ultron è di fatto un film di servizio in questo senso, altri invece ne sono legati in maniera molto debole (in un certo senso Ant-Man ha goduto, fino ad un certo punto, di una propria autonomia).
Guardiani della Galassia Vol. 2 è sicuramente il film più slegato alla continuity. Il regista James Gunn di fatto considera i suoi Guardiani e l’universo cosmico Marvel come un pilastro parallelo a quello degli Avengers, in cui gli avvenimenti della terra sono del tutto marginali (se non ininfluenti). Perciò dal punto di vista della continuity, che porterà ad Infinity War, non si ha alcuno sviluppo. Ci si concentra sull’universo cosmico e proprio su questo versante si fanno passi da gigante (sono tantissimi i personaggi nuovi che vedremo, Sylvester Stallone incluso!) ed i fan non potranno che gioirne!
Guardiani della Galassia Vol. 2 è il film concettualmente più equilibrato ed ottimale del MCU, poiché tutti i parametri sono sopra la media. Questo non vuol dire però che questo sequel sia migliore in tutto. La componente action è sopra la media, ma non tocca le vette del primo Avengers. La comicità è sempre dirompente e non mancano le risate, eppure il primo Guardiani della Galassia risulta leggermente più divertente a livello di battute. Gli effetti speciali sono molto buoni e non deluderanno, ma non si raggiunge quel picco che forse Doctor Strange ha raggiunto.
Arriviamo allora al valore aggiunto della pellicola di James Gunn, dove Guardiani della Galassia Vol. 2 ha stabilito il proprio record: il villain. Al riguardo, possiamo finalmente gridare al miracolo! Questa volta la Marvel è riuscita a sviluppare una trama in cui il villain non è solo – usando le parole di Stannis – “un droide protocollare”, ma si innesta naturalmente nella storia.
In generale i personaggi sono tutti approfonditi, cosa che ci permette di adorare ogni componente di questa famiglia spaziale. Nota a margine per Baby Groot: di fatto si potrebbe girare uno spin-off di successo solo su di lui. Spettacolari, soprattutto per i fan dei fumetti Marvel, sono il cameo di Stan Lee (probabilmente uno dei migliori) e le scene dopo i titoli di coda; ce ne sono ben cinque ed una di queste manderà in brodo di giuggiole i fan.
Guardiani della Galassia Vol. 2 dimostra quindi che la continuity è un’arma a doppio taglio, se da un lato non vediamo l’ora di trovare indizi che ci portino all’Infinity War, dall’altro è palese come una certa autonomia abbia il vantaggio di rendere il film più godibile e più cinematografico, senza che questo risulti un semplice episodio di una serie tv che esce al cinema.