martedì, Settembre 26, 2023
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Copia Originale, recensione del film con Melissa McCarthy

È la settimana degli Academy Awards ed ecco arrivare sugli schermi Copia Originale, candidato a tre premi Oscar: miglior attrice, miglior attore non protagonista e miglior sceneggiatura non originale. Black comedy tagliente diretta da Marielle Herriell, qui al suo secondo lungometraggio dopo Diario di una teenager del 2015, la pellicola è interpretata, tra gli altri, da Melissa McCarthy e Richard E. Grant.

Copia Originale è la vera storia di Lee Israel, che nel 2008 ha pubblicato la propria autobiografia: “Can You Ever Forgive Me?”. La Israel è un’acclamata biografa che, tra gli anni Settanta e Ottanta, ha raggiunto il successo delineando le vite di Katherine Hepburn, Tallulah Bankhead, Estée Lauder e della giornalista Dorothy Kilgallen. Quando si ritrova a far fronte alle difficoltà di pubblicazione perché ormai fuori dal mercato editoriale, Lee imprime un ardito e irreversibile cambiamento alla sua carriera: indirizza le proprie doti di scrittrice verso il crimine, il furto e l’inganno, con la complicità del suo amico Jack.

La sceneggiatura di Copia Originale è stata scritta da Nicole Holofcener e Jeff Whitty. La Holofcener (Parlando e sparlando del 1996) all’inizio era stata scelta per dirigere la pellicola, con Julianne Moore e Chris O’Dowd come protagonisti. Quando però la Moore ha abbandonato il progetto per “differenze creative”, la Holofcener è rimasta come sceneggiatrice e Marielle Heller ha preso le redini della regia, con McCarthy e Grant nei ruoli dei due protagonisti.

Copia Originale è un elegante percorso tra due personaggi borderline, in bilico tra umorismo e pathos. La devozione appassionata del personaggio di Melissa McCarthy al suo gatto è accompagnata da un irritabile disprezzo per gli esseri umani che l’hanno tradita, o che le hanno impedito una brillante carriera letteraria. C’è una profonda emozione nel modo in cui le sue smorfie sarcastiche e di disprezzo alla fine vacillano in lacrime di tristezza…

La sua controparte maschile Jack sembra essere sempre sopra le righe, nascondendo le proprie insicurezze dietro una maschera di spavalderia e bonomia. È una performance brillante quella offerta dalla McCarthy e da Richard E Grant, che ci regalano qualcosa di incredibilmente esilarante ma al contempo drammatico. Il film offre una serie di dettagli in alcune scene molto autentiche, talmente maldestre e assurde da riuscire a cogliere in pieno certi paradossi della vita reale.

Lee Israel nella vita reale potrebbe essere stata una figura ancora più cupa e isolata di quanto non appaia in Copia Originale, e la figura di Jack contribuisce a rendere questo dramma bizzarro e agrodolce. La McCarthy e Grant hanno una chimica genuina, la loro relazione presenta uno speciale cameratismo tra un gay e una lesbica in un’era che precede qualsiasi movimento LGBT; il fatto che nessuno dei due sia giovane è l’ennesima sfaccettatura del film.

Copia Originale (qui il trailer italiano ufficiale) percorre territori inesplorati con un personaggio come la Israel: fuori moda, sconosciuta e poco attraente per la maggior parte degli spettatori. Il team di creativi, compresi molti dei produttori, ha avuto il coraggio di celebrare una donna che con ogni probabilità non ha mai sentito un briciolo di empatia dagli altri per la sua vita.

Guarda il trailer ufficiale di Copia Originale

Lucia Lorenzini
Lucia Lorenzini
Dipendente da cinema e serie tv fin da quando ha iniziato a usare il telecomando | Film del cuore: Casablanca | Il più grande regista: Martin Scorsese | Attore preferito: Leonardo DiCaprio | La citazione più bella: "Luke, sono tuo padre" (Star Wars Episodio V - L'Impero Colpisce Ancora)

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