martedì, Dicembre 5, 2023
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Come ti Ammazzo il Bodyguard recensione del film con Ryan Reynolds

Pubblicizzato come una commedia goliardica ma sicuramente più vicino all’action movie, Come ti Ammazzo il Bodyguard (qui il trailer italiano ufficiale) segna l’esordio cinematografico per la strana coppia composta da Ryan Reynolds e Samuel L. Jackson, qui diretti da Patrick Hughes e accompagnati da un cast d’eccezione che comprende un’esilarante Salma Hayek e un bravo Gary Oldman.

Michale Bryce (Reynolds, appunto) è un bodyguard in declino che, dopo aver perso un cliente per colpa di una misteriosa pallottola, è costretto ad accettare un insolito caso: scortare fino ad Amsterdam il sicario nonché sua nemesi Darius Kincaid (Jackson), testimone fondamentale per un processo ai danni del dittatore bielorusso Vladislav Dukhovich (Oldman). I due, da acerrimi nemici, impareranno a mettere da parte le rivalità, dando vita a sequenze mozzafiato e gag esilaranti.

Come ti Ammazzo il Bodyguard è un film adrenalinico, orchestrato su lunghe scene di sparatorie, inseguimenti e combattimenti corpo a corpo

Nato dal regista del terzo episodio della saga de I Mercenari, Come ti Ammazzo il Bodyguard è anzitutto un film adrenalinico, orchestrato su lunghe scene di sparatorie, inseguimenti e combattimenti corpo a corpo. La trama, semplicistica e ridotta all’ossa, è probabilmente il più grande difetto del lungometraggio, che alterna quindi passaggi sincopati a frangenti monotoni e monocordi. Nonostante la storia sia basilare e poco articolata, il ritmo di alcune sequenze solleva però le sorti della pellicola, che riesce in modo altalenante a coinvolgere ed intrattenere lo spettatore.

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Come ti Ammazzo il Bodyguard recensione del film con Ryan Reynolds

Soprattutto passaggi quali la fuga dalla safe house d’emergenza e l’inseguimento in automobile del finale appaiono estremamente interessanti, giocando su tempistiche perfettamente calibrate. Il dinamismo e la vivacità del montaggio si dimostrano inoltre all’altezza delle vicende rappresentate, permettendo perfino di accrescere l’energia trasmessa. La regia, curata come si è detto dall’australiano Patrick Hughes, convince e funziona, risultando addirittura brillante nella perfetta omologazione ai precetti hollywoodiani di genere.

Accanto alle logiche d’azione, non poteva mancare una buona dose di comedy, percepita fin dal poster ufficiale ideato per canzonare quello iconico di Guardia del Corpo con Whitney Houston. Le battute, meno sboccate di quanto si possa presagire dal trailer, strappano qualche risata, pur non provocando vera e propria ilarità. I tempi dello humor sono nuovamente buoni, ma le parolacce e le imprecazioni sono alla lunga eccessive.

Ryan Reynolds e Samuel L. Jackson non appaiono mai davvero affiatati, non convincendo pienamente nelle vesti di ‘strana coppia’

Un’ultimo appunto va infine fatto relativamente ai protagonisti Ryan Reynolds e Samuel L. Jackson. Se il primo ha più volte dato prova di non essere un bravo interprete ma di cavarsela discretamente nelle commedie, il secondo di dimostra come sempre capace di grandi performances, anche in contesti che non gli sono abituali. Malgrado ciò, insieme i due non appaiono mai davvero affiatati, non convincendo pienamente nelle vesti di ‘strana coppia’.

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Gabriele Landrini
Gabriele Landrini
Perché il cinema non è solo un'arte, è uno stile di vita | Film del cuore: Gli Uccelli | Il più grande regista: Alfred Hitchcock | Attore preferito: Marcello Mastroianni | La citazione più bella: "Vorrei non amarti o amarti molto meglio." (L'Eclisse)

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