Codice Criminale è il nuovo film con protagonisti Michael Fassbender e Brendan Gleeson, un’opera prima diretta da Adam Smith, regista britannico che deve la propria fama al fortunato sodalizio con i Chemical Brothers, per i quali ha realizzato numerosi – e premiati – videoclip.
Questo film dall’affascinante titolo originale, Trespass Against Us, è stato ufficialmente girato nel 2015 e ha debuttato al Toronto International Film Festival nel 2016 prima di trovare una distribuzione internazionale, approdando finalmente anche in Italia da oggi 28 giugno grazie a Videa.
Smith, su una sceneggiatura di Alastair Siddons, si addentra con uno sguardo sospeso tra l’action e il drama nel semi-sconosciuto mondo dei travellers anglosassoni, quei nomadi autoctoni inseriti nel tessuto sociale dell’isola di sua Maestà (e dintorni), ma pronti comunque a difendere ad ogni costo le proprie peculiarità culturali, sociali e linguistiche. Un folklore che, in alcuni casi estremi, si muove ai margini della legalità, immortalato in un costante gioco forza con le autorità.
Adam Smith, si addentra con uno sguardo sospeso tra l’action e il drama nel semi-sconosciuto mondo dei travellers anglosassoni
È quello che accade ai Cutler, la famiglia protagonista delle vicende narrate in Codice Criminale: un clan piramidale al cui vertice c’è Colby (Gleeson) il patriarca misticamente ispirato, che alterna le citazioni cristologiche a uno sprezzante atteggiamento contro le autorità locali. Al figlio primogenitore Chad (Fassbender) spetterà l’onere più grande, ovvero seguire le orme paterne; peccato solo che Chad sia ormai stanco delle rapine, delle effrazioni, delle “gite” nel carcere locale e delle folli corse in auto.
Sogna un futuro migliore per i propri figli e per sua moglie, Kelly. E la sua volontà di redenzione e riscatto lontana dalle radici non viene accettata facilmente dal padre, che vede nel gesto di Chad un tradimento e una dichiarazione di “guerra” verso quel “codice criminale” che hanno sempre cercato di attuare e difendere.
Codice Criminale: intervista a Michael Fassbender – video
Azione e dramma – appunto – adrenalina ed emozioni forti che Smith cerca di mescolare tra loro, alternandole sul grande schermo in una caotica girandola che affonda le proprie radici proprio nel mondo dei videoclip, dal quale proviene il regista. Fassbender e Gleeson gareggiano tra loro a colpi di carisma e presenza scenica, costruendo una coppia padre-figlio complessa e sfaccettata, tanto diversa quanto indispensabile nelle proprie similitudini.
Ma Codice Criminale è la conferma di un trend (purtroppo) abbastanza comune nella cinematografia contemporanea: non basta un cast d’altissimo livello e una storia dal potenziale accattivante per garantire la riuscita complessiva di un film. Il viaggio nel mondo del folklore travellers affascina ma rimane in superficie e le scene d’azione non sono all’altezza delle aspettative adrenaliniche di un film action.
Fassbender e Gleeson gareggiano tra loro a colpi di carisma e presenza scenica, costruendo una coppia padre-figlio complessa e sfaccettata
Il lato più interessante rimane quello umano, il dramma sottile e nervoso che agita Colby e Chad, un mix incontrollabile e folle di amore e odio nel quale echeggia il misticismo castrante, sadicamente ironico e demiurgico del pater familias dei Cutler. Anche il tema della redenzione proviene direttamente da questo ribollente calderone di ambigue e contraddittorie emozioni.
Una redenzione che il futuro “erede al trono” di un impero pavee cerca di conquistarsi agli occhi del figlio Tyson, pur restando sempre in bilico tra dannazione e tentazioni; ancora un figlio e un padre, pronto però questa volta a sacrificare la propria libertà (che ha trasformato in uno stile di vita) pur di garantire ai propri eredi un futuro migliore.