Articolo a cura di Joseph Crisafulli
Coco è il nuovo film d’animazione targato Disney Pixar, e non abbiamo alcun timore nell’affermare che è il miglior prodotto della scuderia dai tempi di Toy Story 3. Caldamente consigliato, Coco riesce non solo ad intrattenere grandi e bambini, ma cela al suo interno numerose tematiche profonde, che difficilmente vengono affrontate nell’animazione occidentale.
Facciamo di tutto per essere ricordati da qualcuno. Come individui, vorremmo che il nostro passaggio sulla terra non venga mai dimenticato. Ci sforziamo di lasciare un segno, anche minimo, in modo tale che le generazioni future non si dimentichino di noi. In Messico il Dia de Muertos è una delle festività principali. Il legame che questo popolo ha con la morte è molto significativo. Il Giorno dei Morti serve a commemorare i defunti, attraverso balli e canti, e alla predisposizione di altari con offerte. In questo modo chi ci ha lasciato non viene mai dimenticato.
Lee Unkrich, già regista dello splendido Toy Story 3, insieme ad Adrian Molina è al timone di questo progetto che trae ispirazione proprio da questa matrice messicana. Gli autori giocano molto sui costumi del centro America, omaggiando le tradizioni dei musicisti e cantanti mariachi, e alcune figure storiche e culturali importantissime, prima fra tutte l’artista Frida Kahlo. Consci di questo bagaglio, ci addentriamo nel mondo di Coco.
Miguel è un ragazzino che sogna di diventare un musicista come il suo idolo, il defunto Ernesto de la Cruz. La sua famiglia da generazioni però odia la musica. Quando, per partecipare ad una gara per la celebrazione del Giorno dei Morti, Miguel ruba la chitarra di Ernesto dalla sua tomba, il piccolo viene catapultato nel mondo dei morti, dove conoscerà i suoi parenti defunti e scoprirà il motivo per cui la sua famiglia odia la musica.
Coco recensione del nuovo film d’animazione Disney Pixar
Coco è un film molto maturo, con molteplici livelli di lettura. Innanzitutto è una storia di formazione, legata ovviamente a Miguel e alla sua crescita. Il film di Unkrich e Molina è anche una storia famigliare, in cui viene mostrato un conflitto davvero interessante: il giovane protagonista si oppone alla sua famiglia per difendere chi è, anche se sa che la sua famiglia gli vuole bene. Infine viene affrontato il livello più filosofico, quello legato alla morte e al ricordo che lasciamo a chi rimane sulla Terra.
Coco mette insieme tantissima carne al fuoco, destreggiandosi in maniera perfetta tra le varie tematiche. Il piano narrativo è ricco e molto emozionante. Sul piano tecnico la Pixar si è sempre attestata su livelli altissimi, ed anche in questo caso non possiamo che rimanere stupiti vedendo la rappresentazione del mondo dei morti.
Caratterizzato da musiche che ricalcano la tradizione messicana, non possiamo rimanere impassibili all’interpretazione del brano “Ricordami”. Nonostante l’ambientazione musicale, Coco non è un musical, il che potrà far piacere ai detrattori del genere. Vi invitiamo quindi a vedere Coco al cinema: è un’esperienza quasi catartica, capace di colpire nell’anima.