Benvenuti a Casa Mia è il nuovo lungometraggio di Philippe De Chauveron che decide di continuare la fortunata collaborazione con Christian Clavier e Ary Abittan, reduci dal successo di Non Sposate le Mie Figlie! (2014).
Anche in Benvenuti a Casa Mia si respira l’aria familiare della commedia che strizza l’occhio alla satira politica: Jean-Etienne Fougerole (Christian Clavier), scrittore impegnato politicamente sul versante di sinistra, scommette, durante un confronto televisivo con un suo collega del versante opposto, di essere in grado di portare avanti lo spirito promosso dal suo libro intitolato appunto “Benvenuti a casa mia”, quello cioè di ospitare i più bisognosi di soccorso nella sua bella dimora a Marnes-La Coquette. L’appello non va a vuoto e la famiglia rom di Babik (Ary Abittan) irrompe nella torre d’avorio borghese della famiglia di Fougerole.
Il focus intorno al quale ruota il film è di per sé molto scottante per questi tempi più ma De Chauveron – insieme agli sceneggiatori Guy Laurent e Marc De Chauveron – riesce ad avvicinarvisi con gusto e ironia, collocando in modo cadenzato delle stoccate al vetriolo che ben predispongono lo spettatore alla risata e alla riflessione, seppur dolce-amara.
Un aspetto è molto chiaro nel film: non si salva nessuno. Se da una parte la famiglia di Babik risulta essere rumorosa e ingombrante, dall’altra quella di Fougerole è fin troppo silenziosa e al suo posto, sempre intenta a nascondersi dietro un bicchiere di vino o la progettazione di un’opera d’arte dal gusto chiaramente discutibile.
Benvenuti a Casa Mia recensione della commedia di Philippe De Chauveron
In Benvenuti a Casa Mia ogni personaggio è portavoce di un’ambiguità sociale nella quale è facile scovare le ipocrisie che da sempre affligono la Storia: Fougerole e sua moglie Daphné (Elsa Zylberstein) incarnano quel “fascino indiscreto della borghesia” pronta a battersi per gli altri ma effettivamente insofferente se messa alla prova, mentre Babik e tutti i numerosi componenti della sua famiglia incarnano “l’altro”, “lo sconosciuto”, ciò che non si è abituati a riconoscere quotidianamente.
Per questo motivo la vis comica di ogni interprete è funzionale per il film ed è causa della sua efficacia: l’aria sardonica di Clavier si contrappone al riso sguaiato e alla mimica di Abittan, cui fanno da contraltare le reazioni della ridicola ipocrisia della Zylberstein.
Benvenuti a Casa Mia (qui il trailer italiano ufficiale) regala allo spettatore la possibilità di vedere sullo schermo un pezzo di vita e di politica fedelmente radicate nella realtà ed è, per questo motivo, capace di strappare delle vere risate “di pancia”. Il film uscirà nelle sale italiane dall’8 marzo e sarà distribuito dalla Adler Entertainment.