Anche Senza di Te (qui il trailer ufficiale) è il primo lungometraggio a livello industriale, nazionale e internazionale dell’autore Francesco Bonelli. Il film arriverà nelle nostre sale, distribuito da Sun Film Group, dall’8 marzo.
Come si formano i giovani e i giovanissimi, i quali erediteranno questo mondo quando saremo più vecchi? Qual è il sistema d’insegnamento migliore per far crescere le generazioni future? L’educazione inizia fin da piccoli. Inizialmente avviene a casa, poi crescendo il compito viene demandato alla scuola. Molto spesso le famiglie relegano la scuola al rango di semplice istituto, il quale deve avere il solo compito di fornire ai bambini conoscenze di stampo nozionistico.
Così facendo però, la scuola viene notevolmente depotenziata nelle sue funzioni, poiché il bambino viene inteso come un semplice alunno e viene meno qualsiasi funzione di crescita umanitaria e personale. Il nostro sistema scolastico infatti è carente al riguardo; inoltre ad aggravare la crisi ci pensa la scarsa comunicabilità tra scuola e famiglia, i quali dovrebbero concorrere insieme alla formazione dei ragazzi.
Questo delicato e molto interessante nodo viene sviluppato in questo Anche Senza di Te da Francesco Bonelli, il quale si è formato come assistente alla regia di alcuni importanti autori nazionali ed internazionali. Nel cast abbiamo Myriam Catania come protagonista, insieme a Nicolas Vaporidis, Matteo Branciamore e il lottatore di MMA Alessio Sakara.
Anche Senza di Te recensione del film con Myriam Catania e Nicolas Vaporidis
Ad un passo dalle nozze con Andrea, Sara, un’insegnate delle scuole elementari comincia a soffrire di attacchi di panico. Grazie all’aiuto di un collega, Sara introduce nella sua classe l’educazione emotiva, pensiero alla base della filosofia del pedagogista Loris Malaguzzi. Questo percorso, con i ragazzi e con se stessa, porterà Sara a far quadrare la sua vita.
Nelle sue intenzioni, Anche Senza di Te si pone come un film a metà tra la saga di Bridget Jones e Il Favoloso Mondo di Amélie: sono infatti presenti molti omaggi e citazioni a questi lungometraggi; basti pensare che Sara nei suoi attacchi d’ansia entra praticamente in una realtà da sogno, anzi da incubo, o che la sua situazione sentimentale ricordi moltissimo il triangolo amoroso tra Bridget, Mark e Daniel.
Tolti questi riferimenti e il nobilissimo intento di trattare l’importante argomento della crisi dell’insegnamento in Italia, il resto è quasi totalmente insalvabile. Non c’è quasi niente di convincente nel film, a partire dalla trama e dalla sceneggiatura, che fa acqua da tutte le parti.
Le diverse parti del film, quella sentimentale e comica, e quella più propriamente didattica e drammatica, stridono in maniera incredibile, facendo crollare totalmente la struttura narrativa. Poco ispirati gli attori, con nota dolente Matteo Branciamore e Myriam Catania. Si salvano Nicolas Vaporidis, soprattutto nell’ispirato monologo in difesa del metodo Malaguzzi, e Alessio Sakara che pur non essendo un attore professionista riesce ad esaltare il personaggio più interessante della pellicola.
Anche Senza di Te è un film che avremmo voluto consigliare, poiché la filosofia alla base della storia è davvero interessante, ma purtroppo non è in grado di reggere minimamente l’attenzione dello spettatore.