sabato, Novembre 9, 2024
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Amityville Il Risveglio recensione dell’horror con Bella Thorne

Ambientato quarant’anni dopo gli eventi del film originale, Amityville Il Risveglio vuole introdurre un nuova schiera di ignari spettatori agli eventi che, tra gli anni Cinquanta e Settanta, hanno sconvolto una piccola comunità della provincia newyorkese. Presentando un sequel stand-alone dai tratti adolescenziali, il nuovo episodio dedicato alla celebre casa infestata di Amityville non vuole però riproporre le storie vere dei Lutz o dei DeFeo, ma si prefigge il compito di mettere in scena un racconto di fantasia aggiornato ai tempi che corrono.

Belle (Bella Thorne) è una ragazza problematica con una difficile situazione famigliare, dovuta al fratello gemello James (Cameron Monaghan), da anni in coma a causa di un misterioso incidente. Decisa a trasferirsi più vicino ai propri cari, la madre Joan (Jennifer Jason Leigh) trascina la ribelle Belle, il catatonico James e la figlia minore Juliet (Mckenna Grace) nella casa accanto a quella della sorella Candace (Jennifer Morrison), nascondendo però alla primogenita i tragici omicidi che vi sono precedentemente avvenuti.

Amityville Il Risveglio vuole introdurre un nuova schiera di ignari spettatori agli eventi che, tra gli anni Cinquanta e Settanta, hanno sconvolto una piccola comunità della provincia newyorkese

In produzione dal lontano 2012, Amityville Il Risveglio è solo l’ultimo lungometraggio della prolifica saga dedicata alla terribile villetta infestata. Rispetto alle pellicole più celebri del filone e agli innumerevoli b-movies indipendenti low-budget, l’opera di Franck Khalfoun tenta però di differenziarsi nella storia, intrecciando elementi teen a escamotage narrativi che rievocano l’immaginario horror contemporaneo. Richiami a Insidious o a Sinister non bastano tuttavia a salvare la narrazione, che sfocia troppo spesso nella banalità e nel pressapochismo.

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Amityville Il Risveglio: trailer italiano dell’horror con Bella Thorne

Riallineandosi con la tradizione ma non riuscendo a ritagliarne alcun principio di novità, Amityville Il Risveglio propone dunque dinamiche già viste, ulteriormente banalizzate dallo sfruttamento di un modello adolescenziale che, se non coerentemente dosato, si riduce a semplice manovra commerciale. Anche rispetto agli standard delle produzioni di puro intrattenimento, il film è innegabilmente sotto la media, spesso inverosimile ed inefficace nel portare a termine il suo scopo primario: fare paura.

Amityville Il Risveglio propone dinamiche già viste, ulteriormente banalizzate dallo sfruttamento di un modello adolescenziale che si riduce a semplice manovra commerciale

Come fin troppo spesso succede in certi lavori, il cast artistico e tecnico appare altrettanto monocorde: se la regia di Franck Khalfoun e la fotografia di David Lazan rinunciano non solo all’autorialità ma perfino alla personalità, l’anonima performance di Bella Thorne sembra perfino riuscita se confrontata a quella terribile di Jennifer Jason Leigh, sempre più incapace di trasmettere qualsiasi espressione o emozione. Al contrario, il giovane Cameron Monaghan e la piccola Mckenna Grace offrono un’interpretazione convincente, incarnando piuttosto bene il giovane posseduto e la sorellina indifesa.

In un contesto tristemente poco riuscito, un piccolo lampo di genialità è infine dato dalle battute meta-cinematografiche poste al centro del film. Consci della tradizione con la quale si sono dovuti confrontare, gli sceneggiatori hanno infatti condito i momenti narrativamente più distesi con richiami ai titoli precedenti, scherzando anche sui sequel e sul remake.

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Gabriele Landrini
Gabriele Landrini
Perché il cinema non è solo un'arte, è uno stile di vita | Film del cuore: Gli Uccelli | Il più grande regista: Alfred Hitchcock | Attore preferito: Marcello Mastroianni | La citazione più bella: "Vorrei non amarti o amarti molto meglio." (L'Eclisse)

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