domenica, Dicembre 8, 2024
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150 Milligrammi, recensione del film di Emmanuelle Bercot

Irene Frachòn (Sidse Babett Knudsen), protagonista di 150 Milligrammi, è forte come lo spirito bretone, indomita come il mare in cui ama nuotare, impetuosa come le onde che si fanno specchio del suo animo.

È una pneumologa, ovvero studia le malattie dell’apparato respiratorio all’Ospedale universitario di Brest. Nel 2007 si rende conto del legame tra il Mediator, farmaco del colosso farmaceutico Servier e la morte di molti suoi pazienti. Il medicinale infatti, usato per i diabetici affetti da obesità, causa valvulopatia, portando drammaticamente e silenziosamente al decesso. Inizia così la battaglia di Davide contro Golia a suon di ricerche e prove schiaccianti, dimostrando che a volte il pesce piccolo può fronteggiare il pesce grande.

150 Milligrammi è un film tanto crudo, quanto vero. La pellicola di Emmannuelle Bercot (recentemente in veste di attrice in Mon Roi di Maïwenn), tratta dal libro “Mediator 150 mg. Quanti morti” (della vera Irene Frachòn), fa riflettere su quanta malafede e corruzione si può nascondere sotto il tappeto di chi dovrebbe avere a cuore la nostra salute. Una storia figlia dei nostri tempi, in cui il dio denaro diventa più importante di qualsiasi cosa, anche della vita umana. Ci sarà mai un Irène per ciascun farmaco che invece di curarci, provoca danni al nostro organismo? Che mette l’etica professionale prima dei suoi interessi?

Una storia che parla di  perseveranza e ricerca della giustizia anche se soli contro il mondo. E infatti la caparbia pneumologa, se inizialmente sembra supportata dai colleghi quali il dottor Antoine Le Bhian (Benoit Magimel), scopre che il vero nemico si cela tra le file dei suoi stessi collaboratori.

La storia è appassionante, anche se non sempre sostenuta da un altrettanto incalzante stile registico e una sceneggiatura scorrevole. Non mancano scene di potente realismo, come la sequenza di un’operazione a cuore aperto e l’autopsia di una paziente obesa morta di infarto. Il fiore all’occhiello del film però è Sidse Babett Knudsen: l’attrice danese, che abbiamo recentemente visto come spalla di Tom Hanks in Inferno, buca lo schermo con i suoi occhi celesti, incarnando alla perfezione lo spirito solidale e allo stesso tempo combattivo della dottoressa bretone. Una “Erin Brokovich” del settore farmaceutico che mette sotto i riflettori l’incredibile forza d’animo delle donne.

Guarda il trailer ufficiale di 150 Milligrammi

Redazione
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